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giovedì 17 ottobre 2019

Una delle più grandi cazzate della storia del cazzaro Calenda

No, non ho finito col cazzaro Calenda. Il quale, oltre a farmi schifo a pelle, giorni fa ha detto cose (per lui) gravissime, come se fosse un rivoluzionario anti-globalista. Lui - insieme ad altri - che di questo globalismo feroce che sta depredando quanto (poco) di sociale era rimasto nella nostra società, è stato protagonista ed artefice. I Calenda devono sparire prima possibile, perchè essi sono il pericolo più impellente per gli ultimi.

"Io oggi vengo da... cinque ore al Ministero dello Sviluppo Economico, per una volta sotto il Ministero e non sopra, con l'Embraco. E io l'ho utilizzato come esempio nel mio libro per farvi capire quante cacchiate abbiamo raccontato. E chiudo con questo esempio. L'Embraco è un'azienda a Riva di Chieri, ha uno stabilimento, è una multinazionale brasiliana, è un'azienda di straordinaria capacità, gli operai sono bravissimi, sono i migliori. A un certo punto quello che succede è che Embraco gli dice: "Andate a fare training agli operai slovacchi, perché non sanno come si fa 'sta roba?". E gli operai dell'Embraco italiana ci vanno. Okei? Dopo di che la mattina dopo quelli vanno lì e dicono: "Oh, però non è che ci chiudete la fabbrica...". Quelli gli rispondono: "Noooo, per carità, non vi chiudiamo niente". Morale: un certo giorno dicono: "Fra un mese è chiusa la fabbrica perché ci trasferiamo là". Allora, io vado in Europa e parlo con la Festache e gli dico: "Senti, tu ti rendi conto che la sola Slovacchia attrae 120 investimenti industriali quest'anno? Usa i fondi strutturali per fare gli investimenti, può tenere le tasse bassissime, il costo del lavoro basso, in Ungheria lo fa attraverso il salario legale imponendo gli straordinari, in Ungheria lo fanno così. Lo capisci che non può più andare avanti?". Risposta che riassume il paradigma della globalizzazione: "Carlo, hai ragione. Ma fra dieci anni avranno lo stipendio medio italiano e compreranno i vostri prodotti". E io gli dico: "Bene, e io torno a Riva di Chieri e gli dico che siccome gli operai slovacchi devono fra dieci anni avere il loro stipendio che nel frattempo si è abbassato, loro vengono licenziati". E in che modo queste persone possono trovare un lavoro alternativo? Ora... i liberal democratici, i liberisti ideologici rispondevano a questo con una delle più grandi - scusate, uso un termine volutamente duro - cazzate che si siano mai sentite nella storia, cioè che non si devono salvaguardare i posti di lavoro, ma si deve salvaguardare il lavoro. La cosa sarebbe in questi termini: caro operaio dell'Embraco, tu perdi il posto di lavoro, c'hai 50 anni, però vai a lavorare, io non te lo salvo il tuo posto di lavoro, però, tenendo le tasse basse, si svilupperà per esempio l'economia delle app, dove tu potrai andare a lavorare. Un operaio che fabbrica compressori va a lavorare in questa roba qua... Queste cose noi le abbiamo scritte, io le ho sostenute, e noi liberali le abbiamo scritte sui giornali per 30 anni. E poi vi chiedete perché quelli votano sovranisti? Ma mi viene voglia a me di votare sovranisti... E se noi questa roba di parlare dei fenomeni complessi come innovazione tecnologica e globalizzazione, come se fossero interamente positivi, perché non hanno mai un pezzo che deve essere gestito perché crea dei disagi, non ci passa o noi veniamo spazzati via. Il nostro governo, quelli di cui io ho fatto parte, ha perso per questo. Ha perso non perchè, a mio avviso, non abbia fatto cose anche buone, ma perchè abbiamo fatto un racconto che era motivazionale, in cui raccontavamo: arriva la globalizzazione e il made in Italy vince. Sì, ma solo il 20% delle imprese italiane. Arriva l'innovazione e vince l'innovazione, che fico. L'80% dei lavori non sono ancora stati inventati, che fidata. Ma per chi? Come lo prepari un giovane se non sai quali sono l'80% che arriva? Allora, io quello che penso oggi è che bisogna ricentrarsi su un liberalismo che è un liberalismo di metodo, prima di tutto. E che oltre a preservare la liberaldemocrazia, la democrazia liberale che è un patrimonio dei socialisti ed è un patrimonio dei liberali, deve recuperare il pragmatismo da un lato e l'altro il fatto che se la società va molto meno veloce del progresso, la società salta per aria".

4 commenti:

  1. Perfetto, ma allora come facciamo? perchè Calenda non lo spiega, tu se lo fai paventi universi paralleli e nostalgie del bel passato che fu, ma di cose razionali ed applicabili non ne leggo punte. Perchè non immaginare provvedimenti punitivi per le aziende che ci prendono per il culo invece di fantasticare l'uscita dalla UE che non serve ad una mazza? Whirlpool chiude dopo aver comprato marchi italiani promettendo di mantenere i livelli di occupazione e ignorando accordi precedenti stipulati con il governo? Perfetto, allora vietiamo la vendita dei prodotti sul territorio nazionale. Magari a loro non gliene frega una mazza, ma almeno apriamo quote di mercato ad aziende virtuose o a nuovi imprenditori. Qualcosa si può concepire senza farci mettere i piedi in testa ma comunque mantenendoli per terra.
    AB

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    1. Ma guarda... Capisco la tua stizza per le parole del tuo amico cazzaro, ma non te la rifare con me, ho solo riportato alla lettera ciò che LUI ha detto. Magari parlatene nei circoli del PD, perché la cosa stavolta vi è sfuggita di mano. Capita, ma non sclerare. E non chiedere a me (???) soluzioni, non sono pagato per darle. Ciò che tu proponi è inverosimile perché gente come Calenda (e come te) hanno reso improponibile tale soluzione. Una cosa del genere è per noi rossobruni nordcoreani, per cui non scivolare sulla buccia di banana del cazzaro.PS: ma seriamente... ma che cazzo te ne frega degli operai della Whirlpool?

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    2. Seriamente, mi fa sorridere l'idea che l'esclusiva della comprensione delle cose del mondo sia in mano a pochi illuminati (da qualche giorno anche Calenda) che hanno capito tutto e sbeffeggiano additando come stronzi, menefreghisti e complici del grande capitale quelli che la pensano in maniera differente. Siamo piddini, frequentatori dei circoli nei quali facciamo il lavaggio del cervello agli "omini degli orti e donnine della cooppe" (spero per te che tu non lo abbia mai scritto, ma non mi va di controllare). Ce ne fottiamo degli operai licenziati da imprese che prendono in giro lo stato prima dei lavoratori.
      Quelli che capiscono tutto disprezzano aprioristicamente, capiscono esattamente e classificano gli interlocutori che hanno di fronte, del resto capiscono tutto. Vagheggiano un passato che non hanno mai vissuto nel quale, a detta loro, gli operai sapevano farsi rispettare e i liberali venivano gambizzati, ma dall'alto della loro visione possono anche permettersi contaminazioni, flirtando con razzisti, fascisti e gentaglia di infimo livello. Beato me, che non capisco un cazzo.
      ab

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    3. Premesso che non ho mai detto del lavaggio del cervello fatto a omini e donnine (ma ci sta...), rimproveri a me/noi qualcosa che PER ANNI Voi avete fatto contro tutti? La qual cosa, più di tutte, vi ha resi mostruosamente antipatici? Avete bollato il mondo, incasellato, segnalato, ecc chi non ha pensato come voi e ora... Ora, quando il castello di carta delle teorie ottuse si sta sgretolando, ora quando i Calenda iniziano a fare (fintamente) il mea culpa e parlano come noi trogloditi è il momento (ancora) del divino puntato???? Siamo quindi ancora degli haters? Ma va, ma va... PS: oh, l'ultima frase l'hai detta te eh... (in stile Calenda, appunto).

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