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martedì 10 maggio 2016

Gnamo, si (ri)parte!

FI-FI-FIIIIIII.

Tiplice fischio finale, saluti, w tutti, una bella doccia calda e poi a casa, fuori dai coglioni.
Ovvia, ora che il campionato è finito, inizia un'altra storia...
Parliamo, ovviamente, dell'epoca Durio.
Allora, ad oggi i tasselli dovrebbero essere andati tutti al proprio posto. Li elenchiamo, sperando di non dimenticarne alcuno.
1) Il campionato è finito.
2) Le procedure legate all'attività agonistica sono terminate.
3) Il "mostro" Mele è stato schizzato fuori dal CdA.
4) Il presidente Ponte è amministratore unico.
5) I socini/socioni hanno il 2% e quindi non contano niente (o poco).
6) La tifoseria freme.
7) I vecchi hanno fatto di tutto per essere odiati.
8) Ponte ha detto che è in depressione e non aspetta altro che un cenno dalla Durio e dai suoi revisori dei conti.
9) Durio e Trani hanno fatto intendere, dalle ultime interviste, che anch'essi sbavano dalla voglia di farci capire e mettere in atto tutto ciò che faranno (ed hanno già fatto).
Mah, direi che, fossi io il nuovo proprietario, non gradirei trovare terreno più fertile per il mio insediamento...
Ordunque, nell'ordine, per parola della stessa nuova proprietà, ci sarà da fare molto, su tanti aspetti, tutti considerati ugualmente prioritari:
a) Individuare una degna equipe tecnica.
b) Illustrare il programma per il settore giovanile.
c) Parlarci in maniera estesa del centro sportivo e dei campi di allenamento.
d) Avviare un'attività che miri a riconquistare la fiducia dell'ambiente.
Wiatutti non pretende che tutti questi punti siano eseguiti all'istante, ma - per Dio - ora spinge affinchè i tempi morti non esistano più, che le date del nuovo insediamento (era stata ipotizzato l'8 di maggio, o me lo sono sognato?) siano ieri, che questa benedetta revisione dei bilanci sia definita (perché in 3 mesi si inizia a capire bene come funziona una grande azienda, non la Robur Siena...), che la nuova proprietà inizi a parlare da - appunto - nuova proprietà, illustrando i programmi di sviluppo tecnico e societario.
Cioè, in sintesi esigiamo di tornare ad essere tifosi normali di una squadra di calcio normale; non pretendiamo niente di più.

PS: ahimè... il diritto societario pare che imponga alle parti intrescate nella compravendita, a questo momento, di inviare presso i soci (anche quelli che detengono il 2%) una lettera raccomandata per far conoscere il loro diritto di prelazione sulla cessione delle quote messe in vendita in questi mesi. Queste raccomandate ancora NON sono state inviate. Segno evidente che ancora qualcosa non quadra, non torna, c'è ancora da definire qualche "dettaglio" fra Ponte e Durio. I socini/socioni (quelli cioè che ad oggi avrebbero rotto talmente il cazzo da non far definire il passaggio di proprietà) devono (sottolineo: "devono") ricevere questo imput. 
Che si fa, ci si fa a mandare queste raccomandate, o s'aspetta dell'altro?

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