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venerdì 23 agosto 2024

Le ore di volo

Perché a me garba tantissimo il lavoro della associazione "Ricordi di PALIO e di Siena"? Perché da anni, con opera di mero volontariato (e non per lavoro), attraverso la pazienza dei propri soci ha saputo ribaltare - o perlomeno ha dato una netta alternativa - la narrazione del Palio con estrema Qualità (Q maiuscola), che si necessita quando si parla di Contrade e di Palio.


E poi esiste chi, per lavoro (e non per volontariato), sul Paglio decide di informarci, informarci, informarci, perché oggettivamente il lavoro porta uno stipendio e attraverso lo stipendio si mangia.

Le dinamiche della narrazione quindi cambiano e parecchio a seconda degli interessi. Da una parte gente che campa facendo altro e che per sola passione si mette a raccontare un uso ed una tradizione come facevano e fanno i griot africani, che riescono a trasmettere ricordi di generazione in generazione. Dall'altra Esperti della comunicazione che di mestiere quello fanno e pertanto creano un mondo narrativo nella bolla della corsa di cavalli.

Come ha evidenziato questo blog nel corso degli anni, il Paglio è stato letteralmente disintegrato da questa narrazione degli Esperti: svuotato di senso, ridotto a un format preconfezionato da dare in pasto ad una platea di clienti (lettori) che deve essere più vasta possibile, visto il lavoro che si fa; ed allargando la platea un fenomeno iper-complesso deve, per essere minimamente fruibile, essere ridotto all'osso, standardizzato. Per cui oggi ci ritroviamo - ad esempio - lo stillicidio di interviste ai capitani che, esattamente come i politici, dicono nel post corsa che tutto è andato per il meglio anche se in modo abbastanza evidente rispondono ai voleri del fantino-imperatore di turno. Uno spettacolo a volte anche squallido, che svuota l'essenza stessa su cui il Palio si fonda.

Questo blog ha altresì evidenziato il tentativo della comunicazione degli Esperti di passare a narrare il vero scrigno dei tesori senese, la Contrada. Se immaginate come sia difficile raccontare la vita di una entità tendenzialmente anti-contemporanea per farla intendere ad un lettore di Milano (ad esempio), capirete quindi certi movimenti degli Esperti, che andiamo ad evidenziare con esempi pratici.

Nell'arco di pochi giorni, dapprima il caporedattore fuori sede ha scritto un bell'articolo elogiando i quattrogiornisti contradaioli. Concordiamo nel dire che la Festa (riporto la dizione, sebbene io non abbia simpatia del termine) sia ormai ingessata da protocolli, cavilli, regolamenti, ecc. ma pensiamo che sia assolutamente sbagliato il target vincente del giornalista, ovvero quei quattrogiornisti che, da quattrogiornisti appunto, non hanno alcuna possibilità di comprendere in fondo le regole della Contrada, non hanno gli strumenti-base, non possono venire accettati da altri che nella stessa Contrada si girano i coglioni tutto l'anno. Io scrivo queste parole tendenzialmente da quattrogiornista quale sono (vabbè, cinquegiornista, dai) nei fatti ma soprattutto nella mentalità, considerando la vita contradaiola affare serio, ma anche no (esistono tante priorità nella vita), per cui figuriamoci se mi pongo a discutere da un piano di superiorità, qualsiasi esso sia. Ma penso che l'unica ancora di salvezza che hanno le Contrade sia appunto la consapevolezza dei ragazzi come quelli di Ricordi di Palio, di gente che si fa il culo in cucina, che ricopre ruoli di responsabilità, che smuove i tavolini, che suda per il bene di una intera comunità senza pretese di riconoscimento e che tutte queste cose le fa da anni. Tutta roba che i quattrogiornisti non svolgono, semplicemente perché, mancando di ore di volo, non saprebbero neppure da dove iniziare.

Passa qualche giorno e una direttrice di una testata giornalistica locale scrive un "articolo" (mettiamo il tutto fra virgolette perché davvero non so se tecnicamente ci si trovi di fronte ad un articolo giornalistico o meno) su indiscrezioni derivanti da una assemblea contradaiola, pieno di condizionali e dubitativi. Ora, io penso che questo sia lavoro (vedi sopra), ma che il lavoro ognuno di noi lo possa condurre in tante maniere. Non mi metto a dare un giudizio di merito, fermandomi però a riflettere sul fatto che ciò che viene detto in assemblea non dovrebbe essere spifferato all'esterno e tantomeno mi pare responsabile farne un "articolo" che si basa su rumors e indiscrezioni. Le ore di volo evidentemente servono anche ai giornalisti; e ci sta anche che, nonostante esse, probabilmente qualcuno proprio non arrivi ad avere quella sensibilità che i vecchi in contrada ci hanno insegnato. Anzi, probabilmente in questo caso qualcuno avrà avuto anche l'impressione di avere fatto uno scuppone, nell'ottica del lavoro di cui sopra. Ma alla fine dei giochi, esiste una vittima: che è quella contrada che a parole si vorrebbe difendere, salvo poi spianarla senza pietà nel nome della "libertà di informazione".

Insomma, in un mondo in cui non esiste più una regola di buon senso e non esiste più alcuna reazione a quanto altri propongono (anni fa non so se il secondo articolo sarebbe passato semi-inosservato in città come stavolta...), esistono però sempre le ore di volo, che fanno comodo in tutti i contesti per capire le dinamiche in cui ci si dovrebbe muovere. E le ore di volo, in questo frenetico mondo moderno, mi pare che manchino un po' a tutti.

18 commenti:

  1. Se si parlasse meno (e magari meglio) di Palio sui giornali ci si guadagnerebbe soltanto, perché poi capita che a furia di voler strafare si passa il segno. Anche a persone che non possono essere sicuramente tacciate di poco attaccamento ai valori contradaioli.

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  2. Tirare giù il bandone.

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  3. In fatto di sommommoli di sicuro a certe persone le ore di volo non mancano...

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  4. Il problema è che non si è capito, e il Popolo Senese forse si è dimenticato, che la Contrada non è altro che una Famiglia.
    Ne ha (aveva?) tutti i crismi e tutti i valori, sia nel bene che nel male.
    Ma, di fatto, mi chiedo quanti di voi amerebbero che le cose che si dicono "in famiglia" venissero raccontate a tutti nella pubblica piazza!

    Ma forse - loop - non ci si ricorda più che le Contrade sono Famiglie!

    Ripartire da qui?

    Il Pensoso Foloso

    PS. Ai miei tempi, se qualcuno sparlava della mia Famiglia... io l'andavo a cercare a casa e gli spiegavo "il senso della vita".

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    1. Meno male che i tempi sono cambiati, i tuoi atteggiamenti della serie “la fammiddia” mi ricordano tanto i preconcetti stereotipati di cui da sempre gli italiani hanno dovuto subire dagli stranieri.

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    2. E meno male che ci sono quelli come te che sono moderni ed emancipati.
      Quelli con 2 babbi (Babbo e Babba?) o 2 mamme (Mammo e Mamma?)
      Quelli che lo prendono nel culo e gioiosamente affermano che: “Anche lui ha diritto …a prescindere”

      Confondere la Dignità Familiare con il concetto di Mafia è da veri microcefali.
      Quello che ha davvero pregiudizi sei proprio tu, ma dall’alto della tua “civilizzazione” nemmeno te ne accorgi.
      Ma, uno come te, cosa ne può sapere di un valore fondante per la convivenza civile come IL RISPETTO!!!

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  5. Leggo con stupore articoli parlano di un gruppetto di Svedesi in giro per la città per l‘acquisto del Siena. Se si tratta dei personaggi apparsi nelle foto sul FOL e la Gazzetta di Siena mi sa che siete fuori strada. Datemi retta informatevi meglio prima di scrivere cose non vere… Quelli li purtroppo non sono a Siena per il Siena e per fortuna direi…

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    1. Ma la Guarino ora è diventata anche un esperta di calcio oltre che di cavalli?

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  6. Bisogna ringraziare sopratutto Riccardo Domenichini se oggi abbiamo un archivio così fornito. Per il resto, la festa non era meglio prima (specie per la strage di cavalli), eravamo soltanto più giovani.
    Mi trovo in linea con il pensiero di Mario Ascheri che propone di rivedere la Passeggiata Storica, velocizzarla un po’, aggiungere dei figuranti che rappresentano lo Spedale e magari qualche presenza femminile non guasterebbe.

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    1. Mai lette tante cazzate in un solo post:strage di cavalli,presenze femminili nel corteo storico...è proprio vero che i nemici li abbiamo in casa,ma la medicina giusta ci sarebbe:ed è proprio quella che veniva data quando s era più giovani!!che bello sarebbe trovarsi di persona e disquisire,magari in un bar,delle cazzate che scrivi dietro una tastiera!

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    2. Sarebbe sufficiente leggere il libro del Professor Balestracci per comprendere come Il Palio si sia adeguato ai tempi aggiornandosi e rinnovandosi di continuo. L’anomalia è che non lo facciamo più facendo far credere che da sempre tutto si svolge alla stessa maniera come una sorta d’immobilismo stile zona del crepuscolo. In realtà non era mai stato così. I nostri avi avevano più buonsenso e coraggio delle nostre generazioni senza palle attaccati ad una fasulla tradizione millenaria. La riprova l’abbiamo avuta quando, pur sapendo che il 3 di luglio sarebbe piovuto alle 17, hanno voluto posticipare il Palio di 24 ore (il regolamento prevede…) quando sarebbe stato sufficiente applicare la regola del buonsenso correndolo la mattina successiva sotto al sole splendente. Ma si sa il buonsenso a Siena non fa parte dei nostri tempi e per il “regolamento dice” abbiamo ignorato le previsioni meteo e speso una barcata di soldi dei contribuenti.
      Negare che negli anni ottanta novanta sono morti una ciprea di cavalli è avere il prosciutto sugli occhi. Del resto è sufficiente scorrere la lista per la riprova. Ma dove cappero eri? Per fortuna non tutti la pensano come te, sono in molti a credere che una rinfrescata al regolamento e qualche ritocco sui tempi ed al corteo sarebbero doverosi.

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  7. I tre vichinghi in questione oltre a fare gli spocchiosi, prendono anche per il culo. Hanno tutto il diritto di non rispondere alle domande della gente, ma attenzione c’è modo e modo. Dare rispostine a presa di culo con sorrisini a cazzo non mi sembra un bel modo di fare. Per quanto riguarda il Giacomini, gli ricordo che gli è stata regalata la società e si era impegnato in un programma a lungo termine. Questo atteggiamento dopo tutto quello che abbiamo passato è disgustoso.
    Paolo

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    1. Ma siamo sicuri che siano gli svedesi giusti? Al-Mutanabbi

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  8. Ma gli svedesi non erano fiammiferi?

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    1. Almuta per piacere puoi fare chiarezza? Ma so due o tre gli svedesi?

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    2. Pare siino due. Un terzo, tipico vichingo, pare si chiami Maxciccesson. Al-Mutanabbi

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    3. Mr. Maxiciccesson dice essere circondato da uno stuolo di Vichinghe bionde alte 1,90. Beato lui…

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  9. Intanto prima figura di merda stagionale. La squadra va completata! Sveglia Guerri! Manca difensore Over! Manca centravanti strutturato! A centrocampo non abbiamo incontristi! Inoltre le quote sono state prese a caso! Dovevamo individuare tre ruoli! Sveglia Guerri!
    Luca

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