Ovvia, per qualche settimana non ha stato Putin, ha stato l'Iran. Tutti a guardare cosa succedeva in Medioriente, mentre il poro Zele non se lo cacava più nessuno. Ora che tutto pare finito (ahahaha), possiamo capire cosa cazzo fanno questi fanaticissimi sciiti in Iran? E soprattutto, ma chi cazzo li ha messi al potere?
Come tutti (non) saprete, nel 1979 la rivoluzione degli ayatollah spodestò il bravissimo Shah, paladino e servo dell'Occidente. Poi probabilmente Putin spinse affinché il buono Shah si levasse dai coglioni e arrivassero i barbari, capitanati da Khomeini. Khomeini che stava in esilio in Francia, a tentare di sobillare una rivolta contro Muhammad Reza, che non arrivava.
Ordunque, un cablogramma ammerigano declassificato mostra che il 9 novembre 1978, William H. Sullivan, allora ambasciatore statunitense in Iran, avvertì l'amministrazione Carter che lo Shah era "spacciato" e che gli USA avrebbero dovuto convincere lui stesso ed i suoi generali più anziani a lasciare il paese e ad elaborare un accordo tra i comandanti subalterni di Khomeini. Il presidente Carter, dopo una iniziale riluttanza, acconsentì.
Ad inizio gennaio 1979, il generale Robert E. Huyser fu inviato in Iran per impedire ai vertici militari iraniani di orchestrare un colpo di stato contro il primo ministro civile Shapour Bakhtiar nel tentativo di salvare lo Shah; inoltre gli affidato il compito di convincere i leader militari iraniani a incontrare Mohammad Beheshti, il secondo in comando di Khomeini. Nel frattempo, l'ambasciatore statunitense Sullivan lavorò attivamente dietro le quinte per indebolire Bakhtiar di fronte agli interessi ammerigani.
Il 9 gennaio 1979, il diplomatico David L. Aaron disse a Zbigniew Brzezinski di credere che il risultato migliore sarebbe stato un colpo di stato militare contro Bakhtiar e poi un accordo tra i vertici militari iraniani e l'entourage di Khomeini che avrebbe rimosso lo Shah dal potere.
Il 15 gennaio 1979, Warren Zimmermann, un funzionario del governo Carter in Francia, incontrò Ebrahim Yazdi, braccio destro di Khomeini, a Parigi.
Nel frattempo, il 16 gennaio 1979, Mohammad Reza Pahlavi aveva lasciato l'Iran, affetto da un cancro terminale.
Il 27 gennaio 1979, Khomeini disse agli Stati Uniti: "È consigliabile che raccomandiate all'esercito di non seguire Bakhtiar... Vedrete che non nutriamo particolari ostilità nei confronti degli americani... Non c'è da temere per il petrolio. Non è vero che non venderemmo agli Stati Uniti".
Tra la metà e la fine di gennaio del 1979, il governo di Carter ammise che i militari, che avevano colloqui quotidiani con Huyser, non avrebbero avuto "alcun problema fondamentale" con l'abolizione della monarchia, purché il risultato finale fosse arrivato gradualmente e in modo controllato.
Il 1° febbraio 1979, Khomeini arrivò a Teheran.
Entro il 5 febbraio 1979, l'esercito iraniano non si oppose più a cambiamenti nel tipo di governo, purché questi fossero condotti "legalmente e gradualmente". A questo punto, ufficiali subalterni e coscritti disertarono e scoppiò un ammutinamento nell'Aeronautica.
L'11 febbraio 1979, i vertici militari iraniani, all'insaputa di Shapur Bakhtiar, dichiararono la neutralità, il che di fatto significava la loro resa. Da lì in poi la strada per la presa di potere di Khomeini era spianata.
Insomma, chi ha stato? Oh, ha stato gli USA. Ebbene sì. I famigerati ayatollah sciiti in Iran sono lì perchè al tempo “ce li mise” gli USA. Vabbè dai, sarà stato un caso. Ma certo, sicuramente sì, è così.
E ora, tutti in coro, come se non aveste letto niente: ha stato Putin!
Nessuno aveva osato di attaccare il tuo Putin ...eroe di democrazia e rispetto delle opposizioni . Magari i parenti dei giornalisti uccisi non la pensano uguale ....
RispondiEliminaE quindi... ha stato Putin!
RispondiEliminaÉ colpevole di così tante cose che comunque non c'è da incensarlo secondo me e secondo i familiari delle giornaliste uccise . Con Iran non c'entra nulla ma nessuno gli aveva dato la colpa
RispondiEliminaA parte che non è vero (ebbene sì, gli hanno dato la colpa anche dell'Iran...), ma chi lo incensa? I "tuoi" ammerigani invece 1 dittatore sanguinario lo azzeccheranno prima o poi? Uno eh... Si è scoperto che ANCHE Khomeini hanno messo al comando... Oggi i tagiagole ISIS in Siria, i beduini sanguinari in Libia, i wahabiti in Arabia Saudita, i talebani in Afghanistan. Questo articolo parla di questo ed ovviamente gioca sul fatto che oramai, con la ragione obnubilata, tutto è riconducibile e Lui, il Male Supremo... PUTIN!
EliminaIl solito copione: “non ha stato Putin, ha stato gli USA, ha stato Carter, ha stato lo Shah col cancro, ha stato l’ambasciatore, ha stato l’ayatollah che giurava amore al petrolio USA…” 😮💨
RispondiEliminaHai dimenticato di dire che probabilmente anche Elvis e i Rettiliani erano nella stanza, ma vabbè. È sempre lo stesso schema: ogni volta che qualunque cosa succede nel mondo, la colpa finale è sempre e solo dell’Occidente. Russia, Iran, Corea del Nord? Mai responsabili di nulla. Solo burattini inconsapevoli mossi da zii americani cattivi. Stupisce che tu non abbia ancora dato la colpa a Zelensky per il crollo dell’Impero Ottomano. Sì, gli USA hanno fatto casino nel ’79. Come hanno fatto casino anche altrove, non serve scomodare i cablogrammi come se avessi appena aperto Wikileaks col caffè. Ma da qui a dire che ogni mostro politico che nasce nel mondo è “colpa loro”… ce ne passa. Sai cos’è? Sembra che quando il mondo diventa complesso, certi preferiscono i complotti, che almeno semplificano. E così, anche davanti a regimi ultra-teocratici che impiccano dissidenti e finanziano milizie, l’unico vero problema resta… l’Occidente che ti disturba con la sua propaganda. Ma tranquillo eh: puoi continuare a scrivere “ha stato gli USA” ogni settimana, basta che poi non ti sorprendi se non ti prendono troppo sul serio.