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martedì 2 aprile 2013

Genoa-SIENA. PAGELLE


Oggi voti all'incontrario, dal 10 all'1. Lo 0 non se lo becca nessuno, dopo Pasqua siamo buonissimi.

P.S. Oggi è la GIORNATA MONDIALE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELL'AUTISMO. Vorremmo dedicare lo slogan "IMPARARE A CONOSCERLO PER NON AVERE PAURA" a Marco Giampaolo.


VOTO 10: alla città di Genova. Splendida nella parte otto e novecentesca, ancor di più nell'ampio pezzo degli stretti carrugi che compongono il centro storico medievale. Che non è come il nostro, fintamente museale, stucchevole e vuoto come i propri abitanti. Una meraviglia vedere ancora le vinerie, le donnine agli incroci delle stradine, i macellai e i fruttivendoli, la gente che chiacchiera e che si conosce. La mancanza di spazi vitali ha reso storicamente i Genovesi schivi e chiusi, schiettamente orgogliosi di non nascondere i propri vizi, per posa o mode del momento. Amo i camerieri che godono a dirti: “è finito”, quando chiedi un piatto che non c'è. Amo i baristi che ti fanno pagare anche il bicchierino d'acqua di accompagnamento al caffè. Bravi.

VOTO 9: all'abbraccio collettivo dopo il momentaneo 1-2. Non avendo coraggio di vedere come andava a finire il rigore, mi sono girato verso di Noi ed ho incrociato lo sguardo speranzoso di tante persone conosciute...Solo per quello sguardo meriteremmo di non retrocedere. In alcuni momenti nel nostro settore abbiamo visto un bel tifo, compatto e unito. Senza distinzione di appartenenza, sesso o razza, come garba a me. Sarebbe chiedere troppo riproporlo anche al Rastrello?

VOTO 8: alle meduse dell'Acquario di Genova. Di tutti i tipi: grandi e piccine, colorate e bianche, con filamenti e senza filamenti, a capo all'insù e a capo all'ingiù. Domando: qualcuno l'ha mai mangiate?

VOTO 7: a Pegolo. Col cazzo che ha sbagliato...Chi era a Genova ha avuto la nettissima sensazione che senza di lui avremmo perso. Ha preso la palla di Borriello letteralmente da dentro la porta, una parata stile Zoff col Brasile a Spagna '82. La rete, se lo volete sapere, nella fase finale dello svolgimento, è soprattutto responsabilità dei due difensori laterali: prima Terzi – a me non è piaciuto – si lascia spolverare dall'orribile Immobile, poi Felipe dorme su Jankovic.

VOTO 6: al pesto genovese. Bono, ma non eccelso. La mi' mamma lo fa meglio. Per il mio gusto, manca la valanga di pinoli non finemente schiacciati che ti restano fra i denti. Oddio...s'è anche mangiato di peggio eh! Parecchio gustoso invece il minestrone.

VOTO 5: agli stiuartsssssssss di ingresso stadio. Una pletora, una moltitudine, una difformità numerica. Pignolissimi, mi obbligano a bere un succo di frutta già aperto, provocandomi dei preoccupanti stimoli intestinali fra il primo e il secondo tempo. Mezzo voto in più per una grande ravanata ai coglioni, che assorbo con estrema nonchalance mentre cercano oggetti contundenti che non ho. Gnamo via, mi stanno sui coglioni, un simbolo di un calcio decadente e buonista.

VOTO 4: allo stadio Marassi. Un aborto, un goffo tentativo di costruire all'inglese, dove non esiste mentalità inglese. Dal 1990 è rimasto intonso, non una ristrutturazione, non una pennellata di vernice. Scale infinite che si aggrovigliano e si intersecano, quasi a figurare il nonsense della struttura. Dal settore di sopra, dove eravamo, si guarda in picchiata la partita, rischiando vomito e vertigini; pericolosissima l'esultanza collettiva, se caschi di sotto ti raccattano col cucchiaino. Imbarazzanti i cessi.

VOTO 3: ai grassi del Siena. Grasso n. 1: Massimo Mezzaroma in campo dopo la partita, che ci saluta. Mezzaroma è un grasso allegro, di uno che ha mangiato quanto gli è parso, alla faccia della prova costume pre-estiva e dell'esame del colesterolo cattivo, che penso non sia basso. Grasso n. 2: Reginaldo. In - quanti anni è che ci s'ha? - x anni a Siena, non è riuscito a dimagrire di un etto, anzi. Entra sballonzolando, stoppa di coscia all'indietro a 20 metri, striscia cercando di toccare la palla, ma casca inesorabilmente nella fanghiglia, rialzandosi al trotterello. Qui si tratta di grasso duro, più da birrista che da mangiatore. Sigh.....Meno male che c'era invece il grasso genoano (Frey) che ci ha dato una bella mano.

VOTO 2: a Iachini. Lo so, lo so. Il voto sarebbe altro. In fondo il Siena è squadra viva, ed arrivati a questo punto è quasi un miracolo potersela ancora giocare. MA, dico io...Sei sul 2-1, gli altri sono totalmente fuori di testa, hai iniziato il secondo tempo benissimo e dai la sensazione di far male ogni volta che porti palla in avanti, con ampi spazi a disposizione. Ma Beppe mio, mi togli i due trequartisti e fai sparire il Siena, arretrando il baricentro di una quindicina di metri...Vorrei capire dagli statistici quanti punti abbiamo fatto dopo aver sostituito Rosina, che – e non lo scrive un suo estimatore – non può non giocare sempre in questo Siena.

VOTO 1: al tempo. Oddio, per essere Natale poteva anche essere peggio, avrebbe potuto nevischiare ad esempio; oppure sarebbe potuto venire un bel terremotino. Ma insomma, di pioggia, vento, freddo...se ne poteva fare anche a meno. Immediatamente finita la partita e montati in macchina, esce invece il sole, disegnando una tipicissima scena da nuvoletta degli impiegati di Fantozzi. Fra un'orgia di fragorosi improperi, passo il Santo Sabato comprando una compilation di ombrelli da 5 euri degli Indiani, che si sfaldano uno dopo l'altro come zucchero filato, piegati dalle folate di vento a 700 nodi.

NG: a Daniele Portanova. Il Siena resta, i giocatori, gli allenatori, i presidenti, i dirigenti vanno e vengono.

9 commenti:

  1. Bravo!!!!!! Non avrei potuto fare di meglio.

    Braccio da Montone

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  2. stucchevole e vuoto come i propri abitanti ...
    parla per te o vieni a stare di casa vicino a me
    ciao
    ARIT

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  3. Preg.mo Sig. ARIT, anzitutto grazie per i commenti rilasciati.
    Le pagelle quest'oggi sono state da me scritte, quindi Le rispondo io.
    La prego di non pesare le mie parole dal solo punto di vista letterale, greve e stereotipizzante.
    La mia riflessione si basava soprattutto nel cercare di cogliere un'atmosfera, che negli ultimi venti anni a Siena mi pare - mi pare - sia un po' cambiata. Genova, in questo senso, mi è parsa più "autentica"; ma si tratta di una mera impressione, quindi potenzialmente ingannevole.
    In quanto al Suo cortese invito di raggiungerLa come vicino di casa...beh, ambirei veramente a farlo! Il problema è che oggi, per vivere in un centro storico mal servito, in certi tratti sporco, buio e forse anche un po' pericolosetto, si necessitano almeno due stipendi "importanti".
    Preferisco pertanto, per scelta o necessità, rimanere dove sono. Si spende poco, la gente è VIVA, a me basta così.
    Saluti e ci sostenga
    Almutanabbi

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  4. Volevo semplicemente criticare la Sua stereotipizzazione .. stucchevole mi consenta
    A Siena non siamo tutti vuoti, qualcuno è VIVO. O quanto meno ci prova senza continuare a piangere sul latte versato.
    L'autenticità piano piano tornerà perchè sono scomparsi i soldi (ce n'erano troppi purtroppo, e sperperati male).
    Venga pure ad annusare un pochino di autenticità.
    Mancano le donnine all'angolo (sinceramente meno male, anche se qualcuna pratica spesso in casa) ma vicino c'è un vinaio (uno dei ultimi purtroppo).
    Ci si conosce ancora in parecchi.
    C'è anche un ente caritatevole che affitta le case a equo canone ai più bisognosi.
    E naturalmente offrirò io che sono ricchissimo ...
    Ti saluto e vi sostengo
    ARIT
    ARIT

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  5. Le Sue parole, ARIT carissimo, mi rassicurano.
    Ma su una domanda Lei, come tutti gli altri sta glissando: conosce persona che si ciba di meduse?
    Vi prego rispondetemi se sapete qualcosa in merito

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    1. effettivamente sulle meduse mi metti in difficoltà.
      Però conosco qualcuno che mangia le cimici per scommessa.
      ARIT

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  6. Pagelle davvero belle; ma lo sono anche quelle di Davout eh...........
    Sono molto d'accordo su Terzi; da tutti incensato quando invece il goal è per il 40% colpa sua, per un altro 30% di Felipe e l'ultimo 30% di Pegolo.
    Sei un difensore; non sei ultimo uomo.........hai la vista globale del campo e vedi che nel mezzo ti manca un compagno perchè rimasto in terra...............DEVI FARE FALLO e non andare all'indietro fino a quando Immobile non entra in area ed a quel punto sono cazzi.
    Lo fermi prima e prendi una ammonizione!
    Come hanno fatto loro in due occasioni stoppandoci mentre potevamo fargli male e mi riferisco al fallo di Bovo su Reginaldo ed a quello di Jorquera su Emeghara.
    LA SQUADRA CHE SI VUOLE SALVARE DEVE ESSERE CATTIVA COME QUESTO GENOA CHE BUSSA QUANDO DEVE, FA IL FALLO TATTICO QUANDO DEVE E SOPRATTUTTO NON BUTTA FUORI IL PALLONE CON REGINALDO A TERRA.
    Forse il nostro Vergassola, grande Capitano ma troppo ammalato di Fair Play, l'avrebbe buttata fuori...........E NON VA BENE!

    Meduse; ho visto un documentario di due ragazzi dispersi in mare per 4 giorni in un canottino senz'acqua ed uno di loro dopo tre giorni ha mangiato una medusa ma non gli è successo niente.

    TDF

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  7. Complimenti Almu , riflessioni condivisibili , piacevoli da leggere e chiaramente nel tuo stile, ho cmq una domanda....
    ...perchè non sempre l'autore dei pezzi si firma?

    Pegolo uno dei migliori portieri della serie A.

    Ale JK

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  8. Rispondo volentieri sulla questione della firma.
    Io semplicemente pubblico ciò che mi viene proposto, qualche volta la firma appare, altre volte no.
    Perché?
    Boh, non so rispondere.
    Io gradirei che ciascuno si prendesse la "responsabilità intellettuale" di ciò che scrive, ma su questo concetto apparirà presto un articoletto. Non mi dilungo quindi in ulteriori spiegazioni, a breve gli approfondimenti

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