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venerdì 18 ottobre 2024

Conte, hai rotto i coglioni

Le commissioni parlamentari, a nostro parere, non sono mai tempo e soldi buttati via. Sicuramente non cambiano o non spostano nulla nell'arco decisionale e sostanziale delle questioni affrontate, ma restano comunque un documento importante a futura memoria.


Andate a rileggervi gli atti di qualche commissione di roba ormai passata in cavalleria (quella su Moro probabilmente resta ancora oggi quella più importante in tal senso) e poi sappiatemi dire se un tale approfondimento non serva, dopo anni di macerazione, a stabilire un nesso con la verità dei fatti accaduti. Poi ci sono anche le commissioni-farsa, come a nostro avviso è quella che sta lavorando la Bicamerale coviddi, piena zeppa di "giudici" che in un mondo più giusto sarebbero in galera per ciò che hanno fatto in questi anni.

Il peggiore di tutti è probabilmente l'ex premier Conte, che si sta rivelando oggettivamente un ostacolo al corretto svolgimento dei lavori (probabilmente è stato messo lì proprio per questo). Pare cioè che l'unico scopo dell'avvocato sia rispondere con tono duro a qualunque accenno di critica altri facciano al suo operato del tempo. Esempio concreto? Se potete, ascoltate l'audizione del dott. Giacomini della associazione ConiamoCi, che con eccezionale lucidità elenca le gigantesche storture della gestione del virusse sotto il premieranno di Conte e soprattutto la follia della imposizione del grinpas in relazione alla bugia del funzionamento dei vaccini. Beh, apriti cielo. Perché, si è detto, che tema delle audizioni della commissione in questo momento debba essere solo l'analisi della prima fase della gestione pandemica, senza parlare di vaccini o grinpas; soprattutto di grinpas.

E Conte ha ribadito, stizzito, questa regola: "Questo non è un diritto libero di tribuna, noi non possiamo lasciare che vengano veicolate al pubblico posizioni scientifiche opinabili e venga veicolata la gestione del governo Draghi perché poi dovremo allora chiamare Draghi per dare diritto di replica a queste opinioni del tutto gratuite". Ora, ricordiamoci che Conte è - incredibilmente - un commissario della commissione, che può fare domande ma non può essere audito. E che in realtà non sta facendo domande, ma continui rimbrotti a chi osa dubitare di vaccini e grinpas.

Alla fine qualcuno si è già rotto i coglioni, perché la commissione, analizzando la gestione del governo Conte, deve (deve) assolutamente sentire Conte, no? Il quale Conte invece non solo ora come ora non può essere audito, ma rompe di continuo il cazzo per tentare di sabotare questa pur farsesca commissione (ragazzi, c'è anche la Ronzulli commissaria...).  Conte dice che vorrebbe essere sentito, ma per essere sentito, si deve dimettere; ma non ha alcuna intenzione di dimettersi. E continua a rompere il cazzo.

Eh caro avvocato, te lo darei io il prosciutto a colazione...

1 commento:

  1. Più che a colazione, io gli ci leverei la sete come dicono i francesi.
    Eeeee......je te la leverè mua la suaf avec le jambon

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