Fascisti a Colle Val d'Elsa

Il terrapiattismo tira, è inutile negarlo. Prova ne sia questo blog di merda, che ha sempre più visualizzazioni e contatti (ma anche complimenti, diciamocelo) di lettori evidentemente pian piano convertitisi al complottismo estremo. Ma soprattutto prova ne è stato il convegno della scorsa settimana sulle riflessioni post pandemiche.

Ebbene sì. Probabilmente a causa della grande pubblicità fatta dal meraviglioso Capsula, un mare di gente ha assistito, dalla mattina alla sera, ai vari interventi di relatori fanatici no-vax. Io medesimo sono andato nel pomeriggio e vi posso confermare che prima di entrare a Palazzo Patrizi ho dovuto fare molta anticamera per il pienone. C'era poi un altro salone di ascolto in città e quindi la possibilità di assistere al meeting tramite piattaforma in diretta. Insomma, più o meno ci saranno state 300 persone, numero che denota l'assoluto interesse delle questioni trattate.

Ora, solo per fare schifo a chi voleva impedire lo svolgimento del convegno, ci prendiamo la briga pian pianino di commentare tutti gli interventi, non appena avremo tempo. Intanto, relazioniamo a margine di un episodio squallido e vomitevole che ha coinvolto uno dei relatori.

E che relatore! 

Trattasi difatti del prof. Ugo Mattei, uno di quelli il cui CV servirebbe ad incartare Capsula ed a buttarlo nel cestino. Sempre per pietà, non approfittiamo dei deficit personali dei politici nostrani e ci limitiamo a dire che Mattei è giurista di fama internazionale, nonché attualmente Professore di diritto internazionale e comparato alla Università della California a San Francisco (Capsula va alla California a Cecina a fare trekking), Professore di diritti civile alla Università di Torino (Capsula guarda il Torino in tv) e coordinatore accademico dell'International University College of Turin (qualcuno traduca per Capsula).

Ordunque, il prof, approfittando della sua discesa in terra senese, contattato dal liceo di Colle Val d'Elsa, avrebbe dovuto tenere nella mattinata un incontro con gli studenti, parlando di Costituzione itagliana (diritti e doveri costituzionali in particolare). Ma per imprecisati motivi, l'incontro è saltato per volontà della direzione scolastica, che avrebbe deciso di non dare la parola al giurista.

Ora, a proposito di diritti costituzionali, in Itaglia penso che valga ancora il diritto di libera espressione del pensiero (poco eh), per cui ha ragione Mattei quando afferma che l'atto è stato gravissimo, in quanto si è voluto fare un processo alle intenzioni, pensando che il professore avrebbe detto chissà che cosa, essendo un noto terrapiattista. "E' una prova tecnica di fascismo", chiosa Mattei, "fatta da quelle persone che fanno dell'antifascismo la propria bandiera".

Mattei si è fermato fuori dal liceo a parlare con un gruppetto di ragazzi, incuriositi e vogliosi di apprendere informazioni. E' uscito allora un signore (docente o bidello), che ha intimato il silenzio, chiedendo al giurista se fosse autorizzato a parlare in un pubblico spazio (sic!). E questo dà l'idea della mostruosa ingnoranza ed arroganza di questa gente, che non sa neppure che il poter parlare ed esprimere il proprio pensiero in un pubblico spazio è (per ora) garantito appunto dalla Costituzione itagliana. Gente di merda, fascisti dentro, che tentano in ogni modo di zittire gente che zitta non sta e che fanno della denigrazione personale e della censura preventiva il loro credo.

Ancor più goffa la dirigente scolastica, che avrebbe riferito agli studenti che l'incontro sarebbe saltato per indisponibilità di Mattei. Il quale, giustamente, ha invece voluto presenziare in loco per sputtanare la dirigente stessa e dimostrare come non fosse stata sua la volontà di non parlare agli studenti. Veramente un figurone per la dirigentessa, complimenti.

Beh, questo è il mondo che gli Esperti vogliono, ormai è chiarissimo. Il problema è che, quando trovano un pochino duro, gli Esperti fanno venire a galla la loro reale ideologia (il fascismo più puro ed estremo) e soprattutto si espongono a delle figure di merda epocali. Seguitate, io sono qui a controllare.