Non mi ricordo, mi pare che erano spariti tutti i Wannabe...
P.S. Attenzione, questa puntata può dare origini a svenimenti, visioni, vertigini.
Dalla regia una voce: “I concorrenti sono in esterna”. Il presentatore si fa d'impatto vispo e comincia ad impartire ordini a destra e a manca.
“Eccoli, eccoli, andate in esterna, con la steady, andate con la steady, è un grande momento televisivo, tornano i Wannabe”.
Nel frattempo un operatore, salito sul tetto, inquadra l’ingresso del garage Busi, famigerata location del programma meno seguito della storia della televisione. Un gruppo di persone stanno indossando i costumi da Wannabe e sembrano intenzionati a far continuare la trasmissione a dispetto di ogni logica. I nuovi Wannabe entrano in studio e da subito si nota che due sono enormemente più alti del costume che indossano, un terzo ha un sigaro in bocca.
Quello più alto prende la parola e dichiara: “Lo so che qualcuno può avere il sospetto che noi non siamo gli aspiranti presidenti originali. Il problema sembrerebbe non esistere, tanti Wannabe sono andati via e tanti siamo venuti noi”.
Da dietro uno Wannabe tarocco più piccoletto si sporge e annuisce alle parole di quello grosso dondolando il capo in avanti come i pupazzini che si mettevano sul cruscotto delle auto negli anni settanta. Il Grosso continua: “Siamo rimasti con un solo Wannabe, col cerino in mano, e pertanto invitiamo la Banca Monte dei Paschi di Siena e l’attuale management a prendere in considerazione la possibilità di sostenere tecnicamente, e non finanziariamente, il pagamento del riscatto”.
A questo punto scoppia un gran trambusto nello studio, che viene invaso da piccoli energumeni, vestiti da nani da giardino, che portano sulle spalle una croce e la appoggiano da una parte dello studio. Quindi entra un omone grosso vestito da Obelix e dietro di lui uno brizzolato che traduce mister Iachini in manette vestito con un saio da francescano. Poi, su un carro, c’è anche mister Cosmi, anch’egli col saio e la chierica che sembra frate Tuck preciso sputato.
Entra anche un secondo gruppetto, gente con i capelli lunghi, che trascina una bionda platinata legata ad un palo alla quale viene messa una mela sul capo. Quindi Obelix fa cenno a uno che sembra vestito da calciatore. Lo stesso sembra protestare nei confronti di un altro che non gli ha passato, non si capisce che cosa, e d’improvviso si getta a terra. Poi si rialza e si nota che ha una maglia della Robur con il numero undici, anche se dallo scollo spunta un colletto azzuro. L’individuo prende posizione e fa il gesto dell’arciere.
Non si sa bene da dove, parte un coro: “Tanto già lo so, tanto già lo so, sbaglia Calaio!”.
Mister Iachini, fatto inginocchiare sotto la croce, è costretto a visionare un filmato compilation con tutti i gol più belli della storia del calcio, in un sadico incrocio tra Arancia Meccanica e la Corrazzata Potemkin.
La terra trema, un tuono scuote lo studio e si sente una voce: “Beppe perdonali, non sanno quello che fanno, ma presto sarai come me nel regno dell’autostima e del livello prestativo, in cantina a Coverciano, leggendo Sepulveda”.
Uno degli Wannabe cade in estasi e si inginocchia: “Messia, tu qui, tra noi... Maaaaarcoooooo !! Maaarco”
Il presentatore ha un sussulto e in un impeto d’orgoglio in tutto quel bailamme fuori controllo intona con fare canzonatorio: “Marco se n'è andato e non ritorna, più e la panchina della Robur senza lui”...
Al che uno degli Wannabe tarocchi lo apostrofa: “Ascolta... Giomini dei poveri”, ma il malcapitato non fa in tempo a finire la frase perché il presentatore ha una reazione inconsulta.
Con una voce tipo esorcista, con gli occhi come due palle di fuoco guarda lo Wannabe e in un crescendo esclama “Giomini a meee? Io sono un cuore bianconero... S’ avanza l’undici del Siena, che il cuor t’infiamma e t’incatena... Squilli la fè... dove sono i presidenti.. non mi lasciate solo... Tutti in piedi...”. Quindi, rabbiosamente, comincia a stracciarsi le vesti rimanendo solo con i mocassini e un paio di boxer natalizi con l’albero disegnato sulla patta e il puntale proprio lì, dove svettano i nostri eroi... sul petto, glabro, bianchiccio, quasi diafano, compare scritto con una matita di mascara lo slogan “NO FUR”. Quando ormai il presentatore è praticamente in mutande gli si materializza una nutria assisa sulla spalla destra, e sul bicipite sinistro si vede chiaramente tatuato il volto di Maria Vittoria Brambilla e sulla scapola destra un altro tatuaggio con il logo di “100% Animalisti”. Il presentatore porta le mani alla bocca, con la nutria malferma sul deltoide ed emette un potentissimo e famigerato “OH OH OH OOOOOOOOOOH!!”. Quindi con improbabile possanza si batte i pugni sul petto. Ormai in preda al delirio e incontenibile comincia a urlare: “Tutti in piedi... TUTTI IN PIEDI!!! Non posso più fingere!! Ah Ah Ah... Cavallai!!! Fantini!! Circensi!! Mangia cadaveri”.
Entra la security che cerca di portare via a forza il conduttore dallo studio; lo stesso tenuto da quattro energumeni mentre viene quasi trascinato via urlando e ridendo in maniera isterica e sardonica urla a squarciagola “ Sei Vergassolaaaaaaaaaa”.
Poi suona la sveglia...
Ciao Roby !!
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