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martedì 28 maggio 2024

Dante offende Siena

Ok, Dante cita più e più volte Siena e la sua gente (Sapìa, Ghino di Tacco, Pia de' Tolomei, Provenzano Salvani, ecc), ma le parole che più ancor oggi ci rimbombano nell'urecchi sono quelle solite: "gente vana".


"Tu li vedrai tra quella gente vana

che spera in Talamone, e perderagli

più di speranza ch'a trovar la Diana;

ma più vi perderanno li ammiragli"

(Purgatorio, XIII, vv. 100-32)

Ecco qui il pezzo incriminato, dalle parole di Sapìa. Pezzo che oggi Wiatutti, alla guisa di una insegnante di Treviso, richiama alla vostra attenzione.

Sì, lo sappiamo... Sul rapporto fra Dante e Siena è stato scritto moltissimo. Sì, lo sappiamo... Questo è un estratto di un contesto ben più ampio.

Però ormai queste argomentazioni sono antiquate e - se mi permettete - anche un po' fasciste.

Ordunque, a Treviso è successo questo: due studenti di una scuola media sono stati esonerati dallo studio della Divina Commedia su richiesta dei genitori di fede islamica, che hanno ritenuto l'opera incompatibile con la propria religione, sostenendo che contenga offese all'Islam. Al che l'insegnante, dopo avere chiesto ai ragazzi che non seguono l'ora di religione di sondare il parere dei genitori sull'insegnamento di opere a carattere religioso, ha accolto la richiesta delle famiglie, sostituendo lo studio di Dante con quello di Boccaccio (che lo si sa, è assai morigerato in caso di racconti erotici ed anche un po' spinti sul piano sessuale che con l'Islam invece vanno a braccetto da sempre).

Oh, ognuno faccia come vuole, noi ormai non ci stupiamo più di niente. Soprattutto non ci stupiamo più dei mentecatti che non tollerano più nemmeno l'Arte e tutto devono ridurre a giusto/sbagliato (aggredito vs aggressore...) come si fa in tutti i regimi totalitaristi. Però...

Però, se ci permettete, anche noi di Wiatutti vogliamo protestare e fare come quelli ganzi della cancel culture. Ci importa una sega se Dante pare comunque che a Siena c'avesse bazzicato, noi si vuole eliminarlo dalle nostre scuole! Ok, la Divina Commedia è un libretto ganzo e famoso, ma poco attrattivo nei confronti degli LBGT+ e parecchio fascisteggiante. 

Via quindi la Divina Commedia dalle aule. Noi si vuole la lettura e lo studio di Lando e Il Tromba. Tutta roba che con la nostra kultura ha ben più a che fare rispetto a uno zotico violaceo.

Oh, ma quanto manca all'Apocalisse?

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