Termina anche questa sessione invernale del calciomercato. Noi siamo distrutti per la perdita di Karlsson (10), per cui ci sta che l'alone di pessimismo che lanceremo in questo articolo un po' dipenda anche da questo evento funesto. Però tentiamo di essere più obiettivi possibile.
Allora, rivoluzione doveva continuare - dopo l'addio a Perinetti & c. - e rivoluzione è continuata. Via dieci calcianti, in arrivo dieci calcianti: in pratica, una squadra intera cambiata.
Facile individuare il filo conduttore delle cessioni: via quelli che avevano un minimo di mercato, soprattutto se gravati da uno stipendio bello peso. E secondo noi è andata anche troppo bene, visto che la sensazione è che, se avessero potuto, i nuovi dirigenti avrebbero dismesso non dieci, ma venti giocatori. Se tutto ciò sia positivo per una squadra che non naviga comunque in buone acque, nonsappiamo. Ma l'impeto armeno, ora che Bud Spencer pare sia tornato in voga, non risparmia veramente nessuno.
Semplice anche verificare il leitmotiv degli acquisti: parametro zero, gente ai margini delle proprie rose, passato glorioso, probabilmente richieste basse sul piano dello stipendio. Arrivano così vecchie glorie e giovani virgulti, nomi (relativamente) altisonanti per la categoria e sconosciuti da scoprire con curiosità.
Tutto, insomma, relativamente chiaro.
Quello che a me non è chiaro è se tale operazione possa essere funzionale alla nostra crescita oppure no. In particolar modo, ho un dubbio grosso: ma questa gente, che mediamente non gioca da un anno intero, in quante settimane/mesi può entrare in una forma accettabile? Già, perchè abbiamo visto che in questa categoria la gente romba. E che nessuno si ferma per attendere il Siena Noè rinnovato. E che ora abbiamo una serie di partite abbordabili, che però andremo ad affrontare con una rosa completamente stravolta e con molti uomini dalla forma ballerina.
A cominciare da stasera, in quello che si preannuncia probabilmente come il match più importante del campionato, visto che non vincere ci farebbe sprofondare in una crisi epocale, dovremo quindi sopperire a questo gap con la residua forza dello zoccolo duro del gruppo. Forza ragazzi, è fondamentale!
Come si è visto ieri sera hanno giocato e vinto nove giocatori della vecchia squadra con i migliori Pezzella, Paloschi e guberti, quindi a mio avviso rivoluzione solo parziale.. Molti dei nuovi staranno in panchina, i resti del vecchio gruppo con appunto solo due o tre ritocchi sono sufficienti per finire bene il campionato con il gioco che ha Impostato Pafalino
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