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martedì 12 luglio 2016

Ancora sui crediti deteriorati (poi si smette, tranquilli)

A distanza di un giorno dalla pubblicazione del pezzo su Wiatutti, leggo un interessantissimo articolo di Daniele Magrini sul tema, seguito a ruota da un altrettanto stimolante speciale televisivo da lui stesso condotto.
Torniamo quindi a parlare della attuale crisi attraversata dalla (ex) nostra (ex) banca (ex) cittadina.
Qualche tassello in più si aggiunge a questa "ricerca" che qualcuno (non tantissimi...) sta tentando di approntare per l'approfondimento di un problema importante. Perché è così che funziona: esiste un problema -> si indaga sul problema -> si ricercano le cause che hanno creato il problema. Poi si dovrebbe anche imparare dalla soluzione del problema, ma questo è un altro discorso...
Ordunque, per punti schematici (come sempre), andiamo intanto ad evidenziare ciò che Daniele ci dice nell'articolo pubblicato sul suo blog.
1) Il 70% delle scadenze terminale di MP sono da atribuire a 9300 grandi clienti, non a famiglie e piccole imprese.
2) Gli "anni d'oro" del buco dovuto ai crediti deteriorati sono quelli post-Antonveneta, dal 2008 in poi.
3) I prestiti incagliati (cioè poco meno di deteriorati) fra 100.000 e 500.000 euri - e quindi nemmeno tanto pochini... - dal 2008 al 2014 ammontano al 30%.
4) Evidentemente i prestiti incagliati oltre i 500.000 euri dal 2008 al 2014 ammontano al 70%.
5) Non esiste al momento un abbozzo di indagine della Magistratura, che possa gettare luce su questo aspetto, che potrebbe portare importanti contributi all'individuazione di responsabilità nella dialettica banca-politica (e non solo PD), che presumibilmente ha contribuito ad arrivare al punto in cui ci troviamo...
6) ... Nonostante (ad esempio) l'Associazione Piccoli Azionisti insieme all'avvocato Falaschi abbia da tempo presentato al Tribunale istanze e richieste di chiarimenti in merito.
Fonte dei dati riportati: AD Viola, in occasione di un'assemblea della banca. Autorevole e non contestabile.
Nella tarda serata di ieri, su Siena TV Magrini torna sull'argomento, buttando altra (corposa) carne sul fuoco, allorché avvia un ragionamento deduttivo (si-può-fare!) che punta ad altri probabili "miracolati" da prestiti quantomeno spregiudicati di MP. Fra questi - attenzione - la famiglia Mezzaroma. Oddio oddio... ma non sarà mica vero ciò che da sempre sostiene Wiatutti, cioè che la banca amava trovare nel dopo De Luca imprenditori... come dire... facilmente ricattabili per... come dire... strizzare i loro genitali ogni qual volta ce ne fosse stato bisogno?
In conclusione, ciò che Wiatutti sostiene è che adesso si è creata una fragile base dalla quale partire, per chi ne avesse voglia, verso un approfondimento delle questioni tirate in ballo. Per dimostrare non certo che tutti i prestiti di MP di un certo livello fossero erogati "allegramente", ma per verificare se sia mai esistito un filo rosso che abbia unito certe erogazioni a certe persone o a certe associazioni o a certi partiti politici.
Speriamo soltanto che qualche anima buona possa essere interessata alla questione, o che la Magistratura rilevi un'anomalia.
Noi, sul tema, smettiamo di tediarvi.
Anche se mi farebbe voglia di farvi capire...

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