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giovedì 18 maggio 2017

Il racconto grottesco di una città grottesca

"Le grottesche sono un particolare tipo di decorazione pittorica di epoca romana... caratterizzate da esseri ibridi e mostruosi, chimere, spesso ritratte quali figurine esile ed estrose, che si fondono in decorazioni geometriche e naturalistiche".
Grottesca, ahimè, è diventata anche Siena.


A me ha sempre dato un po' fastidio concentrarsi sui micro-avvenimenti, sulle cazzatucole insignificanti, poiché ho sempre creduto che è proprio mettendo il focus su queste che il Sistema ci ha costantemente negato la visione di un insieme drammatico. Ragione per cui, statisticamente, su Wiatutti si sono sempre trovati più ragionamenti "filosofici" rispetto all'analisi di faccenduole da gossip.
Stavolta vogliamo derogare a questa tradizione. Non perché sia successo qualcosa di speciale, ma perché pensiamo che proprio da certe facezie si celi una Verità profonda.
Mi è stato girato in questi giorni un video bellissimo, girato dall'alto della Torre del Mangia, che immortala una corsa di massa in pieno giorno di alcuni ragazzi (forse una scolaresca) dentro la conchiglia di piazza, con cambio di staffetta in vari punti della stessa; il tutto con coinvolgimento di una cinquantina di persone, fra urla, schiamazzi e punte di alta velocità. Tanto alta che, al termine, uno di questi ragazzetti travolge letteralmente un bambino, che stava giocando in piazza. Con totale assenza di controlli, poliziotti, forze dell'ordine, a testimoniare una città in cui ormai tutti si possono sentire in grado di fare di tutto, soprattutto nel salotto buono, quello cioè che andrebbe "protetto" maggiormente. Sappiamo benissimo che controllare costantemente il territorio è impossibile, ma il messaggio che voglio far passare è appunto quello di trovarsi ormai di fronte ad uno spazio cittadino deregolamentato e lasciato allo sbando, che diventa grottesco.
Tranne quando si passa al nemico pubblico numero uno, i motorini. Che a Siena ci sono sempre stati, più o meno, non impedendo a tutti noi una crescita senza grossi traumi. Da un po' di tempo invece le due ruote motorizzate ci paiono assai vessate, controllate e ghettizzate. Gira in questi giorni sui social una foto grottesca, di una fila di motorini posteggiati dentro i parcheggi in decisa pendenza, con una caduta ad effetto domino, dall'alto verso il basso. Ci chiediamo quale testa poco lucida possa aver approvato un siffatto parcheggio, destinato a fare matematicamente solo danni. Ma d'altronde le menti poco flessibili non vogliono sentir ragioni: o si fa così, o si fa così. Fino alla fine. Fino all'assurdo.
E finiamo col botto! La batteria di una bici elettrica è esplosa, non causando per puro caso seri danni alla ragazza che la stava inforcando, che ha avuto la prontezza di gettarsi a terra. Proprio le bici elettriche del programma "SIPedala", proprio quelle che in questi anni ci hanno bacato profondamente i coglioni, proprio quelle che qualche illuminato assessore ha voluto far ingoiare per forza a tutta la cittadinanza. Dato che io non sono uno particolarly correct, al netto dei mancati danni fisici alla ragazza, non vi nego una particolare soddisfazione per l'accaduto. Che doveva succedere, sia chiaro, se si vanno a vedere solo in un rapido giro su internet le problematiche nel medio periodo delle batteria delle bici. Insomma, l'evento era ampiamente prevedibile, ma niente è stato fatto, nel silenzio delle autorità, che sicuramente faranno ancora finta che questo grottesco incidente non sia mai avvenuto, per negare una realtà di un mondo fittizio.
Siena sta diventando una città grottesca, quindi. E se non fosse per la grande tristezza che ci pervade, sarebbe anche divertente.

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