Avete presente quei ragazzi, disinteressati e indipendenti, che da qualche anno smerdano opere d’arte con la vernice, bloccano strade trafficate da gente che lavora, ecc? Bene, hanno una denominazione: si chiamano "Ultima generazione". E come una ultima generazione, soffrono. Soffrono per il pianeta. Sono tutti molto devoti al green e sicuramente votano verde o giù di lì; votano cioè i più grandi guerrafondai che oggi lo stesso pianeta in pericolo accoglie. Probabilmente non è stato loro spiegato che le armi non fanno benissimo al pianeta che soffre, soprattutto quelle nucleari.
Ma vabbè, questi sono dettagli insignificanti. Volete mettere un padre di famiglia che alle 7,00 si incolonna per portare il pane a casa per andare a lavoro? Quello è il target giusto, quello è il distruttore, quello va bloccato. Ottimo lavoro, bravi ragazzi.
Da qualche settimana, questi bravi ragazzi rischiano di diventare poveri ragazzi, nel senso di ragazzi poveri. Già, perché la loro indipendenza è pagata con i soldi del Climate Emergency Found, piattaforma ammerigana volta alla raccolta di donazioni per lo sviluppo di azioni nonviolente di disobbedienza civile per convincere i governi mondiali a modificare le politiche di salvaguardia dell'ambiente. Questa piattaforma riceve soldi, che poi gira agli attivisti; i quali, appunto, si attivano. E ora, senza lilleri, rischiano di non attivarsi più.
Tutto molto bello. Se ci sono soldi da chiappare, allora siamo paladini del pianeta sofferente. Se non ci sono soldi da chiappare, faremo qualche altra cosa. Magari, chi lo sa, da bravi ragazzi contemporanei potremmo essere assoldati da una multinazionale che sfrutta e sottopaga i lavoratori. Oppure, se ci siamo ben comportati a buttare la vernice sulle opere d'arte, forse potremmo effettuare una piccola scalata al vertice delle summenzionate multinazionali. L'aspetto fondamentale è che tutte queste attività siano green. Ah... e che frusci il denaro, chiaramente.
Esatto, il green si ma dei 💵.
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