Quindi, seguendo la traccia di ieri, le infermiere danzanti altro non erano che un banco di prova per la distorsione della realtà. Una volta accettata questa contraddizione iniziale, la popolazione si preparò infatti a qualcosa di più: mascherine che funzionavano (tranne quando non funzionavano), vaccini che prevenivano la trasmissione (fino a quando non smettevano più di prevenirla), due settimane per "appiattire la curva" (che alla fine si sono trasformate in due anni). Ogni cazzata accettata lì per lì ha indebolito la capacità del pubblico di fidarsi delle proprie osservazioni.
Nel marzo 2020, mentre i governi di tutto il mondo dichiaravano lo stato di emergenza e i cittadini si barricavano terrorizzati nelle loro case in attesa di aggiornamenti sugli ospedali sovraffollati, qualcosa di strano iniziò ad apparire sui social media: video coreografati di personale medico che ballava in corridoi ospedalieri apparentemente vuoti. Non si trattava di festeggiamenti spontanei ripresi con i cellulari, ma di performance curate nei minimi dettagli, con coreografie sincronizzate eseguite da gruppi di infermieri e medici dotati di dispositivi di protezione individuale completi. Da Gerusalemme a New York, da Londra a Melbourne, i professionisti sanitari si esibivano in coreografie coordinate, mentre al mondo veniva detto che i sistemi sanitari stavano affrontando un collasso senza precedenti.
Il contrasto fu immediato e stridente. I bollettini ossessivi ufficiali insistevano sul fatto che gli ospedali fossero zone di guerra, che i sistemi sanitari fossero sull'orlo del collasso e che gli operatori sanitari fossero eroi esausti che a malapena resistevano contro un nemico invisibile. I notiziari mostravano camion refrigerati che presumibilmente immagazzinavano cadaveri, ospedali da campo allestiti a Central Park, le drammatiche bare di Bergamo. Ma nello stesso periodo, questi stessi ospedali producevano veri e propri video musicali: non uno o due, ma centinaia, che apparivano in un momento sospetto in tutto il mondo.
Le infermiere danzanti rappresentavano qualcosa che andava oltre la propaganda tradizionale: erano una dimostrazione di forza attraverso la deliberata creazione di dissonanza cognitiva.
Si era di fronte a una propaganda che ostentava le proprie contraddizioni, inducendo il pubblico a notare l'impossibile giustapposizione di crisi e celebrazione. La rivelazione del metodo mostra al pubblico la manipolazione pur rimanendo impotente a resistervi, serve a scoraggiare e frammentare la resistenza. Il messaggio diventa: "Possiamo mostrarvi la contraddizione tra le nostre parole e le nostre azioni, e voi non farete nulla. Accetterete sia la menzogna che le prove". È una forma di umiliazione rituale che non funziona attraverso l'occultamento, ma attraverso l'ostentazione sfacciata.

In Italia oramai vedo solo pegore. Gioggia aumenta l'età pensionabile a 67 anni e 3 mesi e tutti muti. Sindacalari in primis. In Francia è 62 e succede il finimondo per strada se la toccano... per me comunque le infermiere erano intelligenza artifiziale
RispondiEliminaMa Gioggggia dagli occhi a bove nel fosso e linguina da rettile pensa alla sua famiglia e a chi la vota. Gli altri e chi annaspa nella povertà può stiantare. Il dramma è che governa con affluenza al voto di poco più della metà degli Italiani (tipo Giani in Toscana, lui anche meno) e con i voti di tanta gente con idee di sinistra giustamente delusi dalla sinistra che hanno pensato, molti ve lo garantisco, tanto nessuno cala le tasse, perlomeno con questi saremo più sicuri.
EliminaMa invece di guardare se entrano più o meno neri nel paese, guardate le politiche sociali; gli investimenti sulla sanità (no quelli che racconta in modo autoreferenziale), gli investimenti sul territorio (no la cazzata del ponte per fare contento il bimbominchia) che tra poco come inizia a piovere si riallagano le case. Ad Amatrice c'è gente ancora nei container VERGOGNA.
Però se avete un'aziendina o la partita iva e evadete le tasse allora so con voi; la Repubblica dei condoni.
Buste paghe triplicate per ficcare il vecchio nella cassa. No ma io stò benino....zitto vecchio crepa!
RispondiEliminaNon ricordo proprio di aver visto questi video, probabilmente li ho cancellati dai miei ricordi.
RispondiEliminaNon so se per quale motivo i ricordi di quel brutto periodo si sono nascosti.
https://youtu.be/O2HubsGpi8I?si=yNXMz2Au41y4sI83 esempio
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