Il cretino coreano

Ammettiamo un nostro tragico errore. Da anni monitoriamo la Corea del Nord, con il nostro mito incontrastato Ciccio Kim che consideriamo un esempio da seguire, fin dal versante fisico (e il taglio di capelli... non ne parliamo). Ma stavamo mettendo l'attenzione sul coreano sbagliato.

Ragazzi, il vero demente stava qualche chilometro più a sud! Qualche anno fa Yoon Suk Yeol lo avevamo studiacchiato, eh. Bel mostro, un ultra-liberista fanatico e iper corrotto, burattino degli USA, che usa la Corea del Sud come colonia in Estremo Oriente.

Però ragazzi, il numero eseguito da questo cretino due giorni fa è tanta, tanta roba. In pratica, Yoon ha fatto ciò che ognuno di noi, nel suo lato di folle dittatore, da sempre sogna: a un certo punto scapocciare e dichiarare a cazzo di cane uno stato di emergenza con legge marziale, chiudendo il Parlamento e mobilitando l'esercito, con elicotteri da guerra compresi. Il tutto è durato 5 ore 5, con in mezzo un voto unanime dei pochi parlamentari riusciti ad entrare alla Camera, che rigettavano con forza il tentativo di colpo di stato.

Oggi tutti a casa, piazza pulita e la vita continua.

Ecco ma... cosa è successo???

Cioè, noi comprendiamo che questi burattini degli USA (a proposito: sceglieteli meglio, dai), improvvisati e corrotti fino al buco del culo, possano veramente fare di tutto, considerato il padrone. Però, da terrapiattisti quali siamo, ci pare un po' strano che anche un demente di siffatta portata possa avere ideato questa pazza idea tutto da solo. Anche perché in Corea del Sud sono servi ammerigani, al pari nostro e di molti altri.

In tutto questo casino, è stata splendida Washington, che ha dichiarato di monitorare gli eventi (ahahah), di non incastrarci niente, (ahahaha), di auspicare la ripresa del tran tran democratico (ahahah). Ma non una parola di distanza politica da quanto è successo. E così noi crediamo proprio che questa follia coreana non sia altro che un altro (ennesimo e non ultimo) tentativo di aprire un ulteriore fronte di guerra, stavolta contro la brutale Corea del Nord, alleatissima di Putin, con il tentativo di coinvolgere di rimbalzo la Cina.

Da pochissimi giorni Yoon era stato addirittura intervistato dalla rivista Newsweek, spiegando che il problema suo e del suo popolo non fosse la Corea del Nord, ma un qualcuno di più vicino; ovvero l'opposizione politica coreana meridionale, il Partito Democratico, ben in maggioranza all'interno del parlamento locale. Secondo Yoon, un partito comunista, amico di Ciccio Kim.

Il quale Ciccio Kim da giorni è in silenzio totale, senza muovere foglia (e probabilmente ridendosela assai). Dimostrando sangue freddo e savoir faire ben al di là di quanto anche noi gli avessimo mai riconosciuto. Pensate se invece Ciccio Kim si fosse fatto ingolosire dalla nottata di caos a Seul... Sarebbe scoppiata un altro (violentissimo) conflitto, ovvero esattamente ciò che vogliono i pazzi dem ammerigani, che hanno ormai solo una quarantina di giorni per far deflagrare la tanto agognata terza guerra mondiale. Da qui una spinta data ad un cretino come Yoon, che è partito come un razzo, salvo poi essere lasciato solo una volta che il caos totale non fosse scoppiato.

Fantascienza. La verità è che ha stato Putin. E anche un po' Kim.