Gesù o Dioniso? Poco importa

Ok dai, era il "Convivio degli Dei" di Andrea Boscoli, che è a Villa di Corliano a Pisa. Anzi no, era il "Festin des Dieux" di Jan Harmensz van Bijlert a Digione. Insomma, tutto era tranne che l'"Ultima Cena".

Beh oddio, vanno convinte un po' di persone di questa interpretazione. Tipo una montagna di enti cattolici che hanno gridato allo scandalo. O lo sponsor ammerigano C Spire, che ha mandato tutti in culo vergognandosi di tale vilipendio religioso. Oppure il CIO, che ha rimosso le immagini della cerimonia da youtbe. Addirittura la Associazione Internazionale Esorcisti, che ha parlato di "nauseante parodia dell'Ultima Cena". Ed infine la drag queen Piche, che era una dei personaggetti che dipingeva questo bel quadretto di grande eleganza: "L'Ultima Cena è una rappresentazione biblica che viene riutilizzata nella cultura pop da decenni e non ha mai rappresentato un problema". Però tranquilli, non si trattava de "Il Cenacolo".

Francamente, a noi che si giocasse col celebre dipinto leonardesco interessa il giusto, dato che il fissarsi su questo piccolo dettaglio non inquadra bene il contesto. E qui invece si parla sempre volentieri di contesto.

Insomma, non ci soffermiamo a ragionare sulla questione prettamente religiosa e sullo spregio - eventuale - che la rappresentazione avrebbe provocato ai credenti. Anzi no, parliamone un attimino... Bergoglio, il finto papa, non ha proferito parola; a nostro avviso non perché aveva azzeccato il dotto rimando alle due opere di cui sopra, ma perché, da finto papa, di questa roba non è interessato. Insomma, oggettivamente è come se a me chiedessero cosa ne penso della riforma dello statuto dell'associazione dello stoccafisso... mi importa una sega. Invece è intervenuto il ministro degli Esteri iraniano, che ha richiamato ufficialmente l'ambasciatore francese per protestare contro la pagliacciata: "L'Iran non permetterà che venga mancato di rispetto al nome di Gesù Cristo, né ora né mai". Già, perché per gli ignorantoni, Gesù è un importantissimo profeta per la religione musulmana, che quindi l'ha parecchio al culo quando la sua figura viene infangata.

Ma ora parliamo di contesto, davvero. I giovani responsabili "artistici" hanno fatto capire che la rappresentazione ha voluto presentare un mondo di piena inclusività e che per fare ciò si è necessitata una "provocazione culturale". Eccolo qui il contesto. Siamo alla cerimonia inaugurale di una Olimpiade, che fino a ieri era una manifestazione di sport di carattere planetario (ovviamente senza la Russia aggressore ma con Israele unica democrazia mediorientale con diritto all'autodifesa) che aveva il dovere morale perlomeno di tentare di non fare incazzare nessuno delle centinaia di partecipanti, dato che nei barconi naviganti sulla Senna merdosa c'erano gli aborigeni australiani, gli africani delle savane ed i lontani orientali dediti alla meditazione. La Francia, degnissima rappresentante del putrefatto Occidente, invece cosa ha voluto fare? Ha voluto dare una lezione - come spesso le è capitato nella propria storia - per far vedere agli altri (inferiori di default) come si educa alla emancipazione ed alla inclusività; fra l'altro passando attraverso la tecnica della provocazione (abbastanza estrema).

Risultato raggiunto? Pare proprio di no. La Francia - come spesso le è capitato nella propria storia - non solo non ha raggiunto l'obiettivo fuori tema, ma ha raccolto una catasta di merda, che potrà aggiungere bellamente a quella della Senna. Per cui, nella piena liberté ed egalité cui i transalpini ci hanno scassato i coglioni, noi gridiamo che la cerimonia ha fatto cacare. CA-CA-RE. Anche perché è l'ennesimo passo verso la distruzione di una Cultura, quella europea, che non è fatta solo di drag queen barbute e di ballerini con le palle ciondoloni, ma di tanto altro che oramai non esiste più, non è rinnovato, non è ripreso, non è attualizzato. Ormai in Occidente deve vincere il trash, il fintissimo anticonformismo, la totale mancanza di una idea propositiva, la leadership comunicativa di tanti cloni mentecatti che parlano ad un pubblico mentalmente annientato. In definitiva, probabilmente l'ultima parte di una cultura decadente, propria di tutti gli Imperi che crollano.