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martedì 1 agosto 2017

Il Mostro ed i complottisti

Avrete sicuramente sentito dire della riapertura dell'indagine sul mostro di Firenze, figura che ha terrorizzato intere generazioni di giovani, fra cui la mia.
Si parla ora del coinvolgimento di legionari, servizi segreti, dottori. O questa?

Sorpresona, davvero. Per anni e anni la narrazione criminologa ed antropologa ci ha resi edotti di un convincimento: che ad uccidere tutte le coppie di giovani sarebbe stata una banda di contadini guardoni e vogliosi di "peli di pube" (cit.). E guai a dubitare di questa Verità, eh!
Già, perché per farci intendere che così era andata, al tempo soprattutto, si mobilitò un intero movimento di informazione, che coinvolgeva in primis i media mainstream.
Qualche anno dopo, prima timidamente e poi in modo più categorico, alcuni avvocati ed esperti criminologi iniziarono a mettere in dubbio la Verità rivelata: come era mai stato possibile che una banda di ominidi (perché di questo si trattava) avesse potuto compiere con tanta freddezza quel tipo di omicidi? E perché nessuno (tranne qualche altro anormale) aveva mai visto in azione i compagni di merenda, nonostante l'affollamento di pattuglie nei boschi della zona? E perché nessuno aveva mai seguito altre piste, oltre quella dei guardoni invasati?
Al tempo, per dire il vero, ci fu un momento in cui si ipotizzò una "teoria esoterica" dei delitti, ma tutto finì in una bolla di sapone, con sconcerto delle masse ipnotizzate dallo stecchino del Vampa e dal pigiamino del Vanni.
E poi il Pacciani aveva davvero la faccia del mostro! Assassino, stupratore delle proprie figlie, aguzzino della moglie, contadino, povero diavolo. Un po' come tutti i serial killer dei giorni nostri: muratori, disoccupati, studenti, spazzini. Gli ultimi degli ultimi, insomma. Che a un certo punto vedono un culo o una fica ed impazziscono senza ragione, sbranando le giovani vittime. Mai una volta che capitasse di mezzo... che so... un medico, un professionista, un poliziotto, un giudice (che magari aveva una casa nei luoghi del mostro, una macchina rossa come quella più volte vista nei luoghi del delitto, una faccia identica a quella dell'identikit). Mai! Anche perché, mi comprenderete, un VIP non può macchiarsi di tali bestialità; allora... figuriamoci oggi, nel momento in cui gli immigrati hanno sostituito i contadini nell'immaginario collettivo dei racconti orrorifici.
Si affaccia ora la pista dei servizi segreti, che avrebbero assoldato un vecchio legionario fascista per distogliere l'attenzione da avvenimenti gravissimi riferiti allo scenario politico nazionale (si chiamava "strategia della tensione" ed - incredibile ma vero - è esistita storicamente!).
Pista vera, falsa, mezza e mezza? Boh, chi lo sa. Non ci interessa questo aspetto.
Ci importa invece (e molto) sottolineare come la notizia, finora appannaggio dei soliti complottisti-creatori-di-bufale, sia stata data dalla ANSA prima e da molti media mainstream poi, acquisendo quindi una validità anche per quel mondo là.
Una rivincita incredibile per i cantori della cosiddetta (buona) contro informazione, che sempre più trovano appigli concreti a suffragio delle proprie teorie. Uno schiaffo bello e buono a tutta la paccottiglia sociologica e psicoterapeuta che ci ammorba l'esistenza da anni in tv, ai plastici di Vespa, alle teorie psicologiche nazional-popolari di Rete4, che hanno sempre parlato della mente d'improvviso deviata di singoli serial killer sottoproletari.
Ed un invito a leggere i lavori di Genna, Costo, Carlizzi, Franceschetti; oppure a vedere i capolavori di Petri e Pasolini; ovvero ad ascoltare le canzoni di Gaetano.
Iniziate a verificare, forse ne vale la pena.

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