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martedì 1 febbraio 2022

Principio tattico n. 8 - Esagerazione calcolata e travisamento

Sto leggendo un libro. Esso è molto interessante. Si intitola "Goebbels. 11 tattiche di manipolazione oscura" ed è scritto da Gianluca Magi. Esso tratta di tecniche, riprese dal sulfureo Goebbels, di manipolazione e controllo delle masse, tratteggiando un inquietante parallelo con il nostro tempo, ove l'addomesticamento del popolaccio pare attività primaria da parte dei "padroni dell'umanità". L'argomento - lo saprete - ci garba assai.


PRINCIPIO TATTICO N. 8 - ESAGERAZIONE CALCOLATA E TRAVISAMENTO


"Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave"


I fatti vanno ingigantiti in modo da farli apparire come la prova di minaccia da cui dipende la sopravvivenza della società, dell'economia, della salute, al fine di creare un universo paranoico che agisca in profondità sui gangli dello spirito delle persone. La paura è il metodo più semplice per dominare, poiché spinge ad accettare ogni soluzione. L'uomo non deve sentirsi libero dalla paura, mentre il governo deve saper dispensare bisogno di certezze e di obbedienza.

I fatti vanno associati a episodi storici radicati nella memoria collettiva, il forte bisogno emotivo paralizza la volontà delle persone, distrugge la loro capacità di ragionamento, inducendole ad aderire allo scopo proposto.

D'altra parte ogni commento o azione divergente dell'avversario deve essere trasformato in qualcosa di sospetto e minaccioso. Le parole dell'avversario vanno stravolte e messe in determinate caselle (complottismo, fascismo, razzismo, ecc) a seconda dell'argomento dibattuto. Una volta demonizzato, l'avversario va distrutto attraverso la lesione della sua dignità, l'intimidazione all'autonomia di pensiero e di libertà di parola, l'indagine della propria vita privata.

Nell'opinione pubblica si crea così una forte reazione emotiva, una paranoia che rifugge il chiarimento e favorisce la decrescita della consapevolezza logica. Ruolo fondamentale lo giocano i media, che mantengono la massa in uno stato di impotenza con un continuo bombardamento della mente. L'ansia e la paura vanno comunque sapute dosare: troppa crea panico, frustrazione e inibizione all'azione, poca conduce alla rivolta contro l'autorità.

Le decisioni impopolari non vanno negate, ma va ridotto il loro impatto eliminando la sorpresa inaspettata. La attuale limitazione è accettata in funzione di un vantaggio del domani, per far abituare il popolo all'idea del cambiamento in negativo ed accettarlo con rassegnazione. Se tutti sono favorevoli, allora il terrore perde ragione d'essere. Se non esiste maggioranza favorevole, si deve sfruttare la paura che cova nella società per dirottarla verso i bersagli più vulnerabili. In tale modo si creeranno odio e attacchi reciproci, deterioramento delle relazione personali e sociali, impossibilità di dialogo, rabbia indiscriminata, mutua diffidenza.

1 commento:

  1. Se posso consigliarti una lettura,io sto leggendo 'ballando nudi nel campo della mente',di Kary Mullis
    Il biochimico che ha vinto il Nobel per la PCR

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