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giovedì 9 maggio 2024

Crosetto non putiniano

Ahi ahi... Visti gli scleri di qualche commentatore sull'articolo di ieri, nel quale Crosetto diceva pari pari le stesse cose di Al-Mutanabbi cresciuto alla festa dell'Unità, oggi vorremmo ristabilire le giuste coordinate: Guido è e sempre sarà un grande patriota.


Da grande ministro della Difesa, come tutti i suoi colleghi, su indicazione precisa dei padroni d'oltremare, Crosetto sta richiedendo con grande veemenza un adeguamento delle spese militari in rapporto al nostro PIL. In questo momento in cui la Russia sta per conquistare l'intera Europa a suon di palate, non importa un cazzo di soldi da destinare a sanità, scuola, ecc (che non ci sono mai): bisogna spendere di più in armi. Per il bene della Patria, ovviamente.

Ma è di questi giorni un rapporto dell'Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma che certifica che la spesa militare europea è già quattro volte più grande rispetto a quella russa, smentendo totalmente i dati (in difetto) citati dal buon Guido. Boh, chissà cosa sarà successo...

Secondo Giulio Marcon, portavoce della associazione Sbilanciamoci (putiniana), "Crosetto sostiene la necessità dell'aumento della spesa militare e il sostegno al comparto composto in Italia da 874 imprese con un fatturato complessivo da 15,2 miliardi annui, l'80% del quale coperto da Leonardo e Fincantieri. Lo diceva quando aveva incarichi nella rappresentanza del settore e continua a dirlo oggi da ministro".

Uffaaaaa, ancora 'sta storia di Leonardo e Fincantieri! Nel 2022 il quotidiano "Il Domani" pubblicò un dossier su un potenziale conflitto di interessi del neo ministro per il suo (dal 2014) passato di imprenditore nel settore delle armi. Dal 2018 al 2021, secondo il giornale, Guido avrebbe ricevuto dall'industria militare redditi per 1,8 milione di euro, da buon "lobbista delle armi". Crosetto difatti era stato, en passant, advisor di Leonardo, presidente di Aiad (associazione di Confindustria che rappresenta le aziende della difesa e dell'aerospazio), presidente di Orizzonti Sistemi Navali (società partecipata al 51% da Fincantieri e dal 49% da Leonardo). Tutti guadagni legittimi, ci mancherebbe altro. Ma secondo qualche putiniano questo suo passato, come dire, conterebbe ancora molto per la spinta verso una economia di guerra ancora più avanzata di quella attuale.

Ora, a scanso di equivoci, questo blog pensa che queste siano squallide illazioni, che nulla ci incastrano con l'attività di Guido. Che si sta dimostrando quel grande patriota per cui è stato nominato in quel delicato ruolo. Guerra deve essere e guerra sarà!

Spero anzi che con questo articolo gli screzi con qualche commentatore amante del manganello possano terminare; vi ho dimostrato difatti come l'intervista di Crosetto da me riportata sia stata solo uno scivolone dettato dallo stress e dal cambiamento climatico. Quelle cose le può dire solo uno che ha abbrustolito salcicce su salcicce alla festa dell'Unità e non un patriota di siffatto genere.

Pace e prosperità con i commentatori del blog.

E armi e morte in giro per il mondo.

1 commento:

  1. “L'idealismo è il despota del pensiero, come la politica lo è del diritto.”

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