Le narrazioni della Scienza e della Comunicazione

Diciamoci la verità. In questi mesi di sofferenza casalinga, siamo tutti diventati un po' medici, virologi, pneumologi, scienziati, Burioni. Ma cosa ci hanno insegnato davvero la Scienza e la Comunicazione?

Beh, diciamo anzitutto che abbiamo capito di essere davanti ad una pericolosissima pandemia, che però può essere interpretata come un'influenza stagionale, cattiva ma anche no.
E poi che il virus è di origine naturale, ma anche artificiale.
E poi che il virus è partito da un wet market cinese, oppure da un laboratorio cinese. Che in realtà era francese. Americano. Dell'OMS. Di Gates.
Che il virus dal laboratorio è uscito per un errore umano, ma anche è stato trasportato fuori a posta per fare casino.
Che i Cinesi hanno appestato tutto perchè mangiano la merda, ma anche gli Americani sono andati a fare i giochi militari a Wuhan e hanno esportato il virusse.
L'OMS sapeva tutto ma non ha fatto niente, ma anche l'OMS è stata 
eccezionale per aver dichiarato presto la pandemia. Che comunque è stata dichiarata troppo presto per incutere terrore nella gente.
Meno male che c'erano i tamponi per controllare i positivi, ma anche i tamponi non funzionano e addirittura ci sta che infettino la gente.
Il 5G non c'entra una sega col virusse, ma comunque il 5G è la causa della diffusione del virusse.
Meno male che in ospedale hanno intubato molti malati, eppure intubare un malato non solo non è servito, ma si è scoperto che alla fine poteva fare anche peggio.
I decessi dipendono da gravi problemi polmonari, ma anche i problemi polmonari non c'entrano una sega perchè la gente muore per problemi vascolari.
Gli antinfiammatori è inutile prenderli perchè non fanno niente, ma anche prendiamo subito gli antinfiammatori perchè limitano il propagarsi del virusse.
I numeri dei decessi sono drammatici, ma anche sono limitati ed addirittura meno di quelli di una normale influenza.
Le mascherine non servono a niente, eppure mettiamoci tutti le mascherine anche quando si va a letto perchè sono fondamentali.
Non ci sono terapie efficaci per questo virusse, ma anche ci sono terapie che nel giro di due giorni risolvono il problema.
Quindi aspettiamo il vaccino per uscire fuori dal tunnel, ma anche il vaccino non fa niente perchè il virusse cambia di continuo e quindi è inutile.
E comunque attendiamo la seconda devastante ondata di contagi ad autunno, ben sapendo che tanto con l'estate il virus svanirà.
Dai, la fo finita... 
Ed allora terminiamo con una piccola morale. Queste cose sopra ci sono state dette da: medici, virologi, scienziati (spesso anche dalle stesse persone a poca distanza di tempo). Sì, avete capito bene: niente terrapiattisti, complottisti o scemi di guerra. No, eminenti professoroni, che si stanno dando battaglia da mesi, in schieramenti contrapposti che più contrapposti non si può. Esperti che sfanculano altri esperti in diretta televisiva, per poi sfanculare loro stessi.
Per cui, noi semplici cittadini, come dire... siamo un po' frastornati.
Anche perchè mai come stavolta, forse anche per il tempo in più che tutti abbiamo avuto per abbeverarci al pozzo della Scienza e della Comunicazione, siamo stati inondati dal flusso incessante delle narrazioni. Che tanto si sono moltiplicate da diventare incomprensibili. Per cui ognuno di noi ha avuto possibilità di attingere con grande quantità di elementi utili a quei cicli narrativi che ci hanno fatto più piacere, a seconda delle personali preferenze o necessità. Siamo diventati quindi, obtorto collo, tutti uguali: terrapiattisti e premi Nobel, complottisti e virologi, scemi e medici.
Narrazioni dall'alto e narrazioni dal basso, che si sono intrecciate mischiando quotidianamente le fazioni dei sostenitori, pronti a cambiare rotta come banchi di pesce nelle acque profonde. 
Un guazzabuglio nel quale la perdita del senso di verità la fa da padrona, predominando lo scetticismo per un mondo ordinato e coerente, al netto dell'assenza di soluzioni definitive.
Siamo probabilmente di fronte all'apice della fase post-modernista, visto che l'indeterminatezza, nella fase del coronavirusse, ha travolto anche la Scienza ed i suoi dogmi, la Comunicazione e le sue regole.
Diceva Popper, attingendo al famoso esempio degli orologi e delle nuvole, che le teorie scientifiche, in quanto invenzioni umane, non sono strumenti perfetti, ma solo metodi di continua approssimazione alla realtà. Per cui i paradigmi più tradizionali e consolidati, che regolano il mondo degli orologi (deterministico, razionale ordinato, lineare, semplice) non sono più sufficienti per interpretare e spiegare le nuove dimensioni della realtà delle nuvole (irregolare, mutevole, cangiante, caotica, imprevedibile, complessa).
Per cui noi il mondo degli orologi alla Burioni non lo accettiamo più.