Sionismo e nazismo: grandi nemici (?)

Un annetto fa vidi, in un sito terrapiattista, una ganza intervista all'ambasciatore israeliano in Ucraina, il sig. Brodskij. Ovviamente mai trasmessa sui social servi del Padrone.

Peccato, dato che Brodskij sdoganava una difesa dei nazisti Bandera e Shukhevych. Che insomma, erano davvero nazisti, ma eroi nazionali che lottavano per una Ucraina libera da ebrei, polacchi e soprattutto comunisti: "Non ci piacciono questi eroi, ma per la maggior parte degli ucraini sono eroi che hanno combattuto per l'indipendenza". E poi oh, sosteneva ancora Brodskij, ormai ci sono tante strade intitolate a Bandera in Ucraina e anche negli USA... Insomma via, nazista ma grande eroe.

Ed effettivamente Bandera fu l'uomo che stabilì una solida alleanza con la Germania nazista per condurre l'Ucraina verso la resistenza, con qualche massacro qua e là di migliaia di ebrei che gli garbavano parecchio poco. Non scrivo ciò che pare che gli adepti di Bandera facevano ai neonati ebrei perché vi mettereste a vomitare (o eiaculare, dipende dal lettore). Insomma, un ambasciatore israeliano così "morbido" verso un merdoso nazista... strano, no?

Mah, dipende dalla storia che vi hanno insegnato. Che è quella che tutti noi conosciamo. Oggi io vi cito però un accordo del 1933, uno dei primissimi atti di Hitler all'inizio della presa del potere: l'accordo dell'Haavara (che in ebraico significa "trasferimento"), firmato fra Germania nazista ed ebrei tedeschi sionisti. L'accordo in pratica rese possibile la migrazione di circa 60.000 ebrei tedeschi in Palestina dal 1933 al 1939 per sfuggire alle persecuzioni. Molti di questi esuli erano operai altamente specializzati, che sarebbero poi diventati la base della futura classe dirigente israeliana. Una volta giunti in Palestina, questi ebrei tedeschi avevano la possibilità di acquistare beni della Germania nazista fino a un valore di 125 milioni di marchi, facendo così affluire nelle casse di Hitler un fiume di denaro che servì al regime nazista di crescere e consolidarsi. Il tutto piacque così tanto ai nazisti che la associazione sionista Reich Union rimase una delle pochissime tollerate dal regime, forse anche perché propugnava la necessità del trasferimento in Palestina di tutti gli ebrei residenti in Germania.

In sintesi, le persecuzioni naziste furono "preziosissime" per il credo e gli obiettivi sionisti, creando una migrazione di massa che andò a formare un grande nucleo di Israele in terra palestinese ed una narrazione della creazione del rifugio nazionale per gli ebrei tedeschi ed europei in generale. Ci troveremmo di fronte quindi ad uno dei più esplosivi paradossi storici; oppure non si tratta di un paradosso, dato che nazismo e sionismo, sulla pelle (ed il sangue) di milioni di ebrei, raggiunsero i loro scopi di comune accordo? Ed in questo caso, le parole dell'ambasciatore Brodskij sono davvero così sorprendenti, oppure fra sionismo e nazismo è esistito sempre un feeling che oggi, in questo mondo che sta esplodendo, siamo di fronte ad una nuova fiammata di condivisione?