"Juve merda"

No, non sono io che parlo. Francamente del calcio minore non mi interessa e quindi, da posizione appunto di superiorità, non spendo tempo a insultare certe squadrette. Sto citando.

E cito due persone in particolare, anche se queste due paroline mi sembra di averle risentite qualche volta.

Allora, il primo che vorrei portare alla vostra attenzione è il meraviglioso parlamentare europeo irlandese, Mick Wallace, capello bianco al vento e spesso con maglietta granata del Toro in aula a Bruxelles. Ebbene, proprio qualche settimana fa, al termine di un accorato discorso sul genocidio di Gaza, ha così concluso il suo intervento in perfetto italiano: "Presidente, in bocca al lupo al Toro sabato contro la Juve. Juve merda, forza Toro". Un attimo di sconcerto, quindi il video dell'intervento diventa virale (come dicono i gggiovani) e Wallace, giustamente, diventa ancora più ganzo di quanto già non lo sia.

Passa qualche giorno e, prima di Fiorentina-Monza di campionato, mentre la telecamera passa inquadrando calcianti e cittini davanti a loro, l'ultima della fila, una meravigliosa bambina bionda, sillaba per ben due volte "Juve merda" alla camera che stava seguendo il suo sguardo. Apriti cielo! Social impazziti contro la fanciulla e soprattutto la famiglia, odio sparso a go-go nella cloaca della frustrazione di un popolo itagliano in balia totale degli eventi, schiavi dell'informazione volti a fare la morale ed a parlare di "valori".

Wiatutti loda la ragazzina, completamente. Noi allo stadio abbiamo fatto e faremo le peggio cose, perché lo stadio non è un teatro. Il calcio non è il tennis, non è il polo, non è il rugby. Il calcio è roba da bestie (sempre meno, ahimè) e finora dentro uno stadio si può anche mandare in culo l'altro. Manca poco a non poterlo fare, ma fino a che si può, lo faremo. Ed insieme a noi lo farà, speriamo, anche la ragazzina bionda.