Nelle convulse prime ore della pandemia, a mente fredda abbiamo assistito ad attività che definire strane sarebbe un eufemismo. Una cosa che emotivamente mi colpì in un senso molto negativo furono le cosiddette infermiere danzanti, che apparirono improvvisamente in video girati in tutto il mondo.
Poi il tempo scorre, la memoria cancella, il mondo più o meno continua. Qualche giorno fa ho letto un articolo veramente interessante sul tema, che vorrei portare alla vostra conoscenza.
Le danze ospedaliere, ci dissero, servivano a tirare su il morale degli operatori ospedalieri, nei primi giorni di pandemia letteralmente travolti dagli eventi. Per cui, senza altra ragione apparente se non la necessità di alleviare lo stress, questi operatori si misero a ballare dentro gli ospedali, con coreografie complesse e studiate. Tutto molto anomalo ma soprattutto, d'istinto, per me tutto molto disturbante; come un film di David Lynch, per intendersi.
L'articolo di cui vi parlavo ipotizza (argomentando) che i balletti "erano un test, un meccanismo di selezione, che rivelava chi avrebbe accettato le contraddizioni e chi vi avrebbe opposto resistenza". Questi video, apparsi simultaneamente in tutti i continenti mentre i governi dichiaravano l'emergenza medica, rappresentavano qualcosa di senza precedenti nella storia della propaganda: le autorità dimostravano di poter far accettare alla popolazione due realtà reciprocamente esclusive allo stesso tempo. Da una parte gli ospedali in tilt ed infermiere moribonde così come raccontati dai media, dall'altra le stesse infermiere sculettanti dentro strutture sanitarie completamente vuote.
Insomma, non siamo stati investiti per una volta dalla riconoscibile (non da tutti) propaganda volta alla persuasione, ma da qualcosa di più sottile, che gli psicoterapeuti riconoscono come gaslighting su larga scala. Il gaslighting è tecnicamente una forma di abuso e di violenza psicologica subdola e nascosta, caratterizzata da false asserzioni messe in atto dall'abusatore e presentate alla vittima come verità, con lo scopo di porla in una posizione di dipendenza psicologica e fisica. In tal caso, l'abusatore mira a ledere l'autonomia della vittima, per assumerne il pieno controllo. In questo caso il meccanismo psicologico presentava ai cittadini un'apparente contraddizione – ospedali sovraffollati e al tempo stesso sufficientemente vuoti per coreografie – e poi li puniva socialmente per averla notata. Chi sottolineava l'incoerenza era etichettato come complottista, mentre chi difendeva i video diventava inconsapevolmente pedina dell'operazione.

Per i più curiosoni allego l'articolo:
RispondiElimina"Helpful Steps towards understanding those 'pandemic' Hospital Dance Videos"
https://substack.com/home/post/p-175746469
A mio avviso i questo piccolo trattato si intravede il metodo utilizzato
È stata una festa dai
RispondiEliminaDipende per chi
EliminaMa ti ricordi il balletto happy Fiat prepandemico?
RispondiEliminaÈ stato un bel periodo direi.
RispondiEliminaChi ti voleva fare sputare nel cibo da chi ti consegnava a casa, le infermiere che minacciavano i no vax che eventualmente si fossero ricoverati, il fenomeno Parenzo e tanti altri servi a guidare e incanalare il popolo bue, etc etc etc.
Ma andate tutti in culo!