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martedì 14 giugno 2016

Pantaneto: un problema da non sottovalutare

Ed eccoci qua...
Come qualcuno aveva predetto (ma forse non ci voleva poi la scienza infusa per capirlo), i problemi fra popolazione residente e "popolo della notte" si stanno acuendo, con il rischio di deflagrare da un momento all'altro.
Non siamo mai stati allarmisti, anzi. E neppure interventisti, giammai.
Eppure questa situazione di Via Pantaneto, se non si interviene rapidamente ed in maniera decisa, rischia davvero di andare fuori controllo.
L'episodio della collisione fra studenti orinanti e contradaioli del Leocorno è difatti destinato a ripetersi matematicamente, con rischio di conseguenze gravi.
Non sfidiamo la sorte, per carità.
A Siena non siamo certo abituati a questo tipo di "lotta del degrado" e neppure vogliamo avviarla nel 2016, quando la tecnologia (ad esempio) potrebbe aiutarci un bel po' per dirimere questioni che hanno come protagonisti attori differenti, ognuno chiaramente con i propri interessi e necessità da tutelare.
Il problema non è nato a caso, ma è stato voluto, seppure non in modo cosciente (almeno speriamo...); ma la scelta di far sviluppare lì e solo lì un punto di "movimento notturno" è questione politica. Ovvio adesso che le parti in causa - soprattutto quella che ad oggi pare più danneggiata, ovvero la popolazione residente - pretendano che il problema abbia una gestione politica e che la soluzione sia demandata a coloro i quali sono pagati per svolgere questo lavoro.
Questo bel pippone iniziale probabilmente vi parrà noioso e ridondante; eppure mi è piaciuto sottolineare un doppio elemento: 1) il problema non c'era ed è stato creato. 2) il problema deve essere gestito e risolto, in primis da chi lo ha fatto nascere.
Bene...
In questi giorni molte sono le discussioni che animano la città, sui giornali, i social, per strada, per dirimere la questione.
Personalmente ho trovato ottimi spunti di soluzione ipotizzati da gente normodotata, di intelletto medio, che con strumenti approssimativi dettati dal buon senso ha buttato là un'idea, o un abbozzo di procedura. Dal progetto di sviluppo di comunità ed intervento di strada svolto da operatori di strada qualificati, ai bagni chimici per permettere a una persona di avere un luogo dove fare i propri bisogni, alle multe per chi delinque (tipo quelle che si fanno ai motorini, fuori posto, uguali uguali...), all'intensificazione del passaggio delle pattuglie di tutori dell'ordine (come quelle che accompagnano in massa le trasferte dei tifosi della Robur, uguali uguali...).
Cose NORMALI, senza andare a cercare tante seghe baggiane, che potrebbero risolvere il problema, o forse solo limitarlo, ma di certo non potrebbero peggiorarlo. E soprattutto sempre meglio del NULLA cosmico che sta accompagnando l'attività di chi dovrebbe garantire la nostra sicurezza, il diritto allo svago e la commercializzazione dei prodotti. Un NULLA che sa di resa, di scarsa competenza, di menefreghismo per un problema che evidentemente non rientra nella categoria smartosa.
Ah, ma ci han detto che hanno preso coscienza del problema...

10 commenti:

  1. Il problema è stato sollevato più da residenti della zona e non ma qui quando qualcuno evidenzia un problema viene subito tacciato di tafazzismo....
    Le cause sono in primis una carenza totale di educazione e senso civico da parte degli orinanti, ma appurato questo, il totale lassismo degli amministratori locali che come per tutte le cose agiscono SENZA ASCOLTARE LA POPOLAZIONE, che è il più grave difetto che può avere un amministratore pubblico. Oltretutto, come detto nell'articolo, la popolazione non solo critica ma PROPONE le possibili soluzioni, quindi a maggior ragione andrebbe ascoltata.
    Secondo me dovremo considerare anche il divieto di vendita di alcolici dopo una certa ora, in modo da scoraggiare la permanenza degli orinanti nei locali fino a ore improponibili e il conseguente sversamento di liquami puzzolenti dovuto al tasso alcolico elevato.
    La domanda è: quanto ci metteranno a fare qualcosa?

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    1. La risposta dovrebbe essere: subito! Ma non ci scommetterei...
      Piuttosto, commento su un punto interessante, cioè la capacità di ascolto delle richieste della popolazione.
      Mi pare che uno dei concetti cardine della filosofia "smart" dell'amministrazione cittadina sia quello di coinvolgere i residenti nelle decisioni politiche e di ascoltare gli imput che arrivano dal basso. Ecco, mi sembra proprio che in questo caso (e non solo...) questo scambio di idee non funzioni, fra gente sempre più esasperata ed amministratori che probabilmente non capiscono bene (o non vogliono capire) le problematiche "normali" della gente "normale", persone cioè che magari la mattina si svegliano alle 7 e, semplicemente, dinotte vogliono riposare e dormire; oppure di persone che amerebbero poter rientrare a casa alle 2 di notte circolando in una città decoroso. Insomma, diciamo che il senso sarebbe quello di tornare ad essere NORMALI; per essere SMART ci sarà tempo...

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  2. Se le regole che già ci sono non vengono rispettate... bisogna o fare altre regole o inasprire quelle che ci sono.
    Quindi basta che il comune dica ai bar, pube ecc: DEVI CHIUDERE ALLE UNA (per esempio). Dopo le una se ti trovo aperto, MULTA ELEVATA. Se poi ti ci ritrovo ti tolgo la licenza.
    Poi TUTTE LE SERE a rotazione dalle 23 in poi vigili, polizia e carabinieri.
    Io installerei anche le telecamere su tutta la via.
    E poi se queste cose non bastano.. troviamo 20 persone a contrada LEZZE, si fa un gruppo e si va in Pantaneto... vuoi scommetere che poi tornano a casina sua?

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    1. L'estrema ratio della ventina di contradaioli lezzi (che pure è un'opzione che esiste) spero possa essere evitata, dato che probabilmente a quel punto tutti avrebbero qualcosa da perdere.
      Certo è che, a mio avviso, la ventina di contradaioli lezzi fra poco tempo si manifesta... Io faccio l'esempio su me stesso: vivessi in Via Pantaneto, probabilmente sarei già passato alle "vie di fatto", ragione per cui, vivendo in altro luogo, posso avere un barlume di lucidità in più.
      Però ripeto il concetto: qualcosa ANDAVA FATTO, qualcosa VA FATTO. Ma non domani, stanotte! E chi DEVE fare sono coloro che sono stati incaricati (e sono pagati) per fare.

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  3. Ulteriore punto di riflessione. Come mai alcuni locali, come L'Officina in Piazza del Sale, hanno subito un trattamento diametralmente opposto a quelli di Pantaneto ? Forse il cognome dei proprietari dei fondi può aiutare a comprendere questa differenza ?

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    1. Giuro che ne so poco o niente (nel senso... conosco la situazione, ma non conosco i dettagli, che in questi casi possono essere fondamentali per procedere ad una comparazione). E comunque non penso che a Siena si facciano differenze di trattamento a seconda dei proprietari dei fondi commerciali, no?

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  4. Chi DETTE le autorizzazioni per i bar, i pub e localini in Pantaneto forse non pensava che la situazione DEGENERASSE. Quindi, o rispettano i regolamenti OPPURE CHI GLI HA DATO L'AUTORIZZAZIONE GLIELA DEVE LEVARE! Stop.
    E' anche vero che in Piazza del sale dopo molte lamentele è stato costretto a chiudere..ma sopra ci sta un ex Consigliere comunale di quelli che rompono le palle...Anche nel Vicolo vicino alla stalle della Torre... è stato fatto chiudere, ma si parla di UN locale in una piazza e UN locale in un vicolo. In Pantaneto i LOCALI SONO TANTI!!..

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    1. Concordo. Anzitutto w i commercianti ed i gestori che decidono di investire e di creare luoghi di svago. Ma se le regole esistono (e mi par di capire che sul rispetto delle regole di ingaggio si è agito in Piazza del Sale ed in Via del Luparello), esse devono valere per tutti.

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    2. In Pantaleo invece pare che ci siano svariati fondi di consiglieri comunali, assessori e pure ex-rettori, che ovviamente vivono altrove (ma riscuotono gli affitti).

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  5. ATTENZIONE ATTENZIONE

    INVASIONE IN CORSO

    ATTENZIONE ATTENZIONE

    Tanto poi va a finì che ti accusano di razzismo e quindi grazie a questa scusa continueranno a fare come vogliono.

    ATTENZIONE ATTENZIONE

    INVASIONE IN CORSO

    ITALIANI CHE FATE?

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