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giovedì 27 gennaio 2022

The Lancet vs Lombardia e governo

In attesa che (mai) la magistratura itagliana ci dica qualcosa in merito alla gestione del virusse a Bergamo all'inizio del 2020, in attesa che (mai) qualche media (a parte poche eccezioni) approfondisca la questione, in attesa (mai) che il 90% degli Itagliani esca dal proprio bozzolo di guano in cui è stato infilato, parla The Lancet.


Si discetta appunto della gestione di governo e Lombardia durante il primo psico-dramma accaduto nei territori della locomotiva itagliana all'inizio del 2020. L'articolo si intitola "Riconoscere gli errori dell'Italia nella risposta al Covid-19" e, in sintesi, tratta della malagestione dell'avvio pandemico in loco. Lancet, che evidentemente legge Wiatutti, punta il dito contro le colossali "cazzate" commesse in quei giorni, dalla mancata chiusura in zona rossa di Alzano e Nembro ad un piano pandemico obsoleto mai attuato. Qualcuno stima che, in virtù di tali "errori", si siano avute dalle 2.000 alle 4.000 vittime in più in zona. Ma soprattutto Lancet afferma che Lombardia e governo risultano "essere direttamente responsabili della diffusione del contagio ad altri comuni della provincia di Bergamo, in particolare della Val Seriana, poi in tutta Europa", cambiando di fatto la storia della pandemia, che poteva avere uno sviluppo ben più mite, qualora fossero state intraprese le corrette misure di contenimento. Insomma, secondo Lancet l'appallottolatore Conte, il tisico Speranza e lo zombie Fontana sarebbero stati colpevoli della morte non solo di migliaia di persone in casa nostra, ma anche di tanti altri in giro per l'Europa.

Grande risalto viene dato alla associazione dei famigliari delle vittime "Sereni e sempre uniti", che in pratica è andata, per tutto questo tempo, in sostituzione di uno Stato che non c'è (o c'è quando ha voglia di esserci), a chiedere giustizia presso i tribunali, in attesa di una risposta che tarda ad arrivare. Come commenta l'avvocato dei famigliari delle vittime, molti cittadini "hanno deciso di portare in giudizio le istituzioni per fare in modo che si assumano le responsabilità di quanto avrebbero dovuto fare e non hanno fatto a scapito della vita di migliaia di persone che oggi potrebbero essere ancora tra noi".

Incredibile quanto The Lancet scrive a proposito della funzione dell'associazione, composta da semplici cittadini, distrutti per la perdita di famigliari che avrebbero potuti essere salvati: "Il loro ruolo è cruciale al fine di identificare e correggere gli errori nella risposta alla sanità pubblica, necessari per supportare le comunità e prepararsi alle future minacce di infezione". Cioè, in pratica si dice che bisogna contare sul controllo dal basso di persone normali, vessate, non ascoltate, vilipese, ecc per correggere gli errori della sanità pubblica, anche nell'ottica di prepararsi a future minacce di infezione. A me pare una affermazione vera, ma gravissima: noi, che paghiamo le tasse affinché la sanità funzioni, dobbiamo in pratica svolgere il ruolo che sarebbe in carico della stessa sanità. Ma di cosa stiamo parlando?

3 commenti:

  1. Con l'istutuzione del SSN nel 1978 era previsto il controllo/gestione diretto dei cittadini sulle USL, ma si capisce che stiamo parlando degli anni '70. Con le leggi 502 del '92 e 517 del '93 nascono le aziende ospedaliere e le aziende sanitarie locali dove il controllo dei cittadini, ma si tratta appunto di un controllo sui generis, viene "garantito" dai sindaci del territorio delle stesse. Questo per dire, che in linea con la ricerca di un efficientismo a tutti i costi, si sono espropriati i cittadini di un potere che invece era anche di salvaguardia da cattive pratiche sanitarie. La nascita di queste associazioni di cittadini non è altro, a mio parere, che la risposta naturale alla totale assenza degli stessi nella gestione della cosa pubblica (non necessariamente solo della sanità), probabilmente i legislatori degli anni '70 avevano una visione più ampia di cosa si dovesse intendere per sanità pubblica rispetto a quelli recenti concentrati solo su come risparmiare a scapito anche della democrazia nel sistema sanitario. Cecco

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  2. Da come certi politici hanno festeggiato la ri-nomina di Sergio-Khnum-Khufu-Mattarella e la contemporanea di Giuliano Amato (amato parecchio qui a Siena) verrebbe il sospetto che un bel tappo da damigiana sia stato messo (o promesso) su certe indagini in corso. Magari temporaneo, ma sempre ben sigillante. Sono però solo male-lingue e noi non ci crediamo. Evviva il nuovo che avanza. La ruota panoramica però pare aver preso un'andazzo differente, e timidi segni di disgelo fanno timida apparizione nel cervello di alcuni. Altri, invece, vanno con mascherina ben issata a passeggiare a pian del lago. E per questi...il lavoro degli psichiatri sarà assicurato per i prossimi 10/20 anni. se basta.
    A proposito, ma ce li vedi i senesi (parecchi) a correre per prendere il cavallo appena tirato a sorte?

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    Risposte
    1. Ce li vedo talmente bene che non bisogna neppure immaginare chissà che...
      Circa il tappo a determinate indagini (in corso), a mio avviso quella della procura di Bergamo è già andata troppo avanti. Ora ci sarebbe da dire cosa hanno trovato... La mia Speranza è che il ministro della Salute marcisca in galera, come ben sai.
      Al-Mutanabbi

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