Il canale youtube di wiatutti!

venerdì 8 agosto 2025

Hiroshima dopo 80 anni, è andata benissimo

Sono da poco trascorsi gli 80 anni dalla bomba sganciata su Hiroshima, con conseguenti commemorazioni di rito. Diciamo che ormai di tempo ne è passato e che quindi è arrivato il momento di rimediare con il lancio di un altro centinaio di ordigni. Nell'attesa, andiamo a vedere come hanno commentato l'anniversario i Bravi che ci governano.


Allora, anzitutto ho un lieve deficit di memoria. Ma chi lanciò la bombetta Little Boy eliminando in un secondo migliaia di esseri umani? Beh, mi vengono in soccorso le parole di Antonio Guterres, segretario generale dell'ONU. Per non sbagliare, trascrivo il suo messaggio integrale inviato in Giappone.

Ottant'anni fa il mondo è cambiato per sempre. In un solo istante, Hiroshima fu avvolta dalle fiamme. Decine di migliaia di vite persero la vita. Una città fu ridotta in macerie. E l'umanità varcò una soglia da cui non ci sarebbe stato ritorno.

In questo 80° anniversario, ricordiamo coloro che sono caduti. Siamo al fianco delle famiglie che ne custodiscono la memoria. E onoriamo i coraggiosi hibakusha – i sopravvissuti – le cui voci sono diventate una forza morale per la pace. Sebbene il loro numero diminuisca ogni anno, la loro testimonianza – e il loro eterno messaggio di pace – non ci abbandoneranno mai.

Dopo il bombardamento atomico, molti credevano che Hiroshima non si sarebbe mai ripresa e che nulla sarebbe più cresciuto. Ma gli abitanti di questa città hanno dimostrato il contrario. Voi, abitanti di Hiroshima, non avete semplicemente ricostruito una città. Avete ricostruito la speranza. Avete coltivato la visione di un mondo senza armi nucleari. E avete condiviso questa visione con il mondo.

A maggio, alberelli cresciuti dai semi di alberi sopravvissuti al bombardamento atomico sono stati piantati presso la sede delle Nazioni Unite a New York. Sono più di semplici simboli di sopravvivenza. Sono testimonianze viventi della forza dello spirito umano e del nostro dovere comune di proteggere le generazioni future dagli orrori dell'annientamento nucleare.

Quest'anno ricorre anche l'80° anniversario delle Nazioni Unite e ci viene ricordato perché l'ONU è stata creata: per prevenire la guerra, difendere la dignità umana e garantire che le tragedie del passato non si ripetano mai più.

Eppure, oggi il rischio di un conflitto nucleare è in aumento. La fiducia si sta erodendo. Le divisioni geopolitiche si stanno ampliando. E le stesse armi che hanno causato tanta devastazione a Hiroshima e Nagasaki vengono ancora una volta trattate come strumenti di coercizione.

Eppure ci sono segnali di speranza. L'anno scorso, l'organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, che rappresenta i sopravvissuti ai bombardamenti di Nagasaki e Hiroshima, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace 2024 per il suo instancabile lavoro di sensibilizzazione su questo problema critico. E nel Patto per il futuro, adottato lo scorso anno, i paesi hanno ribadito il loro impegno per un mondo libero dalle armi nucleari.

Ma gli impegni devono portare a un cambiamento reale rafforzando il regime di disarmo globale, in particolare il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, integrato dallo slancio creato dal Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.

I paesi devono trarre forza dalla resilienza di Hiroshima e dalla saggezza degli hibakusha. Lavoriamo per sradicare la minaccia delle armi nucleari sradicando le armi stesse. E manteniamo la nostra promessa agli hibakusha e assicuriamoci che la loro testimonianza e il loro messaggio di pace vengano portati avanti. Ricordare il passato significa proteggere e costruire la pace oggi e in futuro

Ok, capito no? Cioè, avete capito chi sganciò la bomba atomica su Hiroshima? Come no? Ma dai... Ovvia duri, rileggete bene il testo e vedrete che si esplicita chiaramente chi commise lo sterminio. Ah... non c'è scritto? Ma va... Beh, allora io per non sbagliare direi che ha stato Putin e non se ne parli più.

Ma attenzione, ci viene in soccorso un grande articolo del New York Times, che chiarisce tutto. Ah, ora mi sovviene: furono gli USA a sganciare la bomba! Ed il perché lo fecero, ce lo dice molto bene il grande quotidiano ammerigano: "Ottant'anni fa, la bomba atomica ha salvato un numero incalcolabile di vite... è stata chiaramente la decisione giusta". Insomma, meno male che gli USA ammazzarono di colpo migliaia di persone, se no sai che casino sarebbe successo. Già, perché nella storia immaginifica dei servi ammerigani, il Giappone avrebbe probabilmente continuato ad oltranza la guerra contro gli USA, che quindi furono costretti a terminarla in questa maniera.

Ma allora scusate, ma se le bombe atomiche fanno così bene, allora davvero quando ne tireranno un centinaio per tutti noi sarà l'inizio di una nuova era d'oro. Daiiiii, quando si inizia?

11 commenti:

  1. Chi ha tirato la bomba diciamo è sottinteso e quindi non mi sembra grave il discorso del segretario dell'ONU anche se insomma via, ormai che c'era, un accenno non sarebbe stato fuori luogo. Quello che invece è grave è che ancora oggi ci stiamo raccontando la favoletta delle vite salvate dalla bomba perchè dobbiamo giustificare l'occidente dal reato di strage. Secondo la maggioranza degli storici (naturalmente bisogna escludere gli pseudo storici/giornalisti servi di regime) il Giappone era praticamente sconfitto e quindi il vero obbiettivo della bomba era mandare un messaggio, nemmeno tanto velato, all'Unione Sovietica di Stalin, ovvero che se uncle Joseph si fosse spinto troppo nelle rivendicazioni di influenza territoriale avrebbe fatto una brutta fine. Cari nemici del comunismo, gli americani in pratica lo hanno fatto per voi più che per i giapponesi. Tra i criteri di scelta delle città da bombardare, oltre a quello che non dovevano esserci campi di concentramento con prigionieri americani, c'era quello che la città doveva avere un'alta densità di popolazione in modo che la conta dei morti avrebbe fiaccato la motivazione a resistere dei giapponesi. Veramente dei filantropi questi americani made in USA.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mah, ti ricordo solo che alle commemorazioni per la sconfitta nazista non è stata invitata la Russia ed è stata invitata l’Ucraina… per cui gradirei sempre sentir dire che le due bombe atomiche, che all’istante fecero 240.000 morti, furono sganciate dagli USA. La spiegazione che dai ricalca esattamente ciò che i documenti di archivio hanno rivelato.

      Elimina
  2. Onore al Cappellini ed al suo equipaggio

    RispondiElimina
  3. Gli USA non sono solo colpevoli dei due più grandi atti di terrorismo della storia umana (le due atomiche), ma anche del più riuscito genocidio, avendo praticatimente eradicato i nativi americani dalla loro terra.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Correttissimo. Uno sterminio spesso sottaciuto. Ma a noi garbano i cauboi

      Elimina
  4. La storia la scrive chi vince.

    Ameri-cani, angli-cani, franzosi.... tutta gente perbene che ci ama tanto, sono coloro che scrivono.... essi sono il verbo

    RispondiElimina
  5. Guarda, il punto è questo: alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il Giappone aveva già perso militarmente, ma si rifiutava ostinatamente di arrendersi. L’impero giapponese, per motivi culturali, politici e militari, voleva resistere fino all’ultimo, anche se le città erano state bombardate e l’economia era al collasso.
    Gli Stati Uniti avevano già pianificato un’invasione via terra del Giappone, chiamata Operazione Downfall, divisa in due fasi: Olympic e Coronet. Secondo le stime del tempo, un’invasione diretta avrebbe potuto causare tra i 500.000 e il milione di morti tra i soldati americani, e diversi milioni tra i civili giapponesi, visto che il governo stava preparando anche la popolazione a combattere con ogni mezzo, compresi bastoni di bambù. In quel contesto, le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, per quanto atroci e controverse, furono viste come un modo per costringere il Giappone alla resa immediata e evitare un massacro ancora più grande. Infatti, fu solo dopo la seconda bomba, su Nagasaki, e l’intervento dell’Unione Sovietica, che l’imperatore giapponese intervenne personalmente per annunciare la resa. Non è una giustificazione morale, ma un dato storico: il Giappone non si sarebbe arreso senza uno shock enorme. E quello shock, purtroppo, arrivò sotto forma di due bombe nucleari.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti replico solo una volta, perché la tua storia da Wikipedia è confutata con la storia in quanto scienza, quella che si fa attraverso lo studio delle fonti documentali. Il Giappone stava trattando già la resa allo scoppio delle bombe che vengono dall’inferno. Vedi i dispacci tra il ministro degli Esteri Shigenoria Togo e l’ambasciatore imperiale a Mosca, Sato (intercettati dai servizi statunitensi), del 12-13 luglio. Ora torna a leggere la storia su Topolino. Ps: i 500.000 morti che citi sono una pura invenzione di Truman. Studia e soprattutto apri un libro una volta tanto.

      Elimina
    2. Ah, dimenticavo… Dopo avere più volte giustificato il genocidio di Gaza su questo blog, ora giustifichi anche le bombe atomiche USA. Perfetto per fare capire a chi ti conosce (ma anche a chi non ti conosce) che razza di essere umano sei. Continua a commentare.

      Elimina
    3. Sai, è curioso come la stessa “storia in quanto scienza” che citi sia stata ampiamente studiata proprio da storici di ogni estrazione, basandosi su documenti, intercettazioni (sì, quelle che menzioni), testimonianze e analisi indipendenti. Se quelle fonti dicono che il Giappone non stava trattando una resa incondizionata prima delle bombe, beh, forse è il caso di aggiornare le tue letture.
      E i “500.000 morti inventati da Truman”? Mi sa che la fantasia vola più veloce delle bombe nucleari, amico mio. Magari apri un libro che non sia un fumetto e scoprirai che queste cifre sono frutto di stime di molteplici storici, non propaganda.
      Ma capisco, studiare richiede impegno. Nel frattempo, se vuoi ti passo qualche link serio per iniziare a imparare davvero, niente Topolino questa volta! 😉

      Elimina
    4. Scusa, ma io non ho mai giustificato il genocidio dei palestinesi, semmai sei tu che sembra fare da megafono a chi protegge Hamas.
      Non confondere i fatti con le tue interpretazioni distorte.
      Se vuoi davvero discutere, fallo con dati, rispetto e onestà, altrimenti rischi solo di sparare accuse gratuite che non reggono.
      Continua pure a commentare, così chi legge potrà farsi un’idea più chiara di chi sta dalla parte della verità e chi invece preferisce nascondersi dietro a faziosità.

      Elimina