Anzitutto una buona notizia per cominciare: il nuovo Siena sarà una squadra che cercherà di giocare a calcio! Non poca roba, visto ciò che è successo l'anno passato, in cui davvero di partite di calcio se ne saranno viste tre o quattro.
Mignani amerebbe difatti "far divertire con equilibrio", partendo dal 4-3-1-2: ciò chiaramente ci rincuora e ci fa molto piacere.
Nello specifico, pare che Vaira indichi specificatamente tre urgenze per strutturare una squadra decente: un portiere, un centrale difensivo, un attaccante da affiancare a Marotta. Per il resto...
Fermi un momento! Torniamo con la mente a qualche post partita dell'annata appena passata, soprattutto nel girone di ritorno.
Quanti di noi, a caldo, avrebbero confermato una decina di giocatori di quella squadra? E quanti di noi, sempre a caldo, dicevano che per svolgere un campionato davvero differente bisognava al contrario acquistare almeno pari numero di giocatori buoni?
Già, le risposte ce le ricordiamo tutti. E non sono passati che alcuni mesi dagli accadimenti di cui stiamo parlando.
Per il resto... Per il resto pare proprio che Vaira ci prepari ad una conferma di gran parte della squadra dell'anno passato. E fra i presenti appaiono molti uomini di una difesa a tratti imbarazzante e di un centrocampo che faticava a fare due passaggi di fila.
Ora, io capisco che nel giuoco del pallone tutto ci sta. Che gli stessi uomini che un anno prima hanno fatto male possano produrre dopo pochi mesi un risultato diverso. Che cambiando il manico si possano mutare in positivo molte condizioni per gli stessi calciatori. Insomma, tutto può capitare in un mondo anti-matematico come è quello del pallone.
Ma è anche vero che le querce i limoni non li fanno, che se uno è lento a marzo lo è anche a settembre e che se un altro non sa calciare un pallone a trenta metri a febbraio non lo sa fare nemmeno a ottobre. Sui limiti si può cioè lavorare, ma alla fine il limite del limite lo si trova.
Ma è anche vero che le querce i limoni non li fanno, che se uno è lento a marzo lo è anche a settembre e che se un altro non sa calciare un pallone a trenta metri a febbraio non lo sa fare nemmeno a ottobre. Sui limiti si può cioè lavorare, ma alla fine il limite del limite lo si trova.
Ecco, noi non accettiamo questo stato delle cose, questa visione al ribasso di Vaira, qualora chiaramente tutto ciò sia confermato dai fatti. Abbiamo sempre in mente il programma al momento dell'insediamento della Durio, che parlava di ambizioso salto di categoria, di costruzione societaria, di consolidamento nel calcio che Siena si merita (e che non è la Lega Pro). Ricordiamo anche le parole di qualche mese fa, che giustamente portavano l'attenzione al tentativo di riportare la gente a frequentare lo stadio, conquistata dal bel giuoco degli undici bianconeri.
Ci vogliono una decina di giocatori di categoria, fra cui qualcuno di serie superiore, per ambire a fare un campionato quale ci meritiamo, dopo questo primo triste anno di transizione. Inutile che Vaira quindi ci rassicuri sul mantenimento di una rosa che è arrivata dodicesima; ciò non ci interessa.
Attendiamo a questo punto a breve anche una prima impressione di Mignani, che dalle parole di Vaira pare stia dando indicazioni per i giocatori da prendere e/o confermare.
Ma in generale in Lega Pro bisogna essere ambiziosi, se non ci si chiama Tuttocuoio o Racing Roma. Perché se no infuriano le polemiche e - chissà - un giorno qualcuno può anche presentare un conto delle spese sostenute e ritirare baracca e burattini.
Se non ci si fa e se non ci si riesce, iniziamo a capire cosa si vuol fare nella vita...
Più che altro con quali centrocampisti vorrebbero giocare? Per me dopo il portiere (visto che li hanno cacciati tutti) l'acquisto più importante sia un uomo d'ordine e di fisico adatto alla categoria per il centrocampo sennò col cavolo che riesci a giocare a calcio ...
RispondiEliminaOramai rimangono poche ore e risentiremo favellare la signora Durio.
RispondiEliminaCosa avrà da dire ? Spiegherà che tutto va bene ? Illustrerà gli obiettivi stagionali ? Si incazzerà ? Attesa snervante.
Un fan di Anna
A questo punto, letto e condiviso al 100% questo intervento,non mi trattengo e dico quello che penso veramente; ma non di Vaira e della proprietà ... su di loro mi è venuto a noia esternare considerazioni che ormai è chiaro non li scalfiscono e nemmeno li fanno pensare un pochino, ma di Mignani ed il suo, diciamo, Vicebandiera.
RispondiEliminaPer quello che mi riguarda, pur riconoscendo quello che hanno fatto e probabilmente sentono per la Città (che mi pare a sua volta gli abbia corrisposto, come ha fatto anche con molti "fantini", quanto hanno meritato, in termini economici ed anche oggi in termini di affetto e di quello che in genere offre Siena, visto che nessun giocatore - e fantino - si è mai lamentato, anzi ci comprano (avano) casa e qualcuno negozio).
Dunque penso che Mignai(+ Vicebandiera) non siano all'altezza del ruolo e che si prospetti un'annata simile a quella subita: non sono all'altezza per esperienza maturata fino ad oggi, non sono all'altezza rispetto alla maggior parte degli allenatori di Lega pro, soprattutto stanno dimostrando di non essere all'altezza di dare una svolta alle scelte (diciamo) tecniche di una proprietà che fino ad oggi si è mossa senza obiettivi dichiarati (sono bono anch'io a darti i 6 numeri del Superenalotto il giorno dopo che sono usciti!), senza esperienza, senza umiltà, ma solo con il ritornello dei famosi 2 milioni che oggi, data dell'oligarchico consiglio di ammaestrazione, sembrerebbe che diventino 3 milioni ecc.
Tutto può succedere ma, visto come si stanno muovendo (e do per scontato che oltre ai tre "tamburi" vi stiano partecipando anche le due "bandiere"), prevedo un'altra triste annata, altro record di delusioni anche casalinghe e altri atteggiamenti inconcepibili di tifoserie organizzate che, nelle loro movenze, sono sembrate più simili a quella del Gavorrano che a quelle che accompagnarono il Siena in Serie B e Serie A. Se vengo smentito, meglio, saremo tutti più contenti, ma ci credo po'o!
campinodisanprospero