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giovedì 8 aprile 2021

Nuovo distretto sanitario nell'immobile di Viale Sardegna: chi si ferma è perduto!

Riceviamo e pubblichiamo.



Ho letto con interesse il protocollo d’intesa che prevede l’acquisizione dell’immobile di Viale Sardegna destinato alla Provincia e mai terminato a seguito della riforma del 2014 e della crisi economica che ha investito Siena dopo il crollo del Monte dei Paschi. Pur comprendendo le nobili finalità della partita di giro, che sembra prevedere la vendita del distretto di Pian d’Ovile per destinarlo ad edilizia privata (anche se immagino dopo quante aste andate deserte per abbassare progressivamente la base), l’acquisto dell’immobile di Viale Sardegna e con i proventi la ristrutturazione degli edifici scolastici a gestione provinciale, mi sorgono spontanee un po’ di domande:

  • Chi acquista l’edificio e soprattutto chi lo ristruttura e lo adatta al nuovo utilizzo, l’Azienda USL sud est o l’AOU senese? La cosa non è di secondaria importanza, dato che immagino balleranno decine di milioni di euro che in un periodo non propriamente florido dovrebbero essere spesi con saggezza ed oculatezza.
  • La metratura del nuovo edificio quanto è maggiore rispetto a quella di Pian d’Ovile? È pensabile che possa contenere quanto presente nella vecchia sede più le attività decentrate dalle Scotte?
  • In una zona ad alto flusso di automobili sull’asse viario più importante di Siena e priva di parcheggi all’aperto, potrà bastare il parcheggio sotterraneo presente nell’edificio per l’afflusso del personale sanitario e dell’utenza?
  • Il distretto di Pian d’Ovile si trova in una posizione che consente l’accesso a piedi dal centro storico, all’interno del quale si trova, facilitando la popolazione che vi risiede. Il nuovo distretto di Viale Sardegna è invece sufficientemente distante dal centro da rendere praticamente indispensabile l’utilizzo di un mezzo di locomozione per raggiungerlo. Qual è quindi il vantaggio per l’utenza rispetto al Policlinico delle Scotte, che una volta che si è in automobile o in autobus dista un paio di minuti da Viale Sardegna?
  • Le Scotte hanno una superficie enorme, sufficiente in altri tempi a contenere un numero di posti letto superiore a mille (nel 1995, quindi addirittura prima dell’apertura del IV lotto, del V lotto e dell’edificio del nuovo DEA) mentre oggi i posti sono circa settecento ed è già prevista anche la realizzazione del nuovo centro didattico, altri metri quadri da aggiungere al mastodontico complesso.
  • Se come scritto nel protocollo il nuovo distretto servirà ad ampliare gli spazi per alcuni settori dell’AOUS come Diabetologia, Riabilitazione, Medicina del Lavoro, Dermatologia, Oculistica e Otorinolaringoiatria, cosa rimarrà dentro al Policlinico? Non si rischia, come in parte già avviene adesso, di ritrovarsi un contenitore mezzo vuoto, assolutamente sovradimensionato rispetto alle necessità di una pur importante Azienda?
  • È possibile che questo trasferimento possa essere la premessa di un ripensamento radicale del Policlinico di Siena, con conseguenti ulteriori enormi risorse da destinarsi ad abbattimenti e ricostruzioni? Non che la cosa sia un male in sé, ma forse sarebbe necessaria una maggiore trasparenza nel rendere edotta la cittadinanza sulle prospettive future di uno dei pilastri residui dell’economia senese.


Holden Caulfield

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