Come in un flashback, ritorniamo indietro nel tempo, al 2015.
Nel leggere il fascicolo processuale Mps riscontrai quelle carte e decisi di scrivere un articolo dal titolo: "Il codice Antonveneta: 8 bonifici ... e 4 mazzette?" pubblicato sul Cittadino online di Siena l'11 gennaio 2015, dando conto del contenuto degli atti consegnati all'Ufficiale della Guardia di Finanza e spiegando che l'opinione pubblica aveva il diritto di conoscerne l'esito istruttorio.
Due giorni dopo l'articolo, il 13 gennaio, sul sito del Cittadino online appare il titolo: "Giuseppe Mussari querela Marco Sbarra", seguito da un comunicato degli avvocati dell'ex Presidente del Monte, Padovani e Pisillo, in cui si preannunciava una denuncia di Mussari nei miei confronti per il reato di diffamazione aggravata. Puntualmente, l'ex Presidente Abi il 9 aprile si recò nella stazione dei Carabinieri di Asciano a depositare la querela. A seguito di ciò venni indagato dai P.M. Nastasi, Grosso e Natalini per il reato di diffamazione aggravata. Dopo alcuni mesi, per motivi di economia processuale, il mio procedimento venne riunito a quello di un'altra istruttoria, nata anch'essa a seguito di una denuncia per diffamazione intentata dall'ex Presidente del Monte il 28 Novembre 2014.
Erano indagati i giornalisti Paolo Mondani e Milena Gabanelli per la trasmissione Report, andata in onda su Rai3 il 23 novembre 2014 con il titolo Il Monte dei Misteri.
Per arrivare alla verità processuale era necessario inoltrare due rogatorie internazionali, una allo Stato della Città del Vaticano e l'altra alla Repubblica di San Marino. Agli atti risultava una missiva, datata 30 Settembre 2014, la quale riferiva di presunti quattro conti correnti intestati a Fondi nominativi religiosi presso lo Ior, spostati successivamente all'Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), riferibili a Mussari e aperti nel 2009. Nella lettera, su carta intestata dello Ior, indirizzata al Presidente dello stesso Istituto - che all'epoca risultava essere Erst von Freyberg - si dava conto di presunti incontri che sarebbero avvenuti fra i vertici della banca del Vaticano e quelli del Mps, tra i quali sarebbe stato presente anche Giuseppe Mussari. Quella lettera avrebbe poi ricevuto una risposta di cortesia con la firma attribuita al Presidente dello Ior.
La rogatoria prese il via il 5 febbraio 2015 e dopo i canonici controlli degli organi dello Ior e dell'Apsa supervisionati dal Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, la situazione venne chiarita. La banca del Vaticano, con lettera del 26 giugno 2015 arrivò a queste conclusioni: "Sulla basa delle evidenze anagrafiche e contabili dell'Istituto, i conti sopra riportati (i quattro conti incriminati) non risultano essere riferibili, né direttamente né per delega, a Giuseppe Mussari".
Poi proseguiva: "Con riferimento al punto b) della Vostra richiesta (si fa riferimento ad un giudice del Tribunale del Vaticano), sulla base delle evidenze disponibili sul sistema anagrafico e sul sistema contabile dell'Istituto, si comunica che non ci sono evidenze dell'esistenza di rapporti intrattenuti presso lo Ior riferibili direttamente o per interposta persona, a Giuseppe Mussari".
Pure l'Apsa, con missiva datata 28 luglio 2015, certificava che "Presso questa Amministrazione non esistono, né sono esistiti in passato, rapporti riferibili direttamente o per interposta persona a Giuseppe Mussari. Il prospetto (con i nomi dei Fondi depositati) prodotto dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Siena non è "genuino", dal momento che non è stato predisposto da questa Amministrazione".
La rogatoria su San Marino inviata il 9 febbraio 2015, aveva ad oggetto l'estensione degli effetti rogatoriali esperiti nel 2013 su Mussari in relazione al presunto conto sulla Cassa di Risparmio di San Marino, con riferimento al procedimento in corso contro Mondani e Gabanelli. La risposta arrivò il 30 marzo 2015 da parte dell'Agenzia di Informazione Finanziaria (AIF) di San Marino: "Il sistema bancario e finanziario sanmarinese non ha rilevato alcun rapporto in essere (o estinto) intestato (o riferibile) a Giuseppe Mussari e non ha rilevato, neppure, la presenza nel registro antiriciclaggio o negli archivi o sistemi informatici, di tale nominativo".
Giunti a questo punto credo sia doveroso affermare che, grazie alle indagini svolte dagli inquirenti senesi, l'avv. Giuseppe Mussari ha potuto dimostrare la sua estraneità alle presunte tangenti Mps in occasione dell'acquisizione di Banca Antonveneta. Ora che molte pronunce giudiziali si sono risolte a suo favore l'ex Presidente del Monte può guardare con fiducia e soddisfazione alla soluzione dei suoi problemi giudiziari.
Credo però che sia doveroso fare un vaticinio sull'intera vicenda Mps: non verrà riconosciuto alcun responsabile della tragedia del Montepaschi. Da ultimo sta arrivando al galoppo l'ultima ciambella di salvataggio, la pietra tombale della prescrizione, che seppellirà sotto una coltre ipocrita le grida di coloro che hanno pagato dazio, con in testa il povero David Rossi.
Nell'articolo citato dell'11 gennaio 2015 concludevo: "Inoltre, come cittadino, azionista e dipendente del Monte, danneggiato sia patrimonialmente che moralmente dal più clamoroso scandalo politico-finanziario-bancario italiano, ritengo di avere il pieno diritto di conoscere se le affermazioni della fonte citata – che mi sono limitato a riportare – siano state sconfessate da successive indagini giudiziarie".
Le mie preghiere sono stato esaudite.
A proposito: il 24 ottobre 2017, il Gip di Siena Ilaria Cornetti ha emesso ordinanza di Archiviazione del mio procedimento. Pure io posso dire di essere soddisfatto. Il mio ex Presidente Giuseppe Mussari non ha ottenuto la mia condanna, come invece successo a terzi in altre occasioni. Per una volta ho potuto essere fiero della mia montepaschinità.
(Fine terza parte)
Marco Sbarra
Finalmente qualcosa di leggibile ed interessante a firma Sbarra!
RispondiEliminaAlmeno per una volta l'ho imbroccata. Ma non pretendere il bis. Non sempre mi può andar bene.
EliminaDirei molto interessante....
RispondiEliminaTi ringrazio. E' uno spaccato di cronaca giudiziaria su un aspetto assai controverso delle indagini. Che hanno visto altri episodi su cui la Magistratura senese dovrebbe dare spiegazioni. Ma ormai è pronta la pietra tombale dell'eterno riposo del Fu Monte dei Paschi, ucciso da Nessuno e depredato da tanti Innominati.
EliminaAmen!