Le sue denunce sono state alla base del procedimento contro Ursula von der Leyen nell’ormai famigerato Pfizergate, ossia la contrattazione via sms tra la presidente della Commissione e il Ceo di Pfizer Alberto Bourla dell’ingente partita di vaccini a mRNA arrivati in Europa. Quella denuncia, che gli è costata il ritiro dell’accredito come lobbysta regolarmente iscritto nel registro dell’Ue, è poi diventata un libro.
Ora, per Frederic Baldan, il belga che con la sua pubblica denuncia ha svelato il sistema lobbystico che guida gli interessi della gestione von der Leyen, si presenta il conto di una nuova ritorsione. È stato lui stesso a denunciarlo sul suo profilo X: “Banca Ing e Nagelmackers hanno chiuso tutti i conti correnti riconducibili a me, in particolare quello delle “Edizioni Diritti e Libertà” (Titolare dei diritti del libro Ursula Gates ), quello del mio studio di consulenza, il mio conto personale, quello del mio nucleo familiare e quello di mio figlio, di appena 5 anni”. Dunque, come già successo a Nigel Farage e ai camionisti canadesi non vaccinati, la chiusura del conto corrente bancario diventa un efficace metodo di controllo del pensiero e riprende il test del credito sociale alla cinese che si sta radicando anche nel mondo occidentale.
È evidente, infatti, che la motivazione della chiusura dei conti ha a che fare direttamente con la vicenda legale che vede Baldan opposto alla von der Leyen, ma anche con il disvelamento, con documenti alla mano e prove inoppugnabili, del sistema di credito sociale alla cinese, che l’Ue ha messo in piedi, teorizzando prima e realizzando poi il capitalismo di sorveglianza che abbiamo visto all’opera con il grinpas. Nel suo libro, Baldan infatti ripercorre tutte le tappe che hanno portato alla creazione dello strumento adottato dagli Stati per controllare il contagio o la vaccinazione, inserendolo dentro la politica di controllo della libertà personale importata in Europa da quel Bill Gates che ha collaborato col governo cinese per la realizzazione dei primi strumenti di tracciamento attraverso il credito sociale.
Ma come hanno potuto le banche bloccare i conti correnti di Baldan? Ce lo racconta direttamente lui: “Le banche non hanno fornito alcuna giustificazione. Si tratta di una decisione puramente arbitraria. Dato che due banche lo hanno fatto contemporaneamente, devo supporre che i servizi segreti, spinti dai politici, abbiano fatto pressione sulle mie banche per ottenere le mie informazioni finanziarie. Per evitare di continuare ad aiutare lo Stato a spiarmi volontariamente, le banche hanno dovuto scegliere di licenziarmi come cliente, insieme a tutti i conti a me collegati. Non vedo altre spiegazioni”.
E poi non siamo dentro un sistema totalitario?

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