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martedì 2 luglio 2024

Della putrefazione e la sua percezione nel pubblico occidentale

Da un po' di tempo questo blog usa il termine "putrefazione" per rappresentare lo stato dell'arte dell'Occidente. Tante le prove portate a sostegno di questa tesi, indicanti la totale decadenza di un Impero e di una cultura che, nell'arco di pochissimi anni, è scomparsa, sostituita da altro. Bene, grave scandalo: Al-Mutanabbi è filo-russo. Finché...


... Finché, per avvalorare la tesi, arriva la prova in diretta nel mondo mainstream. Ed ancora una volta, si scopre che i terrapiattisti avevano capito tutto da anni, i ritardati hanno avuto bisogno di vedere la verità spiattellata su un rettangolo chiamato televisione. Oddio, sappiamo benissimo che molti non saranno convinti neppure ora che, in definitiva, tutti noi siamo formalmente in mano ad un vecchio completamente rimbambito (oltre che pedofilo, cocainomane, assassino, ecc, ma questi sono altri discorsi) che, come il Re del mondo di gueneniana memoria, ci tiene prigioniero il cuore (per tutti coloro che un cuore ancora ce l'hanno).

La notte dell'orrore, nella quale si è assistito al primo round del confronto fra Biden e Trump, ha visto deflagrare la realtà. Da una parte un uomo morto, evidentemente in stato confusionale ed evidentemente comandato da altri; dall'altra un parruccone phonato, bugiardo e inconcludente, che tuttavia rispetto al primo sembra la salvezza per un mondo lanciato verso l'olocausto.

Vi ricordo soltanto che qualche mese fa, all'avvio dell'aggressione contro l'aggredito, era Putin il rincoglionito, era Putin che, stante un tumore al cervello, era incapace di intendere e di volere, era Putin il mostro che poteva schiacciare il bottone rosso. E mentre altri, come il sottoscritto, stavano cercando di far vedere il problema dalla nostra parte, ovviamente il mondo dei ritardati andava solo ad etichettare per screditare: filo-russi, putiniani, ecc.

Bene, ora la verità è talmente tanto manifesta (e ripeto, ci voleva un passaggio sul piccolo schermo), che gli stessi Democratici ammerigani paiono essere andati in panico, richiedendo a gran voce la sostituzione del morto. Ecco, ora non ci sarà più Chicco che scriverà che "No, Biden non cerca di stringere la mano ad un amico immaginario”. Ecco, ora non ci sarà più FB che non pubblicherà un video ritenuto feic del morto che tenta di sedersi su una sedia immaginaria. Ecco, ora non ci saranno più i factcechers (schiavi del Padrone) che indicheranno come non contestualizzata una caduta del morto sulle scalette di un palco.

No, ora ci sarà la corsa al sostituto. E qui entriamo in un altro ambito di ragionamento. Gli USA sono quella nazione, che insegna la democrazia al mondo, in cui, a 4 mesi dalle elezioni, si va a sostituire, senza una regola di ingaggio ben chiara, un rincoglionito con un'altro rettiliano, in culo a tutte le basi di rappresentanza democratica. Ma questo/a altro/a, sarà votato democraticamente? Avrà almeno una parvenza di legittimazione popolare? Risposta: no. E questo vecchio demente, secondo voi, è in grado di gestire come leader la politica mondiale di una potenza nucleare? Risposta: no. E quindi, chi tira le fila degli USA, in assenza di un politico democraticamente eletto? Boh, nonsappiamo. Tutto ciò si può definire democratico?

Andando nel merito del confronto, si è parlato di tutto ciò che riguardava i due candidati, impegnati esclusivamente a squalificarsi a vicenda con ogni tipo di attacco personale: commenti sull'aspetto fisico, età, capacità sportive, vita sessuale e privata. Nessun accenno a idee, progetti, visioni di politica interna ed internazionale. Tutto normale in un mondo di mentecatti che si sta avvicinando alla terza guerra mondiale. L'erudizione, l'intelligenza, la retorica, la capacità tecnica e politica e tutte le altre virtù che per decenni sono state accoppiate all'immagine dei grandi leader politici occidentali sono evaporati, ora interessa solo il cabaret. Il problema è che inevitabilmente questo decadimento qualitativo della politica ammerigana determina la fine della sua egemonia mondiale (con tutti i drammi che ne conseguono) e soprattutto la potenziale tragedia delle proprie colonia, Itaglia in primis. Un incubo dal quale prima ci si sgancia e meglio è.

Ah, quante domande. considerazioni, nevvero? Domande e considerazioni putiniane, ovviamente. Proseguiamo il giro di valzer, guardando dove andiamo a finire.


"La CNN ha fatto quello che il Partito Democratico non poteva fare: creare le condizioni in cui il popolo americano potesse constatare in prima persona il declino cognitivo di un uomo che non è adatto a essere presidente degli Stati Uniti. E quell'uomo è Joe Biden... Questo è qualcuno che dovrebbe stare in una casa di riposo, sotto la cura di persone vigili che assicurano che non si faccia del male"

(Scott Ritter, 28.06.2024)

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