Politica & Sport (a Siena ed a Parma)

Eh sì, Wiatutti lo ha strombazzato per tutti questi mesi, facendo da ripetitore alle parole dell'Amministrazione Comunale: la politica deve fare la politica, lo sport deve fare lo sport. Mai più contatti sport-politica, per non incorrere nei "problemini" di qualche tempo indietro.
No more!

E, partendo proprio da tale postulato, abbiamo visto come - coerentemente - questa Amministrazione sia rimasta distante dalle vicende riguardanti l'affossamento dell'AC Siena, del fallimento della Mens Sana e della rifondazione delle rispettive nuove società.
Noi parliamo qui ovviamente della parte calcio, dato che di basket ne sappiamo ben poco. E vediamo che - fortunatamente - la Robur Siena sta procedendo con le proprie gambe, non avendo niente (ma niente, niente) di regalato dalla politica. Benissimo così, esulto.
Facciamo adesso un salto di qualche chilometro a nord.
È notizia di queste ore che l'orripilante Nevio Scala sarà il Presidente del Parma Calcio 1913, a rappresentanza di un gruppo di imprenditori (fra i quali Barilla), che intendono costruire una società solida e duratura, anche sulla base di un diffuso azionariato popolare; il tutto di concerto con il Sindaco Pizzarotti, che avrebbe fortemente caldeggiato la cordata in questione, garantendone in maniera ufficiosa la concessione dello stadio Tardini.
Cioè, a Parma è successo:
1) che un gruppo di imprenditori locali si è materialmente frucato in tasca ed ha deciso di investire in un progetto a medio termine.
2) che un sindaco ha pensato che anche una squadra di football fosse evidentemente un'eccellenza cittadina e, da Amministratore (normale eh...), si sia adoperato per la salvaguardia di una passione comune.
3) che i tifosi, evidentemente vispi e volenterosi, si siano organizzati per mettere in piedi un azionariato diffuso, che dovrebbe nelle intenzioni arrivare a coprire il 40% (!) delle quote societarie. L'inizio è stato incoraggiante: in pochissimi giorni sono state già garantite un centinaio di sottoscrizioni, a partire da 500 euro l'una (!).
Ottimo.
A Voi, cari tifosi e cittadini folosissimi, riferiranno le stesse notizie che hanno riferito a me e cioè:
1) che a Siena non esiste un'imprenditoria. Vabbè, c'è soltanto (esempio) una industria mostruosa del vino, del comparto agro-alimentare, del benessere, ecc ecc. La REALTÀ, pertanto, è un'altra.
2) per ora lo salto...
3) che l'azionariato in LND non si può fare, che non esiste una forma giuridica applicabile, che a Siena non ci sono soldi, che il Senese non aderisce a queste iniziative. Vabbè, si spendono (esempio) solo milioni di euro nel Palio; oppure a Parma hanno consulenti legali più bravi dei nostri... La REALTÀ, pertanto, è un'altra.
Finisco, tornando al punto 2). Pare che a Parma questo grande risultato sia stato ottenuto anche grazie alla preziosa regia di Pizzarotti, sindaco che già nel trapasso della vecchia società non si comportò (eufemismo) come il nostro... Diciamo che il ragazzo pentastellato è stato leggermente più attivo...
Lo so, lo so... Mi risponderete come sempre: che a Siena questa Amministrazione - legittimamente - ha deciso di non partecipare più a rapporti stretti con lo sport cittadino.
....
Oibò! Una notiziuola mi giunge: un certo L. Tafani è diventato membro del Cda della neonata Mens Sana Basket 1871 Ssd arl...
Ma che cose strane!! Sarà sicuramente un caso di omonimia di un nostro politico, uno di quelli che sostiene - legittimamente - che contatti fra sport & politica non devono esserci più.
Più, più, più, più.
W tutti.