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venerdì 21 febbraio 2025

Ci voleva la prescrizione medica

Gnamo via, riè venerdì. E come tutti i venerdì, parliamo di cazzate. Cioè di vaccini.


Oggi discutiamo della causa intentata dal professor Frajese dinanzi alla Corte di Giustizia UE, con la richiesta di revoca dell’autorizzazione al commercio dei vaccini effettuata dal ricorrente - difeso dagli avvocati Olga Milanese e Andrea Montanari - respinta, ma molto interessante per le statuizioni confermate dalla sentenza. Per somministrare i vaccini anti-Covid, infatti, secondo la Corte era necessaria la prescrizione medica. Ma c’è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno e persino sconsigliarli, tant’è che l’eventuale responsabilità civile e penale dei sanitari è riconducibile al caso concreto. Le motivazioni della Corte potrebbero cioè smontare il fondamento dei procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici che si opposero alle vaccinazioni e attribuire invece gravi responsabilità ai camici bianchi che vaccinarono senza se e senza ma, con ciò promuovendo anche il rischio di cagionare eventi avversi. 

Le decisioni della Commissione di autorizzare l’immissione in commercio “non comportano alcun obbligo, in capo ai medici, di prescrivere e somministrare detti vaccini ai loro pazienti”, così ribadendo il principio fondamentale del diritto alla libertà di cura e di scelta della cura più idonea, sicura ed efficace da parte del medico, in scienza e coscienza, nel caso concreto e nell’interesse esclusivo della salute del proprio singolo paziente. Questo passaggio è di straordinaria rilevanza perché smonta definitivamente le accuse che sono state mosse in Italia, sia in sede giudiziaria che in sede disciplinare, nei confronti di tutti quei medici che hanno sconsigliato la vaccinazione Covid ai propri pazienti o si sono rifiutati di promuoverla, ripristinando la piena libertà di cura del medico. Inoltre, conferma che sussiste una specifica responsabilità dei medici vaccinatori e delle ASL che abbiano all’inverso somministrato il farmaco senza valutarne adeguatamente l’opportunità, i rischi e la sicurezza nello specifico caso concreto del paziente trattato. Più in generale, la Corte ha dichiarato che “benché il rilascio di un’AIC di un vaccino costituisca un prerequisito del diritto del suo titolare di immettere tale vaccino in commercio in ogni Stato membro, tale AIC non comporta in linea di principio alcun obbligo in capo ai pazienti o ai medici vaccinatori”, ma soprattutto ha confermato che “dagli allegati alle decisioni controverse risulti che una prescrizione medica è necessaria ai fini della somministrazione dei vaccini di cui trattasi”. Ciò è il caso dei ricorsi a sostegno dei lavoratori sospesi, i quali si erano rifiutati di vaccinarsi anche in ragione dell’assenza di una specifica prescrizione medica, benché in molti casi da loro stessi richiesta al proprio medico curante.

Infine, le statuizioni della Corte potranno influire nei procedimenti civili e penali per il risarcimento dei danni (biologici, morali e patrimoniali) arrecati alle persone sottoposte a detti trattamenti farmacologici, essendo stati somministrati “in violazione di legge” per l’assenza di previa prescrizione medica. Lo scudo penale opera difatti solo se il trattamento medico viene somministrato conformemente alle indicazioni fornite dagli atti autorizzativi che in questo caso sono state disattese.

Sentenza importantissima, ma nulla accadrà in Itaglia.

4 commenti:

  1. “Era necessaria la prescrizione medica”

    IMBARAZZANTE SILENZIO!

    “danni arrecati alle persone sottoposte a detti trattamenti farmacologici, essendo stati somministrati “in violazione di legge” per l’assenza di previa prescrizione medica.”

    IMBARAZZANTE SILENZIO!

    Anni di polemiche, anni di insegnamenti e di bacchettate “scientifiche” da parte di alcuni soliti noti.
    Poi, oplà, sorpresa sorpresa, piano piano vengon fuori le magagne lungamente denunciate da noi miseri fascisti/terroristi/terrapiattisti.
    Eh già, un conto è discutere di OPINIONI altro è discutere di FATTI UFFICIALMENTE DICHIARATI da Organi che non possono essere messi in discussione (quegli stessi Organi che, quando dovevano e potevano, tacquero…).

    Sono passate 2 settimane ed ho atteso l’esplosione degli indignati, dei maestrini, dei soloni della saggezza e della legalità; niente, silenzio assoluto.

    Bé, in effetti, anch’io sarei molto in imbarazzo al vostro posto.

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    Risposte
    1. Vero. Neppure un commento, neppure un delirio, neppure un rimando a quanto è cattivo Al-Mutanabbi o a quanto è terrapiattista Kennedy. Niente di niente...

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    2. Io credo che non vedono l'ora che il tuo articolo scompaia dalla Home Page.

      Non vedo
      Non sento
      Non parlo

      Sbaglio o erano le Tre Scimmiette?

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    3. Domani scompare e le scimmie possono continuare a fare finta di niente.

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