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mercoledì 20 novembre 2024

Le finte elezioni con i finti partiti

In questi ultimi giorni, interessantissime, si sono svolte ben tre elezioni regionali: Liguria, Emilia-Romagna e Umbria difatti hanno scelto i loro governatori.


Ora, mi pare che sia andata 2-1 per il finto centro-sinistra vs il finto centro-destra. 

A me balza fortemente agli occhi il dato emilio-romagnolo. Come ben saprete, il cambiamento climatico e Putin negli ultimi anni hanno fatto sì che, a ogni pioggia sostenuta, mezza regione si allaghi, con morti, danni, ecc ecc. Io ho intravisto scene di disperazione abbastanza importanti in questi anni, per cui mi pareva che la gente fosse parecchio incazzata. Ora, ci sono poche certezze nella vita ormai, ma una di quelle è che da 700 anni l'Emilia è comandata e gestita dal finto centro-sinistra, oggi PD. Per cui, logica doveva imporre che tutti potessero tornare a comandare, ma non il PD. Ed ha vinto il PD. Il tutto al netto delle mancanze del governo (d'altronde impegnatissimo a spendere soldi per distribuire armi atte a far scoppiare la terza guerra mondiale e soprattutto a vaporizzare quanti più cittini palestinesi possibile), della sfortuna, delle responsabilità di terzi. Cioè... Ma è mai possibile che si sia rivotato colui il quale gestisce da decenni il tuo territorio? Sì, è possibile.

E allora voltiamoci a destra, in Liguria. Dove hanno rivotato coloro i quali si sono resi artefici, attraverso il proprio governatore dalla faccia suina, di uno dei tanti piccoli scandali che via via (in modo assolutamente casuale, eh) avvengono sotto l'egida di gente che pensa molto al business e che pertanto (in modo assolutamente innocente, eh) si trova attaccate alle mani qualche banconota che non ci dovrebbe proprio stare. E poi, per finire, la ciliegina sulla torta: Matteo Bassetti presidente del Consiglio superiore della sanità regionale (???), organo nato ex abrupto dalle funzioni indefinite, nel quale tuttavia il nostro sentore è che i bonifici la facciano da padrone, nel trionfo della neo Scienza. Davvero, per noi un miscelone di risate e vomito.

Distrutto tutto il resto.

Distrutto - se Dio vuole - il M5S, diventato oggi un vaso di coccio tra i vasi di ferro del campo largo e condannato all’irrilevanza politica per aver tradito la fiducia di milioni di italiani che oggi disertano le urne. 

Distrutto il settore del voto dissidente, nel quale, al di là del povero Rizzo, un nugolo di leader egocentrici si rifiuta di fare massa, preferendo il proprio inutile ego ad un progetto condiviso ed organizzato. Ottima in tal senso l'analisi del saggista Borgognone: "I leader del dissenso sono talmente imbevuti di neoliberismo nel metodo, più che nel merito, da aver impostato una campagna elettorale figlia delle loro idiosincrasie ideologiche. Inoltre si tratta di personaggi spesso egocentrici, pieni di sé, vanagloriosi, volubili, nevrotici e che si considerano fuoriclasse circondati da brocchi. Il loro metodo ricalca esattamente quello utilizzato dal mainstream per gestire le relazioni politiche, mediatiche, umane in un sistema neoliberale. Direi che si comportano come il liquido che si adatta perfettamente alla forma del bicchiere che lo contiene. Tuttavia, sarebbe assurdo fargliene una colpa. Nati e cresciuti nel neoliberismo, affascinati dal culto della notorietà, è normale che abbiano una mentalità e dei modi di fare neoliberisti (sarebbe stupefacente il contrario)".

E quindi? E quindi la gente, giustamente, non va più a votare. Ancora un altro record (e non sarà certo l'ultimo) dell’astensionismo, ormai una costante in tutte le tornate elettorali regionali; siamo ormai fissi intorno al 50% di persone che hanno disertato le elezioni. Un trend in costante e progressiva crescita, che conferma la disaffezione dei cittadini verso lo strumento elettorale, percepito, pure a livello regionale, come una foglia di fico su una democrazia spogliata di senso.

In attesa della fine, in senso lato e non solo.

5 commenti:

  1. Bell'analisi, forse l'unica che ho trovato e che condivido, non so chi sia Borgognone (ora lo cerco) ma condivido anche lui. Sono un votante poco convinto di leader egocentrici e da almeno 25 anni non vinco un' elezione ovvero voto tutta gente che non raggiunge mai il quorum... A proposito, perché Rizzo non lo metti tra gli egocentrici? Anche lui ne è imbevuto fino al midollo. Amen

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    1. Borgognone è uno storico, saggista, scrittore. Parecchio vispo a mio avviso. Rizzo lo salvo al momento, perché è uno dei pochissimi che sta tentando di allargare la base del suo partitino, anche in senso ideologico. Saprai bene che è tacciato per questo di rossobrunismo (altra categoria inventata ad hoc dai liberal per screditare chi tenta di ragionare fuori dall’asse fintissima ormai destra vs sinistra). Solo che ahimè anche lui ci sta riuscendo poco e male. Io ho vinto una sola elezione anni fa, votando per disperazione M5S: era meglio se stavo a letto. Al-Mutanabbi

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  2. Aggiungerei che in Liguria con quella amministrazione è franato un ponte e sono morte mi pare 44 persone.

    TDF

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  3. L'omino nella foto con il sacchetto portato in salvo è Papadopulo?

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