Sontuoso.
Sì, questo è veramente un drappellone sontuoso. Elegante, sfarzoso, ricco. Ricco in tutto, soprattutto nell'idea di base.
Riccardo Manganelli, già intervistato da Wiatutti anni fa per la sua produzione artistica, struttura il Palio di luglio 2025 pensando nei minimi dettagli un dipinto che abbraccia tradizione e passione, a cavallo fra arte figurativa e arte fumettistica.
C'è molto a mio avviso di Moebius e della scuola belga nel tratteggio elegante e tenue che ci regala Riccardo, che il fumetto lo ama e soprattutto lo gestisce in una maniera che si sta facendo impeccabile, su un livello qualitativamente molto alto. C'è poi la consapevolezza della contrada, della vita che in essa scorre, del fuoco che arde nei cuori dei Senesi quando in piazza appare il tufo; e lo si vede nelle mani adoranti che invocano il cavallo in basso, prese nell'atto dell'esultanza e nella ricerca del contatto fisico con l'animale, gesto che tutti noi abbiamo connaturato nel momento esatto della fine della corsa vittoriosa.
Ci sono questi amorini che esaltano la struttura verticale del drappellone e ci accompagnano, sui colori pastello della terra di Siena, fin verso la Madonna. Una Madonna scura, mediorientale, come evidentemente doveva essere nella realtà, in quella Palestina oggi (da tempo) occupata e martoriata dal fanatismo dell'aggressore israeliano. Che rappresenta la Madonna di Provenzano, in cui onore dal 1656 si corre il Palio di luglio. Sicuramente conoscerete la storia della Madonna di Provenzano, ma repetita iuvant, per cui andiamo ancora a snocciolarvela. Alla metà del 1500, l'effigie della Madonna, al tempo collocata in un tabernacolo nei pressi di Via delle Vergini, fu oggetto di un atto sacrilego, quello che la leggenda narra fosse stato di un soldato ubriaco spagnolo, che sparò un proiettile di arma da fuoco verso la scultura in terracotta, che frantumò l'immagine, a parte il volto e la parte superiore del busto. La quale iniziò ad essere oggetto di culto e devozione popolare, anche come immagine di resistenza ad un invasore che sparava a tutto, persone ed immagini sacre.
Grazie Riccardo. Per ciò che hai regalato alla nostra comunità. Per la bellezza che ci inonda il cuore. Per un esempio che dobbiamo saper cogliere.
A me il cavallino pare un mulo…
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