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venerdì 10 maggio 2024

Abrignani uno e trino

Sergio Abrignani. Un grande medico. Un eccezionale professionista. Un benefattore dell'umanità. Un uomo con tre teste.


Abrignani fu membro del mai dimenticato CTS. Uno di quelli, dall'alto della sua esperienza, che più commentava gli accadimenti pandemici, come risulta dai verbali che pian pianino stanno uscendo dalle deposizioni che i signori del CTS hanno rilasciato ai magistrati.

Caratteristica di Abrignani è stata quella di avere tre versioni diverse dai fatti a seconda del contesto in cui si esprimeva: dentro il CTS, davanti ai media, di fronte ai magistrati. Oh, d'altra parte ci si deve pur adattare...

Un esempio?

Di fronte ai magistrati è un accanito no vax, che snocciola teorie che vanno ben oltre alle cazzate scritte su questo blog: "Se il virus circola poco, è più pericolosa l'inoculazione dell'infezione". E poi: "In un contesto epidemiologico da circolazione virale bassa, che era quella che c'era a fine maggio... c'è più rischio che beneficio".

Dentro il CTS è probabilmente quello più dubbioso riguardo a Astrazeneca soprattutto, che proprio pare non garbargli per niente, dato che il vaccino "induce problematica di trombosi trombocitopenica". E ancora dice di preferire attendere l'arrivo di altri vaccini per evitare "anche un solo morto per una cosa che può essere ritardata di dieci giorni". Per questa situazione si dipinge "in tremenda difficoltà". Insomma, sa perfettamente che Astrazeneca in particolare può provocare danni irreparabili ai vaccinati e la sua coscienza vacilla, come deve fare un essere umano e soprattutto un medico.

Davanti ai media però è un altro mondo, un altro scenario, un'altra persona. Quando nel marzo 2021 è revocata la sospensione di Astrazeneca, esulta: "I vaccini sono sicuri e proteggono dalla morte di Covid. La domanda non è quando riapriremo tutto, ma quando ci vaccineremo tutti". Dopo che poi un lotto di Astrazeneca viene sospeso per i sospetti decessi di tre persone, ai giornalisti afferma: "Se il vaccino in sé provocasse reazioni avverse fatali, i decessi registrati dovrebbero essere centinaia, se non migliaia. Penso quindi che non ci sia nessuna relazione causale fra vaccinazione e le morti di cui discutiamo". E man mano che i mesi passano, Abrignani spinge forte sull'acceleratore: "Quando una minoranza condiziona in questo modo la vita della collettività, lo Stato deve imporre l'obbligo vaccinale".

Insomma, uno e trino. A mani alzate davanti ai giudici, in crisi dentro il CTS, spavaldo davanti ai media. Ora, io non so se l'Esperto abbia un problema di schizofrenia, ma non credo. Credo più a una causa più materiale a fronte del suo atteggiamento. A un qualcosa di immaginifico... o forse munifico... o magari magnifico...

Boh, non mi viene la parola, dai...


"Con la terza dose il vaccino protegge fino a 5-10 anni"

(S. Abrignani, 8.11.2021)

3 commenti:

  1. Godo perché contro il meteorite non ci saranno vaccini e Hristo ci punirà per la nostra arroganza, penitenziagite.
    Dato di Menta

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  2. Insomma in questo caso il problema è un tizio tripolare, non il vaccino.

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    1. Boh, se ti senti rassicurato, allora va bene. Al-Mutanabbi

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