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mercoledì 26 febbraio 2025

Colpevoli!

Ho parecchio riflettuto se scrivere questo articolo oppure no. Poi alla fine penso che sia doveroso farlo.


Sapete bene che Wiatutti ha scelto da sempre di parlare di Palio e di Contrade in una unica modalità: analizzare i macro-fenomeni che determinano la vita e l'esistenza di entrambi, senza entrare nelle problematiche particolari di cavalli, fantini, capitani o priori. Per cui in realtà noi discutiamo di Siena e delle dinamiche che avvolgono le nostre vite.

Avrete visto qualche giorno fa la sentenza per le vicende di due contrade rivali del 2018, con 8 condanne, 5 per risse e resistenza a pubblico ufficiale (una a 5 mesi e 1000 euro di multa, quattro a 4 mesi e 1000 euro di multa) e 3 "solo" per rissa (con 1000 euro di multa). Il precedente del 2015 è assai diverso, con 3 sanzioni pecuniarie di 200 euro ma con casellario giudiziario immacolato. Quindi stavolta assistiamo ad un salto quantico nella repressione (sì, repressione) di un fenomeno che evidentemente si vuole sbriciolare dalle fondamenta. Protagonista il giudice Cerretelli, che ha anche mitigato le pene richieste dalla Procura. Per arrivare al giudizio gli inquirenti si sono basati su prove video e testimonianze.

Rissa e resistenza a pubblico ufficiale (per avere i contradaioli spintonato agenti di polizia). Ripeto: rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Cioè, non siamo più in Piazza del Campo, siamo a Milano stazione. Non siamo più ad una festa, che può prevedere anche un confronto di idee risolto in modi diversi dalla pacata discussione fra persone che conoscono benissimo i limiti propri e di chi sta di fronte, siamo in una mischia caotica dove si possono tirare fuori armi e oggetti contendenti, sempre a Milano stazione. Questa ovviamente la interpretazione "ideologica" degli inquirenti, in attesa delle motivazioni della sentenza.

Siamo cioè definitivamente nelle mani della giustizia ordinaria, intervenuta laddove storicamente erano le autorità paliesche a muoversi. A nulla quindi in questi anni sono valse le argomentazioni (culturali, giuridiche, sociali) lanciate da Contrade, avvocati, Magistrato delle Contrade, Senesi, ovvero che i fronteggiamenti - quando capitano - sono piena regola del gioco e non possono essere decontestualizzati dal loro valore storico e sociale, non arrecando rischio per la sicurezza sociale. Nel mondo di plastica che stiamo vivendo, un gruppo di persone che da secoli sa benissimo cosa fare e come muoversi fa più danno di un genocidio in diretta mondiale (parlando di eventi internazionali) o di una banca svuotata di 70 miliardi (parlando di eventi locali), per cui nessuno ha mai fatto e mai farà un secondo di galera.

Non bastano più le chiacchiere ("Il Palio si adegua ai tempi che corrono"), ora siamo davvero davanti a un bivio. Siena (non il tribunale) prenderà una posizione su questa sentenza, oppure il tran tran continuerà come se nulla sia mai successo? Noi abbiamo la risposta pronta, ma non la dichiariamo. Se ci fosse possibile farlo, senza correre il rischio di essere incriminati per qualche losca attività, vorremmo dare un abbraccio ai condannati, ma anche agli assolti, ma soprattutto a tutti i contradaioli tout court, che da oggi in poi dovranno assumere atteggiamenti tali da non poter incorrere in condanne che possono incidere sulla nostra vita comune, stravolgendo del tutto e definitivamente il senso che diamo (solo noi) al giochino. Repressi, controllati, criminalizzati: questo siamo.

8 commenti:

  1. Il teorema della rana bollita: all'inizio le forze di interposizione erano i vigili urbani ai quali veniva fatto saltare per aria il cappello dato che non potevano essere picchiati, ma se qualcuno più o meno per sbaglio prendeva un cazzotto partiva subito la squalifica per la contrada (non certo la denuncia); poi sono cominciati ad intervenire polizia e carabinieri, comunque spesso mentre si offendevano gli avversari si tentava comunque un dialogo con le forze dell'ordine, nessuno si è mai sognato nel contesto paliesco di offendere o picchiare un tutore della legge; poi le forze dell'ordine hanno cominciato a presentarsi in assetto antisommossa, qualcuno ha storto il naso ma comunque l'atteggiamento è rimasto identico, naturalmente dietro un manganello il dialogo è più complicato ma non impossibile; finalmente l'ultimo tassello, quello mancante, ovvero la criminalizzazione del contradaiolo (cioè vedere un crimine dove prima non esisteva nessun crimine), ecco, probabilmente da qui in avanti anche le forze di interposizione potrebbero assumere un atteggiamento diverso, diciamo volto alla prevenzione di atti criminosi perchè di questo stiamo parlando. Una sola parola: normalizzazione. Saremo capaci di sopravvivere anche a questo ultimo attacco? Francamente non lo so, forse siamo davvero alla fine.

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    1. Scusami ma stai dicendo una cosa non vera, purtroppo che questo era l'andazzo si sapeva da almeno 20 anni mi sa sei informato male sul discorso della Municipale ci sono Contradaioli che circa 30 anni fa hanno pagato perchè una Signora della Municipale prese uno spintone, ma anche li di quei ragazzi interessò poco a tutti.... se poi continuiamo a pensare che a Siena si fa come ci pare perchè siamo piu' furbi va bene lo stesso, ma 200 contro 200 è dura che qualcuno soprattutto da Roma te lo faccia fare, poi vi preannuncio che fra qualche anno quando ci saranno altre restrizioni per le societa' di contrada, o giri delle contrade perchè la musica da noia, o se 4 o 5 chiaccherano in Terrazza o in un giardino e danno noia a chi ci abita, e il precedente da ragione non alle Contrade rifaremo gli stessi discorsi.....

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  2. Singolare come il regime Melonyano, che doveva ripristinare equilibrio e difesa delle tradizioni italiche, si debba confrontare con queste contraddizioni. Parrebbe inoltre che le forze dell'ordyne abbiano sempre più le mani legate. I Furti (ne so qualcosa) aumentano e non possono fare niente, quel troiaio scuretto di panzano fa il demonio e nemmeno lo possono arrestare, ecc ecc ecc..... altro che Milano stazione..... qui sembra di assistere ad una nazione che si sta comportando da Tafazzi e non è più una questione di colori, tendenze, appartenenze. Ci vorrebbe un aratro..... ma non ce ne sono più

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  3. Puoi mettere qui il link delle dichiarazioni del sindaco Fabio, in merito a questo argomento? Grazie!

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  4. Il palio lo dobbiamo far gestire al noto contradaiolo David Parenzo.

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  5. Se il giochino non piace più basta prendere posizione una volta nella vita prima che sia troppo tardi.
    Siamo dei criminali, ah sì.
    Bene, fatevelo da voi il giochino.
    Palchi vuoti e nessuno dalle Contrade.
    Ma come sempre i servi sparsi in ognuna faranno propendere per continuare perché non si ferma la festa, bla bla bla.
    E soprattutto se altre poi sono squalificate c'è più posti per chi resta.
    Anche se qui si parla di condanne personali, ahimè.
    Poi se t'entra in casa un rom, tanto per dire, non gli fanno mai nulla.
    Son troppo ganzi.

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    1. Non avrei saputo scrivere maglio il concetto espresso da TDF.
      Voglio però fare anche autocritica, io come tanti senesi "normali" evidentemente ho fatto troppo poco per far si che la situazione non peggiorasse.
      Oppure come disse qualcuno sveglio... "guarda che se vedi tutto peggio vuol dire che sei migliorato te.... il mondo è sempre stato una merda".
      Amen.

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