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martedì 7 novembre 2023

Giani e la giacca arancione

Fiorentina - Juventus 0-1. Partita tesa, bella, con Juve sparagnina e Fiorentina spuntata. Ma francamente del calcio (minore) non ci importa niente e diamo uno sguardo altrove.


Cioè al baraccone che ancora oggi, imperterrito, gestisce il calcio (e soprattutto la fiammata di quattrini che c'è dietro) professionistico. Mentre la Lega Nazionale Dilettanti ha fermato per il fine settimana tutte (o quasi) le partite toscane per le note questioni legate al maltempo ed ai morti da esso causati, il calcio che conta, quello dei soldi e dei gambioni, non ha sentito seghe e, noncurante delle tante voci che chiedevano uno stop sia per questioni di sicurezza sia per rispetto a chi ancora nei giorni scorsi piangeva i morti e svuotava le case dal fango, ha fatto bellamente disputare il match di cui si sta parlando (e tutti gli altri di stampo professionistico). Non è una novità francamente per nessuno, de sciò mast go on e difatti lo sciò è andato avanti; tutto molto squallido, ma era da aspettarselo. Piuttosto, bellissimo ciò che è successo appunto ai piani inferiori: dilettanti a casina, ma si è disputata Pistoiese - Certaldo ad esempio, e gli amatori tutti allegramente a sguazzare nei campetti pieni di mota. Ah, e le partite rinviate saranno disputate quando ci sarà tempo ottimo, il 23-24 dicembre... Ma davvero, se si volesse fare apposta per fare peggio, nessuno riuscirebbe a farlo rispetto a questa manicata di mentecatti che domina e distrugge il giuoco più bello del mondo.

Oddio, di peggio c'è. E si parla, ovviamente, di politica. In questi giorni siamo stati bersagliati da foto, interviste, immagini del vostro presidente Giani, costantemente imbacuccato con impermeabile termico della protezione civile, sia che si trovasse coi piedi nell'acqua (oddio oddio, che eroe!), sia che si trovasse al calduccio di Palazzo Vecchio alla sua scrivania. Una immagine grottesca del Potere, che ci rimanda l'urgenza, la tragedia, lo stato di emergenza, ma anche l'Uomo Forte, l'Uomo Mussoliniano, il politico che h24 è lì, pronto all'intervento, in costume di ordinanza, deciso a lavorare per la sicurezza di tutti noi. Oddio, fuori la gente muore, ma è un dettaglio. Ha stato il cambiamento climatico. E ce lo dice Giani stesso, mentre è a bagnomaria su un torrente (il Bardena) che "ha alluvionato Figline Valdarno". Ascoltiamo il grande presidente: "L'alveo era da un'altra parte, avete visto come tutti i detriti lo hanno bloccato". Per finire: "Rendiamoci conto cosa sono i cambiamenti climatici". Capito? I detriti hanno bloccato un torrente, detriti che Giani o chi per lui non ha evidentemente pulito, detriti che hanno deviato il corso del torrente, detriti che hanno alluvionato città e che hanno provocato danni e morti. Ma ha stato il cambiamento climatico, nevvero? Ma fa bene Giani (e gli altri) a puntare su questo mantra, che è entrato nella testa degli ipo-dotati, da anni permeata da tutte le altre stronzate che chiunque vada davanti allo schermo televisivo riesce a fare ingozzare all'uomo comune. E così, ahimè, le conseguenze si pagano. Tutti. Però ci può essere da parte mia una piccola soddisfazione: e cioè che a pagare siano tanti di quelli che questo figuro lo hanno votato; e statisticamente ci sta che qualcuno lo si chiappi in mezzo, perchè sono stati tanti. Spiaze.

In tutto questo, esistono ancora delle persone sane di mente, che ragionano e che argomentano. Come gli ultras della Curva Fiesole, che hanno desistito dal presenziare al match dell'anno, sia perchè si stavano facendo il culo per spalare il fango dalle case degli alluvionati (anche senza impermeabile arancione), sia perchè a volte nella vita c'è spazio anche per gesti simbolici, che magari aiutano altri a riflettere. Insomma, i trogloditi ultras ancora una volta sono stati i migliori in campo. Per cui la prossima volta farei una legge ad hoc per cui chi va a spalare il fango per la strada sia multato e daspato, soprattutto se non dimostra di essere fescion e di avere affittato il vestito in maschera, come appunto un bell'impermeabile arancione, da sfoggiare magari ad un bell'evento post alluvione, con tanto di stanziamento milionario da devolvere agli amici e un bel rinfreschino nel finale. Che male non ci sta mai, vero Giani?

5 commenti:

  1. Buongiorno, in questi giorni post alluvione ragionavo proprio su alcuni articoli che ho letto tra cui quello in cui Giani asseriva che il letto del torrente si era spostato.
    Lascio perdere l'outfit del figuro che è pienamente in linea con quello che sono diventati i politici italiani, a tutti i livelli.
    Gente che si veste in maschera in base al contesto (Salvini un maestro) per mandare il messaggio che è uno di noi.
    In questo caso è uno della Protezione Civile che viene in mezzo agli alluvionati come a dire; tranquilli, io ci sono e vi starò accanto.
    E invece coglie solo l'occasione per ergere il suo ego di politico efficiente in mezzo all'acqua e al fango; gli importa una sega a lui delle tragedie che ha intorno.
    Peccato che nessuno gli ha messo una pala in mano dicendogli "almeno renditi utile troiaio" anche perché lui arriva circondato dai servi così come un Imperatore scende tra i sudditi che muoiono di fame e fa finta di preoccuparsi per la loro salute.
    Addirittura ipotizza, anzi certifica che il corso di un torrente si è spostato.
    I torrenti, i fiumi, i corsi d'acqua hanno il proprio corso da sempre e se si sposta o è per opere dell'uomo o perché trova ostruzioni e quindi l'acqua va altrove e fa danni.
    In tantissime alluvioni i danni sono stati causati proprio o anche da corsi d'acqua minori come il Mugnone nell'alluvione del1966.
    Certo che l'evento è stato eccezionale in termini di acqua caduta in così poco tempo ma l'uomo cosa ha fatto per contenere certi fenomeni, a maggior ragione in zone dove la cementificazione ha invaso anche territori che precauzionalmente era meglio lasciare non urbanizzate perché poi quando succedono certe cose è semplicemente la natura che ricorda all'uomo che non siamo nulla e che puoi fare tutti i condoni che vuoi e fare mettere tutte le firme che vuoi da geometri, ingegneri, etc per rendere edificabili i luoghi che vuoi.
    Poi però la natura se ne sbatte e se costruisci case al di sotto del livello di un corso d'acqua o in zone soggette a frane poi ci sta che ne paghi le conseguenze e purtroppo ciò avviene sempre a spese del popolo, la villa di Giani non gliela porta via un fiume in piena.
    Le regioni dovrebbero vigilare su come gestiscono il proprio territorio e impedire cementificazione in zone a rischio oltre a pulire i corsi d'acqua ed a mettere in campo tutte le opere necessarie a contrastare certi fenomeni.
    Ma servono soldi e prima di pretendere di portare la democrazia altrove sarebbe bene occuparsi del proprio paese che cade a pezzi e si smonta ad ogni evento atmosferico.
    INVECE DI ESSERE COMPLICI DI UNA GUERRA BUTTANDO MILIARDI IN ARMI.....PENSATE ALL'ITALIA CHE VA A FONDO.
    Troppo facile riempire il modulo per richiedere lo stato di calamità che sembra l'unica cosa che sanno fare Sindaci e Presidenti di Regione.
    Battetevi i piedi nel culo tutti i giorni per evitare che dopo le Marche e Ischia nel 2022 e questa in Toscana del 2023 ci sia da piangere nuove vittime e migliaia di persone si ritrovino col culo per terra.

    TDF

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    1. Caro TDF, nel primo rigo del tuo commento metti un verbo: "ragionare". Per cui, con riferimento a Giani, già si parte male. Io ho estrapolato due piccoli pezzetti del suo eloquio con le galosce e la giubba. Ma se il suo discorso si facesse sentire a uno psichiatra, penso che alzerebbe subito le antenne. La nostra classe politica (ora fo un ragionamento generalistico) soffre di molti vizi: gente con un q.i. non a norma, schiavi del sistema, corrotti, manipolatori, ecc. Ma io continuo a pensare che fanno molto bene a fare ciò che fanno, se nessuno dal basso non solo non mette un argine (a proposito di fiumi che straripano...) alle loro cazzate, ma anzi le sostengono direttamente o indirettamente. Nello specifico, Giani non è un fulmine di guerra, ma sa benissimo che si sta rivolgendo a un pubblico meno fulmine di guerra di lui. Cosa fare? Io non mollo, continuo a segnalare, mettere in dubbio ciò che non mi quadra, isolare chi non ci arriva, essere sempre più aggressivo verso chi mi pesta i piedi. Ma una soluzione vera non c'è. Al-Mutanabbi

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  2. Di Ultras viola ne saranno mancati non oltre 500, semplicemente si erano stretti di più ai margini dello spicchio lasciato vuoto, guarda bene le foto. Me lo ha detto peraltro uno di loro.
    Il Granacci

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    1. Ok, io ho visto un bel vuoto pneumatico dietro la curva. Ti dico però che alla fine cambia poco la sostanza, se c'erano o non c'erano. Il comunicato che hanno fatto vale mille volte più del discorso nel ruscello del politico. Come spesso capita, i vituperati ultras (termine poi da circoscrivere...) sono ancora la parte più sana del giochino. Al-Mutanabbi

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  3. Senza ombra di dubbio alla fine gli unici che hanno mostrato rispetto per la tragedia sono solo e sempre il popolino zozzo.
    Il soggetto Giani peraltro è colui che il giorno che attivò l'alert di prova per la Toscana venne una bella scossa.
    Porta male così come la cazzara daaagarbatella che di recente ha detto che chi la attacca sono solo gocce d'acqua ma che lei è roccia.
    Ora l'ha visto i danni che può fare l'acqua.
    TDF

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