"Mostrare i dubbi adesso sarebbe un danno".

Con grande difficoltà abbiamo visto e letto video e verbali che i carabinieri del Nas di Genova hanno acquisito e depositato agli atti del procedimento per il decesso di Camilla Canepa, del quale più volte abbiamo parlato su questo blog.

Riepiloghiamo il contesto. Il video è del 9 giugno 2021, in quei giorni Camilla lotta in agonia in un letto di ospedale. Il CTS si riunisce in modalità straordinaria, a seguito della trombosi che aveva colpito la Canepa.

Canepa che il 25 maggio 2021 si era inoculata il vaccino AstraZeneca durante uno dei tanti vaccination day lanciati dalle Istituzioni itagliane. Il 3 giugno la ragazza è ricoverata per trombosi cerebrale associata a piastrinopenia (effetto avverso notificato). Iniziano i giorni di agonia e il Cts convoca una riunione. Presenti: il tisico, Magrini (direttore generale AIFA), l'alpino (commissario straordinario) ed altri burocrati che fingono di fare gli scienziati. Coordina il prof. Locatelli, con la evve moscia. Il video della riunione dura 2 ore e 16 minuti e, per chi ha un carattere incazzoso, è difficile da vedere fino in fondo.

Locatelli richiede un confronto su due tematiche emerse, una delle quali è valutare se esistano "gli estremi per cambiare la raccomandazione di indicazione d'uso preferenziale dei vaccini a vettore adenovirale dai 60 anni in su in maniera un pochino [sic!] più stringente", alla luce "di alcuni eventi o fatali o assai pericolosi per la vita delle persone". Interviene immediatamente il tisico. Ed iniziano 10 minuti interessanti.

Anzitutto il tisico si presenta da tisico. Mascherina (abbassata), avvia il suo discorso da politico. La sua attenzione è tutta e costantemente dedicata ad evitare, con riflessioni melliflue ma nette, di bloccare il magic moment della campagna vaccinale. Questo il suo incipit: "Io penso che noi abbiamo un patrimonio tra le mani in Italia. Il patrimonio è una campagna di vaccinazione che sta avendo un risultato straordinario al di là - lo diciamo con garbo e umiltà - io penso delle più rosee aspettative nel senso che c'è un'adesione della popolazione molto molto forte di tutte le generazioni". Per questo motivo "la gestione di questa campagna, soprattutto gli aspetti comunicativi legati diciamo alla sicurezza dei vaccini, sono di una delicatezza assoluta perché noi dobbiamo spingere il più possibile in questi due mesi di entusiasmo sui vaccini". Insomma, "a questo tavolo siamo tutti concordi che è un patrimonio che dobbiamo assolutamente non sciupare... dobbiamo farlo con questa assoluta cautela di non macchiare in nessun modo questo patrimonio straordinario che è nelle nostre mani". In tutta franchezza, dice ancora il tisico, "a me spaventa un po' rimettere mano alla materia perché riapre un dubbio, riapre un dibattito nel Paese". Anche perché fra poco arriva l'estate e gli Itagliani hanno "voglia di libertà". Noi vi ricordiamo sempre che queste parole sono dette un giorno prima della morte di una ventenne colpita da trombosi da vaccino...

Ed a proposito della Canepa, non 1 parola 1 del tisico è rivolta alla giovane in fin di vita. Nessun rimando, nessun ricordo, nessuna menzione. Come se non esistesse (e difatti avverrà proprio questo, la Canepa in pratica non è mai esistita per i media ed il governo). Camilla Canepa muore il 10 giugno 2021, il giorno dopo in cui il tisico (ancora incredibilmente a piede libero) dice, quasi pregando, agli altri seduti al tavolo: "Vi prego di gestire la materia... con assoluta prudenza e cautela perché abbiamo... un clima fantastico in questo momento sulla campagna di vaccinazione e dobbiamo stare attentissimi a rompere questo clima perché rischiamo di avere diciamo un contraccolpo". Sarebbe bello se un servo della informazione andasse dai parenti di Camilla e chiedesse loro se al tempo anch'essi stessero vivendo in un clima fantastico.

"Mostrare i dubbi adesso sarebbe un danno". Un danno non per i ragazzi colti da trombosi, ma per la propaganda di Stato. La verità quindi non contava, contava (moltissimo) lo storytelling da offrire in pasto alla massa degli Itagliani ammassati agli hub per vedersi concessa la libertà di mangiare un gelato o andare in discoteca.

Camilla Canepa (ed altri) è morta. Speranza no.