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mercoledì 9 ottobre 2024

Il capo della CIA antisemita

Come il virusse del putinianesimo si è già diffuso, adesso tocca al sentimento dell'antisemitismo. Pensate cari lettori, dopo il genocidio di Gaza e quello in preparazione del Libano, Israele bombarda sistematicamente anche Siria, Yemen e fra pochissimo Iran. E chi osa dire che siamo di fronte a una banda di sanguinari fuori controllo, è un bell'antisemita. E ora fra gli antisemiti c'è anche il putiniano William Burns, capo della CIA, in foto.


Il quale ha osato affermare che l'intelligence statunitense ritiene che né Israele né l'Iran desiderino un "conflitto totale", ma ha evidenziato un rischio significativo di "errori di calcolo". E questi errori di calcolo, nello specifico, sono il nocciolo dell'antisemitismo.

Pensate, Burns ha anche osservato che esiste un “pericolo molto reale di un’ulteriore escalation del conflitto regionale”, spiegando che "Israele sta valutando con molta attenzione" la sua risposta al recente attacco dell'Iran e mettendo tutti in guardia che esiste il rischio di "giudizi errati". E questi giudizi errati, nello specifico, sono il nocciolo dell'antisemitismo.

Burns ha inoltre affermato che il Medio Oriente è una regione in cui “succedono continuamente cose complicate” e che, sebbene il recente attacco iraniano abbia evidenziato alcuni limiti nelle capacità militari dell’Iran, ciò non implica che tali capacità non siano ancora “abbastanza potenti e qualcosa che non solo Israele, ma anche gli Stati Uniti, debbano prendere molto sul serio”. E questo prendere molto sul serio, nello specifico, è il nocciolo dell'antisemitismo.

Spostando l'attenzione su Gaza, Burns ha affermato che gli sforzi per garantire un accordo di cessate il fuoco sono stati "sfuggenti" anche se ci sono stati “momenti di quasi successo” (???). Ha affermato che "ciò che è in gioco a Gaza è determinato dalla volontà politica", sottolineando che le negoziazioni implicano qualcosa di più che semplici “parentesi nei testi o formule creative”. E questi testi o formule creative sono, nello specifico, il nocciolo dell'antisemitismo.

Ha sottolineato la necessità che i leader riconoscano che “il troppo è troppo” e che “la perfezione è raramente nel menu, soprattutto in Medio Oriente”. Ha concluso sottolineando la necessità di fare scelte difficili e compromessi per il bene della stabilità strategica a lungo termine. E questi compromessi sono, nello specifico, il nocciolo dell'antisemitismo.

Insomma, avete visto quanto antisemitismo?

Come? Non avete capito cosa c'è a giro? Ok, ve lo dico io.

Antisemitismo antisemitismo antisemitismo.

Ciò detto, io vorrei concludere con una differente osservazione. Che è la seguente.

Come già capitato più volte nel corso degli ultimi anni, i più preoccupati per la situazione in Ucraina ed in Medio Oriente sono militari, alte sfere dei servizi segreti, uomini della deterrenza in generale. Ovvero tutti quelli che la guerra la fanno, la pensano, la organizzano. E che quindi la guerra la hanno vista, hanno visto corpi mutilati, mozzati, smembrati, sangue, interiora in giro. Dalla parte opposta politici (soprattutto i servi europei), giornalisti che lavorano per società che contemporaneamente vendono armi, liberal democratici stracolmi di soldi, guerrafondai da salotto, influenzer, cantanti di "Bella ciao", psicopatici sionisti.

Un mondo totalmente al contrario. In bocca al lupo a tutti.

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