Il teatrino della politica internazionale ci appassiona sempre di più. Ora siamo di fronte alla crisi di coppia fra il Padrone ed il comico (al quale rivolgiamo i migliori auguri), che si palesa con comunicazioni giornaliere che paiono quelle di marito e moglie che, amanti da una vita, scoprono che i loro interessi non coincidono più. Niente paura cari lettori, le cose si sistemeranno: soldi, morti e sangue piacciono ad entrambi i soggetti, per cui dove sta il problema?
Molto ruota intorno alla questione delle terre rare, 'sti sassetti che garbano tanto a Trumpete e che Zele sostiene di possedere in grande quantità. Gli USA sono stati chiari: caro comico, ti s'è dato 500 miliardi di dollari fra una sega e un'altra e ora si rivogliano, per cui dacci tutto ciò che hai (terre rare, petrolio, presciutti, galline). Il 12 febbraio si inizia malino, dato che Trumpete si incazza con il comico perché ha ritardato ad un appuntamento con il segretario al Tesoro ammerigano proprio per parlare dei sassetti, tutto perché non si era svegliato. Il 14 febbraio ci ritentano Vance e Rubio, ma Zele dice che non può decidere niente dato che il parlamento ucraino (a proposito, esiste sempre?) deve preventivamente discuterne. Il 15 febbraio arriva il primo no di Zele alla "offerta" degli USA, non essendo essa nell'interesse di una Ucraina sovrana (sticaz). Gli USA si alterano, non poco. E inizia un'altra fase.
Inizia la fase degli insulti. Trumpete in una pubblica intervista definisce Zele un "comico di modesto successo" che ha avviato una guerra già persa in partenza. Da qui un impressionante flusso di denaro lanciato dal nonnetto pedofilo verso l'Ucraina senza garanzie di restituzione. E in più mezzi guadrini non si sa dove siano finiti. E giù con un altro "dittatore senza elezioni", colpevole per "milioni di morti" e desideroso di proseguire la guerra per "mantenere in funzione il treno della cuccagna". Ohi ohi, se ci pensate, neppure questo blog pagato da Putin era mai arrivato a scrivere queste cose. Al che il comico ha replicato che Trumpete vive "in uno spazio di disinformazione di fabbricazione russa", dandogli in pratica del mezzo deficiente ed adottando lo stile comunicativo di Myrta & Chicco. Replica Trumpete: "Devono pagare. Devono scoprire dove stanno andando i soldi. Non possiamo continuare a dare miliardi senza sapere come vengono spesi. Questo è un errore gravissimo e Zelensky ne è responsabile". E poi ancora sulle elezioni mancate: "Il leader ucraino - mi dispiace dirlo - ha un tasso di approvazione al 4%. Quando vogliono un posto al tavolo delle trattative, non dovrebbe forse il popolo ucraino dire: E' passato troppo tempo dall'ultima volta che abbiamo avuto elezioni?". Altra questione è il mancato invito di Trumpete (per ora) al tavolo delle trattative per l'Ucraina, con grandi scleri del comico. Ecco qua la risposta del presidente ammerigano: "Beh, siete lì da tre anni, avreste dovuto chiuderla. Non avreste mai avuto iniziarla. Avreste potuto fare un accordo... Sono deluso da Kiev". Ancora in risposta il comico parla di "spazio di disinformazione" per Trumpete, sostenendo di essere ancora al di sopra del 50% di gradimento fra la sua popolazione.
Arriva infine la fase delle minacce. Inizia Vance, affermando che sparlare di Trumpete sui media pubblici si ritorcerà contro Zele, che evidentemente non ha capito come rapportarsi con questa nuova amministrazione governativa. Insomma, "si pentirà di avere attaccato Trump". Arriva in ultimo a valanga Musk, con il suo fare diplomaticissimo: "Se gli ucraini amano davvero Zelensky, perché non tiene le elezioni? So che le perderà miseramente, anche se ha stabilito il controllo completo si tutti i media ucraini. Ecco perché ha annullato le elezioni. In effetti, il popolo ucraino lo disprezza, ed è per questo che si rifiuta di tenere un voto. Chiedo a Zelensky di tenere elezioni e di confutare le mie parole. Ma lui non le terrà. Il presidente Trump sta facendo tutto nel modo giusto ignorando Zelensky e cercando di raggiungere la pace senza questo enorme e disgustosa macchina della corruzione che si nutre dei cadaveri dei soldati ucraini".
Insomma, tutto molto bello e tutto molto vecchio. Cioè, si sa benissimo che gli USA ti sfruttano fino al midollo, poi quando è il momento arrivano a chiedere il dazio. "Oh, ma 'un s'era amici per la pelle?". "Ma di che, io a malapena ti conosco". Certo, servono servi consenzienti, che sul sangue dei propri popoli ci straguadagnano. E qui c'è stato tutto, tutto molto ben apparecchiato da anni.
E ora arriva il dazio...
Bhe, non è che si può dire che la guerra l'ha fomentata l'Azzerbaigianne, sempre USA erano anche se guidati dal rincoglionito di Biden.
RispondiEliminaD'altronde gli ammerigani ad un certo punto ti mollano nella merda come già successo prima ed altrove, in ultimo il medio oriente. E arrivano gli altri a trarne beneficio dalla distruzione ormai avvenuta.
Però ha ragione su una cosa certamente: ""Beh, siete lì da tre anni, avreste dovuto chiuderla. Non avreste mai avuto iniziarla. Avreste potuto fare un accordo... Sono deluso da Kiev"
Questo è il motivo per cui godo a vedere tutti i fomentatori UE di questa guerra assurda, compresa Giogggggia, lasciati ad un tavolino tra loro senza un'idea di cosa cazzo fare ora.
Fosse per loro sì andava avanti all'infinito arrivando a investire il 5% del pil in armamenti mentre i rispettivi paesi ed i loro cittadini soffrono gli aumenti di tutto quanto, le fabbriche sono in crisi e si va verso una recessione.
Il contrario di ciò che ci dicevano e facevano raccontare dai loro servi locali in salsa Myrta e Chicco e tanti altri.
Invece la Russia è andata nel culo alle sanzioni e non è affondata mi pare.
Ora vediamo che succede.
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RispondiEliminaHo trovato questo pezzo on line che ni dite.!!