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venerdì 31 marzo 2017

Campioni e lampioni

Madonna… Ma secondo voi si può iniziare a scrivere così, o il Sommo Celeste avrà da ridire qualcosa? Boh, lo vedremo domani: se all’ora di colazione non mi avrà ancora folgorato con un fulmine a ciel sereno e successivamente riuscirà a raggiungere incolume il mio lavoro, vorrà dire di sì.
Tra le altre cose, dice che anche il Magnifico Creatore, che tutto vede e tutto perdona, segua Wiatutti. Tuttavia, a differenza di noi comuni mortali, lui non deve mai aspettare la pubblicazione dei pezzi: li conosce prima dalla loro ideazione.
Dicevamo... Madonna come sono cambiate le cose nel giro di pochi anni! In un batter d’occhio siamo passati dai campioni ai lampioni senza nemmeno accorgersene. Se una decina di anni fa, durante il calcio mercato, ricevevamo in regalo Tudor (oddio, anche Roque Junior ad onor del vero), adesso ci dobbiamo accontentare di Campagnacci e Freddi (non Laura, beninteso) e la differenza si nota e come. Campioni e lampioni.

Anche perché, per un pubblico proveniente da anni di serie infime e mediocri, abituarci al bello del calcio fu molto facile. La Serie B e la Serie A, ora si sa, danno dipendenza, con le loro giocate spettacolari, i tiri di punizione ed i collegamenti della tv a pagamento. La Serie C invece è una grandissima rottura di coglioni (abbiate pazienza, ma è da settembre che volevo scriverlo). E scendere dal piedistallo e tornare indietro non è stato affatto piacevole. Adesso si gioca ad orari assurdi, mezze partite di domenica e mezze di sabato. Si sta fermi un mese a gennaio per poi affrontare una caterva di turni settimanali, ad orari ancora più assurdi. Che palle questa categoria. Come si cantava anni fa: "Massimo Morgia portaci via da questa merda di categoria". Oh che c’entra, la Serie D era bruttina (Villabiagio, Bastia, Ponsacco) ma guardate che anche la Lega Pro fa piuttosto schifo. Ditemi una cosa di "professionistico" che avete visto negli ultimi anni: Burrai, Castiglia e Libertazzi? Gli Sky Box viola sequestrati? Il video con i goal alla Fiorentina, trasmesso maldestramente a fine intervallo nelle partite in casa? Solo il nome e gli stipendi cambiano, per tutto il resto invece è una Serie D truccata a festa.
Domenica per fortuna arriva la Cremonese, compagine lombarda il cui blasonatissimo stadio all’andata mise alle corde i nostri atleti, che infatti a forza di subire la pressione snervante del fascino di un passato glorioso (come se a Siena non ci fossero stati 15 anni di calcio importante), furono costretti a capitolare, mentre tutta la cittadinanza locale riunita in seduta plenaria straordinaria offendeva Marotta. Che da quelle parti deve aver lasciato proprio un bel ricordo. Arriva la Cremonese e adesso sì che saranno problemi loro, perché nell’alternanza siderale dei giocatori campioni/lampioni del tipo "una si vince/una si perde", se tutto va come deve andare, sabato prossimo sarà la volta dei primi. E guardate che non lo sto dicendo solo perché ci spero; è la storia a dircelo. Come fa l’inno? "Più l'avversario è valoroso, più il nostro calcio è ardimentoso". Ecco qua, visto? Più so' forti e più si vince, più so' scarsi e più si perde. Medi coi medi, estremi con gli estremi. Non lo diceva anche il prof. di matematica alle medie? Tuttavia la Robur di quest’anno mi sa tanto di compagine di calcio a 7, tipo quelle squadre di contrada che a settembre tesserano 60 giocatori e a seconda di chi va a giocare il mercoledì sera alla Coroncina, possono vincere con la prima o perdere con l’ultima. Peccato però che nel caso della Robur i giocatori siano sempre li stessi. E non fanno nemmeno mai a schiaffi, per giunta. Che strano fenomeno. Roba da perderci il sonno. Ci vorrebbe uno psicologo. In Serie A ci s’aveva anche quello.
Per fortuna che i tempi cupi stanno per finire e fra un po’ tutto sarà "più bellissimo". Dentro la sfera di cristallo vedo chiaramente i 27 socini, Mamma Anna e il citto Fede lavorare alacremente nel nostro interesse, per farci tornare grandi, per riportarci dove meritiamo. Che poi dove sia esattamente questo posto, mica lo so. Ma tanto non sono un socino, io. Peccato che la sfera di cristallo non sia magica per niente. Anzi, è una di quelle palle di vetro con dentro il Ponte di Rialto, comprata durante la gita a Venezia in seconda media, che fa l’effetto neve se capovolta. Ma poi, la neve a Venezia s’è mai vista? Venezia tra le altre cose sta volando in Serie B, con una proprietà straniera, senza 27 socini e A.D. via pec.
Negli ultimi periodi ho sentito rimbalzare due parole che mi fanno troppo ridere (anche se in realtà da ridere ci sarebbe ben poco): socini e statuto. La prima mi sa di presa di culo, la seconda di supercazzola. No, quelli di Renato Zero sono i Sorcini e con la Robur non c’entrano niente di niente. I Socini ora dice ci siano di due tipi: di razza senese (come la cinta) e non senese. I primi scrivono comunicati e li postano su Facebook, i secondi invece sostengono fedelmente Anna, perché credono in lei e vivono per il bene dei bianconeri. Bravi. Io sono diversi giorni che mi chiedo quale sia il confine tra socio normale e socino. Quante quote deve avere quest’ultimo per diventare socione? Ecco che cosa vorrei diventare da grande: un socione! Lo statuto invece, nella sua sillabazione da elementari STA-TU-TO mi fa venire in mente un giocatore della Roma degli anni '90 ed un gruppo musicale italiano (quelli che cantarono a Sanremo "Abbiamo vinto il Festival di Sanremo"). La parola in realtà sembrerebbe un participio passato, ma solo coniugata al presente – statante – dà il meglio di se. Dovrebbe essere un pezzo di carta importante, tipo "un atto normativo che disciplina…" #§#@accidenti, m’è saltata la connessione a internet e adesso non posso più copiare da Wikipedia. Comunque dicevamo, ora che abbiamo cambiato lo Statuto e sostituito i Socini, che mangiando affettati di cinta diventeranno socioni assumendo sempre più peso in società, cos’altro ci rimane da fare prima di poter finalmente dire "operazione conclusa"? Secondo me niente. Tutto quello di cui necessitava la Robur è stato finalmente fatto. La Lega è accontentata (anche Salvini è d’accordo) e la Federazione idem. Ma erano i primi a protestare per lo statuto o i secondi? E anche alla caserma della GdF in Viale Curtatone sono finalmente tranquilli. Pensate che dal pensiero dello statuto del Siena, gli agenti avevano anche smesso di dar la caccia agli evasori. Adesso siamo a cavallo ragazzi: con Anna si tornerà a volare.

Siena – Cremonese: dai che manca poco. Siamo quasi alla fine. O alla frutta, mi verrebbe da pensare. Però non lo faccio, perché lo statuto lo vieta espressamente e i societti poi s’arrabbiano. Figura di merda o vittoria da play-off? Sfogliamo la margherita e iniziamo a contare: solo staccando l’ultimo petalo sarà possibile scoprirlo.

Tutti insieme uniti avanzeremo!


Mirko

4 commenti:

  1. Il prossim'anno?

    D...come Durio.

    El Cinico(da Piscialembita insieme ad uno scalpitante Omero).

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  2. Mirko ma secondo te Jawo è un campione o un lampione?

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    1. Dipende se ride o tiene la bocca chiusa...
      Scherzo, il fisico mi farebbe pensare più al secondo (oppure ad un mezzo fondista di quelli seri), tuttavia vorrei che gli venissero concessi almeno gli stessi minuti offerti lo scorso anno a Cori per poterlo giudicarlo per bene. Mi piacerebbe salvarci velocemente e vedere una squadra piena di ragazzini (che forse non farebbero nemmeno tanto peggio dei titolati titolari).
      Mirko

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  3. Secondo me Jawo ha grossi attributi, consistenza e qualità che deve esprimere compiutamente in un contesto appropriato..

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