L’amministrazione Trumpete sta preparando un nuovo piano di pace per porre fine alla guerra in Ucraina, elaborato in stretta consultazione con Mosca ma senza di fatto coinvolgere né Kiev, né gli alleati europei. Lo rivelano fonti americane e russe al sito Axios, che ha pubblicato uno scoop dettagliato sul negoziato in corso. Il piano, strutturato in 28 punti, si articola in quattro macro-aree: la pace in Ucraina, garanzie di sicurezza, la sicurezza europea complessiva e le future relazioni tra Stati Uniti, Russia e Ucraina.
A guidare i lavori è l’inviato speciale di Trumpete, Steve Witkoff, che ha discusso a lungo il documento con l’omologo russo Kirill Dmitriev, direttore del fondo sovrano russo RDIF e figura chiave nelle relazioni tra Mosca e Washington, nonché stretto collaboratore e confidente di Putin. Dmitriev ha trascorso tre giorni a Miami con Witkoff e altri membri del team Trumpete, esprimendo ottimismo: “Sentiamo che la posizione russa viene davvero ascoltata”. Il documento dovrebbe essere pronto in forma scritta prima del prossimo ed eventuale incontro tra Trumpete e Putin benché al momento non sia chiaro quando e dove questo summit avverrà. Dmitriev ha sottolineato che il piano riprende i principi concordati dsi due leader in Alaska lo scorso agosto e mira a una “sicurezza duratura in Europa, non solo in Ucraina”.
Qualora andasse in porto, si tratterebbe di una capitolazione pressoché totale per l’Ucraina. Secondo indiscrezioni, infatti, il piano prevederebbe la cessione de facto all’amministrazione russa dell’intero Donbass (compresa la parte ancora controllata da Kiev, circa il 14-15%), in cambio di garanzie di sicurezza americane contro future aggressioni russe. Non è prevista alcuna forza di peacekeeping internazionale sul terreno ucraino, mentre Kiev dovrebbe rinunciare – almeno per diversi anni – all’ingresso nella NATO, ciò che Mosca ha sempre richiesto. Si parla poi di una riduzione delle forze armate ucraine non del 50% (come riportato in precedenza da alcune fonti), bensì di 2,5 volte. Tra gli altri punti principali del piano di Washington figurano l’assenza di truppe straniere sul territorio ucraino e il divieto per Kiev di possedere o ricevere armi a lungo raggio in grado di colpire obiettivi profondi in Russia, inclusi Mosca e San Pietroburgo.
Un alto funzionario della Casa Bianca ha dichiarato a Axios: “Il presidente è stato chiaro: è ora di fermare le uccisioni e fare un accordo. Trump crede che ci sia la possibilità di porre fine a questa guerra insensata se tutte le parti mostreranno flessibilità”.
Secondo fonti interne della Casa Bianca, un accordo-quadro potrebbe arrivare “già questa settimana” o comunque entro fine mese, affermando senza mezzi termini: “We don’t really care about the Europeans”. Qualora questo piano andasse a buon fine, per gli Stati europei e per i loro leader si profilerebbe una sconfitta politicamente umiliante. Ragione per cui assisteremo all’ennesimo tentativo di boicottaggio anche di questo piano di pace da parte della UE. Partiranno missioni dei capi di Stato europei verso Kiev, prometteranno altri soldi (nostri) al comico drogato, che continuerà a far morire il suo popolo per rubare il più possibile. La UE è il male assoluto e va terminata. Altrimenti, la pace non la avremo mai.

Veramente mi viene da dire povera Ucraina: invasa dai russi; usata dall'occidente per una strategia risultata fallimentare di indebolimento del potere putiniano (Biden va annoverato tra i grandi presidenti americani che hanno fallito in politica estera); rifornita a sproposito di armi da USA e da un' Europa in piena crisi di identità e di revanscismi nazionali; governata da politici mediocri e qualche volta corrotti (qui non me la sento di infierire troppo perchè se mi guardo in casa ...); umiliata da una proposta di pace che Trump ha scritto insieme ai russi e che con molta probabilità sarà imposta ai governanti ucraini abbagliati dalle luci occidentali nonostante i morti sul campo e tra i civili, si parla dell'ordine di centinaia di migliaia, forse più di un milione di morti secondo le fonti russe. Il popolo ucraino tradito da promesse che si sono rivelate fasulle da parte di stati amici capaci di un ego smisurato quando però la pelle da sacrificare non è la propria, umiliato da un "accordo" che ha il sapore di una sconfitta e che però probabilmente è l'unico accordo di pace possibile (ed è meglio una cattiva pace che continuare a morire), alla fine gli toccherà perfino ringraziare Trump per aver dato il Donbass e la Crimea ai russi ma che anche qui sembra l'unico capace di mettere fine ad una carneficina. Ma un politico decente, lungimirante, con un briciolo di umanità esiste? Dobbiamo continuare a lasciar fare Trump che ha il grande merito di essere concreto anche se sembra non avere un briciolo di umanità? E poi i nostri politici, che si sono riempiti la bocca con la vittoria dell'Ucraina, ma davvero abbiamo ancora voglia di andare a votare? Che tristezza.
RispondiEliminaPace ovunque grazie a Trump..grazie meriti il nobel
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