Sapete, è troppa la felicità per essere rientrati last second all'interno della data imposta del 2 di luglio. Eppure, c'è mancato davvero poco... Pensate solo che alle ore 20,50 in pratica già tutti noi pensavamo che ogni speranza di correre fosse finita.
Pensate che dramma slittare al 3 di luglio, senza la moltitudine di simpatici invitati (quelli della banca occupano anche il più grande parcheggio di Siena, giustamente senza colpo ferire), che sarebbero stati lasciati a bocca asciutta dal selfie rigeneratore sullo scoppio del mortaretto finale, scattato dalle trifore dei palazzi nobiliari sul Campo in giacca e gravatta. Gli ospiti, lo si sa, sono sacri; e noi a Siena al benessere degli ospiti ci teniamo assai. Fra l'altro quest'anno il Comune aveva invitato molta gente che ha fatto bene da anni (Cenni, Dallai, Bindi, Bianchi, ecc ecc), per cui era obbligatorio far loro vedere la corsa, costasse quel che costasse.
E pensate che dramma (e due!) correre il 3 di luglio, reinnestando tutto l'ambaradan rizzato su per il 2 di luglio per garantire la nostra sicurezza. Tutto bene, a proposito: piazza semi-deserta (in foto, una soddisfazione), numero massimo delle 12.000 presenze in piazza rispettato (???), i cittini a casa, camionette della polizia a go-go, agenti in divisa e in borghese dappertutto disseminati. Questo il 2 di luglio... Il giorno prima, caterva di gente in piazza, cittini a bizzeffe, contatori umani a casa... Ma, si sa, i terroristi dell'ISIS possono colpire solo il 2 di luglio, così come i dementi possono fare i dementi in pubblico solo il 2 di luglio: il giorno prima si va d'imbracciatura. Dicevamo... Pensate che psico-dramma dover pagare tutto l'apparato per la sicurezza anche il 3 di luglio, ora che "i soldi del Monte sono finiti" (cit.).
Meno male che, in fretta e furia, alle ore 20,55 si è deciso di correre, lasciando a casa un barbero. E non far slittare, come facevano quegli antiquati degli anni '70 e '80, il tutto al giorno successivo, magari anche per tutelare la festa che dovrebbe essere di tutte e dieci le contrade in gioco. No, che cazzo ce ne frega di questi dettagli, l'importante oggi è altro.
E però, il problema era bello grosso... Ore 21,00, le luci dei lampioni già accese in piazza, il rischio di un rinvio al giorno successivo sempre più pressante. Fra lo sconforto dei simpatici ospiti e l'incazzatura dell'apparato di sicurezza. Anche perché la mossa poteva davvero rivelarsi incasinata: la rincorsa aveva difatti la rivale al primo posto, ferma, piantata e inamovibile.
Ma ormai, anche questa psicosi della rivale fra i canapi è un mero ricordo! In meno di 5 minuti, con la rivale stabilmente fissa al primo posto in basso, la rincorsa è entrata, dando il via alle danze. E mentre calavano le tenebre, la contrada vittoriosa è arrivata prima al verrocchino. Fra gli applausi della piazza, la soddisfazione degli ospiti (che hanno potuto scattare le agognate foto alle bandiere svolazzanti sul Campo) ed il sospiro di sollievo dell'apparato di PS.
Anche questa è fatta. Un altro pezzo del Palio che fu è andato. Ma ci importa una sega.
La grande fortuna è stata che i fantini hanno avuto più cervello di chi ha deciso di correre e hanno riportato tutti i cavalli nelle stalle sani e salvi. Con la poca luce che c'era hanno fatto soprattutto il primo S.Martino al buio ...
RispondiEliminaDice per agosto mettono dei riflettori per la notturna
Eliminanon sono per niente d'accordo. trovo che oggi, proprio perchè non siamo più nei lontani anni 70 o 80, ci sia tutto un mondo che ruota attorno ad eventi come il Palio, che non sono una sagra di un paesino della valtellina, dove fai come ti pare, ma sono eventi mediatici di una città famosa, e tutto questo mmondo va dalla sicurezza per il terrorismo islamico (oggi elemento nuovo) alla quale dovremmo solo portare rispetto, al semplice fatto che non partecipano solo senesi doc ma anche altri che sinceramente- io compreso- si sono rotti le palle già al decimo minuto che la mossa non partiva, figuriamoci dopo oltre un' ora ! ma pensate soltanto a quelli chiusi dentro la piazza: e se qualcuno si sente male ? meno male era una serata fresca, ma con 40° i malori sono la regola... oramai oggi, in qualsiasi occasione pubblica, tutto è regolamentato: se organizzi anche una semplice sagra paesana ci sono criteri di sicurezza ed economici da rispettare, e così è per il palio... francamente non capisco questa mentalità restìa dei senesi, nemmeno fosse un villaggio tibetano isolato dal mondo...
Eliminadiscorso a parte: sapete quanti, anche senesi, si debbono alzare presto la mattina per andare al lavoro, e debbono sorbirsi schiamazzi notturni legati alle goliardie del Palio ? E se abitano in centro non è certo per loro libera scelta, ma perchè hanno magari un bar o un' attività in zona, e se non prendi casa la vicino, è praticamente impossibbile spostarsi o trovare un posto macchina... oppure sono semplicemente senesi che abitano in centro da sempre, ma non glie ne frega niente del Palio (esiste anche questa specie qui, eh!), e per loro è tutto soltanto rumore notturno... una città fino a prova contraria è di tutti, e solitamente gli interessi "seri" di chi lavora prevalgono sulle feste e le tradizioni... o quantomeno ne regolamentano gli svolgimenti per limitare i disagi e razionalizzare il tutto... altrimenti chiudiamo le mura a tutti eccetto ai "palieschi" più accaniti: a questo punto sarebbe più giusto l'estremo opposto, di "ghettizzare" la città...
RispondiEliminaImmagino tu sia lo stesso anonimo delle ore 9:18. Per me stai scherzando (e lo accetto, come da wiatuttiana impostazione), per cui non ti rispondo nemmeno. Se dici invece sul serio, magari firmati, che si intavola una bella discussione. Ciao
Eliminano, non sto scherzando, e dal tuo discorso immagino quale possa essere la "bella discussione": immagino come sono stato inquadrato, dal momento che a Siena ci vivo e conosco la mentalità dei senesi che tengono al palio...
Eliminac'è poco da discutere con chi non riesce a comprendere che la città è di tutti, non solo del palio, e non si può "monopolizzare" un evento come questo, prevalicando le fondamentali necessità della gente che lavora, oppure non considerando lo sforzo che implica l'istituire tutta la macchina della sicurezza per garantire lo svolgersi dell' evento, che implica gli stessi rischi di un concerto o di una partita di calcio...
una volta, quando non c'erano tante normative, si faceva tutto "alla bona", dagli operai senza ponteggio a tanto altro... e dunque si potevano anche "tenere in ostaggio" il triplo della gente dentro una piazza per ore ed ore, sperando nella buona sorte che non succedesse niente... oggi (per fortuna) le cose sono cambiate, tocca farsene una ragione...
La mia bella discussione era senza le virgolette... Ce ne faremo una ragione. Grazie
Eliminala tua risposta è la spiegazione al mio anonimato: se vi si tocca il palio, l unica discussione con voi so i cazzotti, e c è quasi da avere paura, credo sia impossibile discutete civilmente, farvi rendere conto che la città non è vostra, esistono delle regole di convivenza, non potete monopolizzare le regole di un evento mediatico... lo capite o no che il palio implica tutta una serie di problematiche di sicurezza quanto due concerti di vasco o quanto le partite di serie A ?? una volta era una volta... si montava pure sui tetti senza imbracatura... i tempi sono cambiati però
RispondiEliminaNoooo, macchè cazzotti... Ma che dici? Io poi so' una mezza sega e non ammazzo più nemmeno le zanzare. Ok ok, messaggio recepito. Mi sembri solo un po' troppo votato al pregiudizio, ma va bene così. Ora si smette di fare il Palio, dai.
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