Oggi vi vogliamo presentare un Esempio, chiaramente già più volte rivogato dai servi dell’informazione al grande pubblico, di come dovremo diventare nel più breve tempo possibile. Siore e siori, ecco a voi Raffaele.
Raffaele, 47 anni, “è riuscito a trovare il proprio equilibrio grazie a un contratto a tempo indeterminato offerto da JustEat”. Che quindi ringraziamo, genuflettendoci. Raffaele era un insegnante supplente, che in epoca pandemica ha smesso di trovare impiego. Laureato in filosofia, insegnava religione. “La scuola è un macello, è tutto un precariato. Una persona non può fare quella vita. E così, su un consiglio di un amico, mi sono candidato a JustEat”. Insomma, tutta colpa dell’ambiente scolastico… Anzi, forse no: “Stavo completando il percorso da donna a uomo, anche per quello non me la sentivo di rientrare in classe”. Piacevolissimo colpo di scena: Raffaele prima era Raffaella, poi ha deciso di cambiare, come i nostri tempi fluidi insegnano. E quindi l’Esempio che ci dà è ancora più pregnante.
“Essere rider è fantastico”, chiosa Raffaele. Ebbene sì, è proprio così. Essere rider è fantastico, soprattutto nelle sere invernali, soprattutto per i lauti stipendi, soprattutto se si lavora a Roma (ove il nostro Esempio pratica) o Napoli; il sogno di tutti noi.
Ed è molto interessante anche il contratto offerto (sic!) dall’azienda: a tempo indeterminato e part-time. Raffaele quindi si è tolto dal precariato, come vedete. Un bel contrattone part-time e via andare, a breve potrà anche formarsi una famiglia (arcobaleno) se lo vorrà.
Anche l’aspetto etico ha convinto Raffaele a svolgere un lavoro così utile. Voi credete che i rider consegnino pizze per giovanotti svogliati o a uomini pigri che non hanno voglia di spadellare? Omofobi che non siete altro… No, Raffaele “consegna cibo alle famiglie, agli anziani, ai pazienti e ai medici ricoverati in ospedale”. Pensate un po’, addirittura ai medici ricoverati in ospedale, eroico Raffaele.
E secondo voi con cosa si muove Raffaele? Ok, avete indovinato: “Ha iniziato a lavorare consegnando gli ordini in bicicletta, mentre adesso va in strada con una e-bike”. Ma pensavate altrimenti?
Insomma cari lettori, riassumiamo. Anni 47, sfugge al precariato con un partito-time, corona un sogno diventando rider, cambia sesso, fa del bene servendo medici ricoverati in ospedale, in e-bike. Oh, ma perché tutti noi non si diventa così? Ma grazie per metterci di fronte questo Esempio!
Ah… poro Raffaele…
“Me so’ capita io” (cit.)
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