Credo che Trumpete dica il vero quando afferma che, con lui presidente, la guerra russo-ucraina non sarebbe mai iniziata. Mi disturba assai quando dice che il conflitto non è suo, ma di Biden & C. (Bush jr., Obama, Clinton, ecc). Perché Trumpete, a quanto ne so, è il presidente degli USA. E gli USA (e la NATO) mi pare che con questa guerra c'entrino eccome.
Per cui, ristabiliamo la Verità storica, anche se recentissima.
Se Zelensky avesse dichiarato la neutralità dalla Nato e rispettato gli accordi di Minsk sull’autonomia e il cessate il fuoco per il Donbass, come chiedevano la Germania di Merkel e Scholz e la Francia di Hollande e Macron, avrebbe evitato l’invasione russa del 2022. Ma, se non lo fece, è perché eseguì gli ordini di USA e NATO. Poi ha avuto altre due grandi occasioni per finirla lì: il negoziato russo-ucraino in Bielorussia e poi a Istanbul subito dopo l’invasione. Niente da fare, trattative boicottate dai soliti noti.
Qualche settimana fa i grandi Servi del Potere Paolo Mieli e Federico Fubini, stranamente all'unisono, si sono affannati a negare che il negoziato di Istanbul fosse una cosa seria e avesse raggiunto intese importanti quando, dopo il blitz di Johnson a Kiev, Zelensky lo fece saltare il 15 aprile 2022. Per cui, andiamo direttamente a sentire chi, in quei giorni, faceva direttamente parte delle delegazioni diplomatiche.
Iniziamo con il capo delegazione ucraino David Arakhamia, capogruppo parlamentare del partito di Zelensky: "I russi erano pronti a porre fine alla guerra se avessimo accettato la neutralità: dovevamo promettere di non aderire alla Nato. Questa era la cosa più importante, il punto chiave per loro. Tutto il resto era solo retorica sulla denazificazione, la popolazione di lingua russa e bla-bla-bla". Ma poi "Johnson è venuto a Kiev e ha detto che non avremmo dovuto firmare nulla coi russi: solo combattere e basta".
Ed ecco un altro negoziatore ucraino, Oleksandr Chalyi: "A metà aprile del 2022 eravamo molto vicini alla conclusione della guerra con un accordo di pace. Putin si rese conto di avere sbagliato e fece tutto il possibile per fare la pace con l’Ucraina. Decise lui di accettare il Comunicato di Istanbul, totalmente diverso dalla proposta originale russa".
E quindi Oleksii Arestovych, consigliere di Zelensky: "Gli accordi di Istanbul erano stati messi a punto al 90% in vista dell’incontro con Putin… Pensai che la trattativa fosse andata a buon fine, tant’è che stappammo una bottiglia di champagne. Quello era l’accordo migliore che avremmo potuto stipulare".
Lo stesso Zelensky diceva: "Su Crimea e Donbass trovare un compromesso con Putin" (8 marzo 2022); "Non possiamo entrare nella Nato, dobbiamo ammetterlo" (15 marzo 2022); "Neutralità e accordo su Crimea e Donbass per la pace" (27 marzo 2022); "Lo status neutrale e non nucleare dell’Ucraina siamo pronti ad accettarlo: la Russia ha iniziato la guerra per ottenere questo. Poi servirà discutere e risolvere le questioni di Donbass e Crimea. Ma capisco che è impossibile portare la Russia a ritirarsi da tutti i territori occupati: porterebbe alla Terza guerra mondiale" (28 marzo 2022).
E difatti il 28 marzo la Russia riceve una proposta scritta di Arakhamia: "Trattato sulla neutralità permanente e sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina", in 18 articoli, secondo cui l’Ucraina si impegna a non entrare nella Nato; ma non rinuncia all’UE e Putin non si oppone; imminente vertice Zelensky-Putin a fine aprile sul destino di Donbass e Crimea, da sottoporre a referendum in loco.
La Russia allora rinuncia alla smilitarizzazione totale dell’Ucraina, pur chiedendole di non ospitare basi militari straniere, e promette di ritirarsi dalle aree di Kiev e di Kharkiv, cosa che inizierà a fare il 1 aprile 2022. Le due delegazioni concordano il famoso comunicato.
I progressi continuano anche dopo la strage di Bucha, fino al blitz del subumano Johnson del 9 aprile ed al ritiro definitivo dalle trattative dell'Ucraina il 15 aprile. Il presidente turco Erdogan, la mente dietro alla potenziale pace, affermò: "L’opportunità storica che avrebbe salvato la vita di decine di migliaia di persone e impedito sofferenze e distruzioni è stata sprecata, anzi sabotata". L’altro mediatore, il premier israeliano Bennett, ricorderà che dopo l’invasione Putin gli garantì l’incolumità di Zelensky, da lui subito informato; e racconterà che al comunicato le due delegazioni erano giunte dopo essersi scambiate 17-18 bozze di trattato di pace: "Putin era pragmatico e capiva totalmente le costrizioni politiche di Zelensky".
Questa la Verità, secondo fonti ucraine, turche, israeliane, che non crediamo proprio siano filo-putiniane. Il resto è il racconto ed il delirio di Servi e cerebrolesi.
A proposito di guerra ecco come si fa se si vuole prendere posizione con atti concreti.
RispondiEliminaUna caccola di stato come le Maldive vieta l'ingresso a chi ha solo il passaporto israeliano oltre a vietare l'espatrio dei propri cittadini verso Israele.
https://www.lindipendente.online/2025/04/18/le-maldive-vietano-lingresso-ai-turisti-israeliani-in-solidarieta-con-la-palestina/
La “Verità storica”, come piace raccontarla a chi beve direttamente dal rubinetto della propaganda russa. Secondo questa versione alternativa del mondo, Putin sarebbe stato lì lì per firmare la pace, con tanto di bottiglia di champagne pronta, ma — orrore! — è arrivato Boris Johnson, versione imperialista di Gandalf, e ha detto “voi non passerete!” al trattato.
RispondiEliminaPeccato che la realtà sia un po’ diversa: Putin non ha invaso l’Ucraina per “colpa della NATO” o perché Zelensky non aveva letto bene gli accordi di Minsk. L’ha invasa perché da anni punta a riportare sotto il suo controllo uno Stato sovrano, e ha capito che l’Occidente era abbastanza diviso da permetterglielo. L’idea che bastasse “promettere la neutralità” per evitare l’invasione è una favola per chi sogna un mondo in cui la Russia è sempre vittima e l’Ucraina un burattino telecomandato.
Quanto ai negoziati… sì, certo, erano vicinissimi alla pace — proprio mentre bombardavano Mariupol e deportavano bambini. Putin, si sa, è un noto filantropo. E certo, se uno come Arakhamia dice che la pace era fatta, allora chi siamo noi per dubitare? Meglio fidarsi di un politico sotto assedio che di tutto il resto del mondo.
Insomma, il solito copione: l’Occidente è il male, l’Ucraina è una marionetta, e la Russia… la Russia voleva solo abbracciarli tutti. Ridicolo.
Ti segnalo sempre che ciò che leggi fra virgolette sono dirette citazioni degli interessati. Ridicoli quindi devi andare a dirlo agli ucraini che facevano parte della delegazione. Poi ai turchi e agli israeliani. Ma dubito che tu capisca ciò di cui si sta parlando. Ridicolo è colui che è servo dei suoi Padroni.
EliminaCru, cru, cru
EliminaTU NON PUOI PASSARE
Elimina"La “Verità storica”, come piace raccontarla a chi beve direttamente dal rubinetto della propaganda russa. Secondo questa versione alternativa del mondo, Putin sarebbe stato lì lì per firmare la pace, con tanto di bottiglia di champagne pronta, ma — orrore! — è arrivato Boris Johnson, versione imperialista di Gandalf, e ha detto “voi non passerete!” al trattato."
No Dario, noi ci siamo erti sul ponte di Khazad-dûm andando incontro al nostro destino impedendoti il passaggio per difendere la nostra comunità di hobbit. Fuggite sciocchi! E tu non passasti,ti portammo a combattere nella profondità della montagna e li fosti sconfitto. Ci vediamo ad Isengard
Esule mi pare che Tolkien ti appassioni alquanto.
RispondiEliminaIl trono di spade gli spiccia casa a Tolkien :)
EliminaPer parlare di verità storica credo si debbano aspettare almeno una cinquantina d'anni quindi forse è un pochino presto, però esistono delle narrazioni diverse a seconda se uno è filorusso o filooccidente e credo che nessuna comprenda tutta la verità perchè nessuna delle due parti è interessata a divulgarla per intero. Si possono fare però delle riflessioni di buon senso, per esempio si può ragionevolmente pensare che la Russia dopo la fine della guerra fredda si sia accontentata di fare la potenza regionale e che abbia pensato non tanto alla sua espansione territoriale quanto alla sua sicurezza, di contro l'Occidente, con la fine del comunismo si sia ritrovato tra le mani un'alleanza militare pressochè inutile e quindi per confermare il suo primato di potenza vincitrice abbia tentato in tutti i modi di ricreare un nemico contro il quale rivolgere le sue attenzioni e riconfermare all'infinito il suo potere bellico travestito da potere morale (è un po' la continuazione delle antiche crociate in versione aggiornata) e giù ad immaginar nemici quali l'Iraq, la Libia o l'Afghanistan .... Per ultimo la Russia che però è dotata di armi nucleari quindi magari meglio affrontarla in modo meno diretto, l'estinzione della razza umana non porterebbe benefici per nessuno, poi magari hanno ragione quelli che affermano che i Russi sono dei mostri però qualche dubbio sulla veridicità di questa vulgata occidentale, visti i precedenti, magari ti viene.
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