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martedì 15 ottobre 2024

Unifil antisemita

Ragazzi, l'antisemitismo ormai è dappertutto. Addirittura ora ha contagiato anche i caschi blu ONU, che fanno da cuscinetto fra Israele (aggredito) e Libano (aggressore). E soprattutto ha contagiato due nostri militari, che hanno osato interporsi al diritto di autodifesa sionista.


Pensate cari lettori, di militari italiani in loco ce ne sono più di un migliaio. E due di loro, sfrontatamente filo-palestinesi, hanno osato buttarsi sulla traiettoria dei proiettili che Israele stava lanciando per proteggere le popolazioni arabe dalla furia dell'Iran. Già, perché i circa 3.000 morti che Israele ha falciato in poche settimane di bombardamenti sul Libano, sono chiaramente decessi per la causa della pace, non bisogna mai dimenticarlo. E quindi immaginate che cazzata hanno fatto questi due nostri militari per andare ad opporsi a questa azione filantropa del grande Bibi.

Molto ganza è stata la reazione dei nostri politici (non tutti eh), che addirittura hanno ipotizzato (solo ipotizzato eh) che si sia davanti a un crimine di guerra. Per due feriti. Mentre non è un crimine di guerra l'aver vaporizzato (per ora) 42.000 persone a Gaza e 1.000 in Cisgiordania, avere raso al suolo intere città, avere lasciato migliaia di bambini senza braccia o gambe, avere ammazzato migliaia di donne incinte, ecc ecc. No, fino a ora i politici (Crosetto e Meloni in primis) che hanno sostenuto silenziosamente e vergognosamente questo genocidio a cielo aperto, non hanno aperto bocca. Mai. Ora sì.

Ebbene, lancio una provocazione. Abbiamo detto che in Unifil ci sono circa 1.000 nostri connazionali? Bene, che ne vengano ammazzati la metà, così si guarda se e quale reazione ci possa essere. Forza psicopatici, potete farlo benissimo, tanto nessuno vi farà mai niente e seguiranno solo parole di circostanza da parte dei nostri servi al potere. In fondo, Bibi dentro l'ONU ha definito l'ente internazionale una palude di antisemiti, quindi dal suo punto di vista anche i caschi blu sono nemici da abbattere: forza mostro, Wiatutti è con te!

Ma ancora più vomitevoli dei politici, anche a questo giro lo sono stati i servi della informazione. Fubini in primis, che come sempre si staglia per distacco come il peggiore. Secondo il grande giornalista, gli spari deliberati contro l'Unifil sono un "dettaglio", in confronto alla minaccia di Hamas. Ovviamente nessuna parola sulle decine di migliaia di morti in questo anno di genocidio, perché alla gente come Fubini evidentemente, oltre a fare di lavoro lo schiavo dei potenti, queste cose fanno piacere. Chissà se Fubini non sia come tanti necrofili, letteralmente amanti della morte, che eiaculano sui cadaveri, soprattutto quelli carbonizzati, sfigurati, maciullati. Chissà, può essere...

Chiudo con il testo della dichiarazione ufficiale e antisemita delle forze Unifil di qualche giorno fa, il neretto è mio. Si consideri che al momento siamo al quinto deliberato attacco dei sionisti ai caschi blu.


11 Ottobre 2024

La recente escalation lungo la Linea Blu sta causando una diffusa distruzione di città e villaggi nel sud del Libano, mentre continuano i lanci di razzi verso Israele, anche in aree civili. Nei giorni scorsi abbiamo assistito a incursioni di Israele in Libano a Naqoura e in altre aree. I soldati delle Israel Defense Forces (IDF) si sono scontrati con elementi di Hezbollah sul terreno in Libano.
Il quartier generale dell’UNIFIL a Naqoura e le postazioni vicine sono state ripetutamente colpite.
Questa mattina, due peacekeeper sono rimasti feriti dopo che un carro armato Merkava dell’IDF ha sparato verso una torre di osservazione del quartier generale dell’UNIFIL a Naqoura, colpendola direttamente e facendoli cadere. Le ferite sono fortunatamente, questa volta, non gravi, ma rimangono in ospedale.
I soldati dell’IDF hanno anche sparato sulla posizione ONU 1-31 a Labbouneh, colpendo l’ingresso del bunker in cui si trovavano le forze di pace e danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione. Un drone dell’IDF è stato osservato volare all’interno della posizione ONU fino all’ingresso del bunker.
Ieri, i soldati dell’IDF hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio del perimetro della posizione. Hanno anche sparato deliberatamente contro la postazione UNP 1-32A a Ras Naqoura, dove si tenevano regolari riunioni tripartite prima dell’inizio del conflitto, danneggiando l’illuminazione e una stazione di collegamento.
Ricordiamo all’IDF e a tutti gli attori l’obbligo di garantire la sicurezza del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare in ogni momento l’inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite. Le forze di pace UNIFIL sono presenti nel Libano meridionale per sostenere il ritorno alla stabilità su mandato del Consiglio di Sicurezza. Qualsiasi attacco deliberato contro le forze di pace è una grave violazione del diritto umanitario internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Stiamo seguendo le questioni con l’IDF.

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