La guerra dal divano

Ora lo posso dire: mi fate schifo.

Sì, mi fate schifo. E con voi non voglio più assolutamente avere niente a che fare.

Sì, sto parlando con voi, fanatici idioti che incitate alla guerra, al sangue, alle carni dilaniate, ai lutti familiari, mentre bevete una lattina di merda gasata e guardate l'ennesimo telegiornale della vostra vita, per poi dire agli altri che voi vi informate, voi le cose le sapete.

Mi fate cacare perchè, tronfi della vostra laurea universitaria televisiva presa ad ascoltare i deliri della vostra stessa razza, indossate il vestito della Verità, che vi porta a seppellire ragione, logica, cultura, istruzione.

Chi oggi incita, da una parte e dall'altra, allo sterminio del nemico in Palestina è un demente pericoloso, un oltranzista animalesco, che ha scelto di spengere il proprio cervello per seguire istinti selvaggi, che determinano il terrore in persone come me, che crede ancora in valori altri.

La storia è assolutamente bandita, non esiste più un prima e non esisterà mai più un poi, il presente può deflagrare, ma a voi, pezzi di merda, tutto ciò non interessa.

Figli, parenti, mogli, genitori, animali, alberi, piante: nulla più di ciò che è vivente importa. Il solo interesse, dal proprio divano di casa, è tifare per lo scorrere del sangue nemico, godere della morte dei poveri, eiaculare allo scoppiare delle bombe.

Mi fate schifo e spero francamente che il vostro cammino non incroci mai più il mio. Da qualche tempo, in attesa del botto finale, si è avviata una speciazione della razza umana che ha diviso in due tronconi chi prima si trovava a condividere (obtorto collo?) gli stessi spazi. gli uni da una parte, gli altri dall'altra parte. Ecco, io non voglio più contatti: io vado avanti per la mia strada, fatta ancora oggi di logica, deduzione, approfondimento; voi prendete un'altra tangente, se la ritenete giusta. Io rispetto la vostra scelta, ma a me non rompete più il cazzo. Non voglio confronti, mi fate vomitare.