Io non sono un perennial

In questi giorni, durante una chiacchierata fra amici, qualcuno mi ha definito un "perennial". Lì per lì, per non fare figuracce, ho abbozzato un sorrisetto di circostanza. Poi, svelto svelto, appena arrivato a casa sono andato a vedere cosa cazzo fosse un perennial.

Mi sono quindi imbattuto in un articolo di un famoso sito di moda, di quelli molto fescion e adatti a gente ricca, che spiegava il concetto. Vi rivogo la definizione della imprenditrice digitale (???) Gina Pell: "I perennials sono persone curiose e sempre in fiore, di tutte le età, e che sono consapevoli di cosa sta accadendo nel mondo. Sono al passo con la tecnologia e hanno amici di ogni età". Beh, già si comincia malino... Però magari sono io un po' durotto, così ho proseguito nella lettura. Ecco ancora Gina: "Perennial non è un eufemismo in chiave leggera per persone importanti sopra i 40 anni... I perennials si lasciano coinvolgere, sono curiosi, fanno da mentore, sono appassionati, creativi, sicuri di sé, collaborativi, hanno un modo di pensare globale, si assumono rischi perché continuano a spingersi oltre i limiti e sanno come azzardare".

Ma cazzo! Ma questo è l'esatto contrario di come sono io! Cioè, dopo 54 anni ho trovato una definizione in negativo di me stesso. Ma che contentezza!

E lo sapete che sui perennials sono stati scritti già parecchi illuminanti libri? Il sociologo Mauro Guillen ad esempio ne ha vergato uno qualche mese fa, a proposito del quale riportiamo una entusiasta recensione della Luiss University: "C'erano una volta le generazioni, quella arbitraria suddivisione della vita umana in quattro grandi fasce d'età - infanzia, giovinezza, età adulta, vecchiaia - alle quali corrispondevano altrettante attività - gioco, apprendimento, lavoro e riposo. Ci siamo abituati a tal punto a vite cadenzate in questo modo che siamo arrivati a confondere un artificio con un fatto naturale". Ma dai, putiniani che non siete altro... Cioè, basta con queste generazioni. Basta soprattutto con l'attività dei vecchi, quel "riposo" che ai tipetti come Guillen va davvero poco a genio. Insomma, caro 70enne muratore, ma pensi di avere finito di lavorare e vorresti addirittura goderti la tua pensione? Ma daaaai... Anzitutto la pensione mi pare che sia un concetto un po' vetusto, soprattutto nella sua accezione giuridica: che senso ha, infatti, pagarti per non fare un cazzo ed essere un peso per la società? Eh no, caro muratore 70enne, hai proprio sbagliato obiettivo: da oggi sei un perennial e quindi la tua vita cambia. Sei un tipo sempre in cerca di avventura, di nuove conoscenze, di nuove esperienze sessuali (a proposito, se hai un billo sarebbe l'ora di cambiarlo...). E per questo, per mantenere Guillon ed i suoi padroni, dovrai prendere di nuovo la cazzuola in mano e, con grande allegria, seguitare a tirare su muretti o case, fino a quando non stianterai lavorando (a proposito, meglio prima che dopo). Ma continuiamo con la recensione della Luiss University: "Nell'era della grande accelerazione guidata dalla tecnologia digitale, dove le potenzialità di benessere e ricchezza diffusi sono enormi ma, al contempo, lo spaesamento dovuto alle continue mutazioni può essere grande e avere serie conseguenze, occorre cambiare il propio mindset, scarsamente adatto a una quotidianità poco lineare". Capito muratore 70enne? Cambia il tuo mindset, oggi scarsamente adatto a una quotidianità poco lineare. Come, cosa dici? Dici che non hai capito un cazzo? Beh, ti riduco il messaggio: crepa e/o lavora fino a crepare.

Dicevamo che c'è da mantenere quelli come Guillen. Grande studioso, dal CV impressionante. Un Bravo all'ennesima potenza. Soprattutto questo professore è un economista, un po' alla Cottarelli. Perché fra le sue varie collaborazioni spicca la sua carica come vice-presidente del consiglio dell'agenda globale delle multinazionali emergenti del World Economic Forum. Uno degli epicentri di quelli che ci stanno dicendo come sarà il mondo da qui a qualche anno (non a caso sempre Guillen ha anche scritto "2030 d.C. Come sarà il mondo tra dieci anni", dipingendo un prossimo futuro meraviglioso, ove gli umani resteranno attivi fino a tarda età grazie a esoscheletri e protesi sofisticate), un mondo in cui, caro muratore, pensavi di avere diritto a una birretta e a un momento di riflessione. E invece... Ricordati, oggi sei un perennial.