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martedì 19 aprile 2016

Cose importanti, roba grossa...

Alcuni giorni fa abbiamo puntato l'attenzione sulle quisquilie che ci circondano e che tuttavia danno un senso alla comprensione delle assurdità della vita di tutti i giorni nel polveroso borgo medievale.
Oggi guardiamo a fatti un pochino più importanti, quelli cioè che pregiudicano il futuro di noi stessi e soprattutto dei nostri figli (per chi li ha). Oddio... non è che il risultato cambi molto... non è che magari qualcuno si attrezzi per tutelare il futuro della propria specie, questo no... Comunque, noi ci esprimiamo, fate vobis.
ESEMPIO N. 1 - IL CALO DEI REDDITI
Uno notizia che ha trovato poca diffusione fra l'informazione politica locale (ma è un caso) l'ha data pochi giorni fa "Il Sole 24 Ore", in una tabella che mette a confronto i redditi medi per provincia nel 2014 in confronto a quelli del 2010. Tutta la Toscana è in calo, chi più e chi meno; la peggiore (-5%) è Siena.
Ecco, ciò che vorremmo far intendere è che questi numeri - ahimè - si traducono in soldi che non ci sono più: in altri termini, pare che finalmente si stiano intaccando le riserve monetarie dentro le nostre tasche, metaforiche e non. Dico "finalmente" perchè, forse, l'impoverimento diffuso può essere un passo decisivo verso la presa di coscienza di ciò che sta accadendo, sebbene sarebbe interessantissimo capire, a fronte del crollo del dato generale, chi è stato colpito maggiormente. Scommettiamo difatti che il colpo più grosso lo abbiano subito la fasce più povere e che invece i ricchi siano diventati ancora più ricchi; ma se tutti diventiamo un po' più poveri, allora c'è speranza che prima o poi ci si incazzi davvero. Forse...

ESEMPIO N. 2 - IL PROBLEMA VIBONA
Qualche giorno fa, con la maggioranza brezneviana del 99,99% (ma perché non 100%... perché?), l'Assemblea di MP (-S) ha approvato il bilancio 2015, che segna un utile netto di 388 milioni di euro (w tutti!), sebbene ciò sia stato possibile grazie alla contabilizzazione "a saldi chiusi" dell'operazione Alexandria (via tutti?). La procedura non è piaciuta a molti, soprattutto a quel Giuseppe Bivona, che da anni ormai tenta di mettere i bastoni fra le ruote alla banca più folosa del mondo, tanto da presentare azione di responsabilità verso il duo Profumo-Viola, chiaramente respinta dall'Assemblea al 99,99% (ma perché non al 100%... perché?).
Ma chi è questo fastidioso Bivona, che osa rompere così i coglioni? E cosa vuole, cosa pretende, cosa propone?
Ex banchiere della City londinese, con incarichi in Morgan Stanley, Lehman Brothers, Goldman Sachs e fondatore della società di consulenza Bluebell, poco prima dell'Assemblea del 14 aprile contatta persino Renzi e Padoan per chiedere l'intervento del Governo per bocciare la relazione sulla remunerazione dell'Assemblea, per i seguenti motivi (parola di Bivona stesso):
1) Dal 2012 al 2015 si è assistito ad una "monumentale distruzione di valore" della banca: 10 miliardi di perdite e 9 miliardi di valore di borsa.
2) Dal 2012 al 2015 l'Amministratore Distratto ha percepito compensi "per circa 8 milioni di euro".
3) Il 16 dicembre 2015 MP (-S) ha dovuto ammettere "che i bilanci erano falsi per avere contabilizzato miliardi di derivati come Titoli di Stato".
4) Pertanto, dal 2012 al 2015, i bilanci di MP (-S) "sono falsi" e su tale base sono stati effettuati due aumenti di capitale per un totale di 8 miliardi di euro, tradotti in perdite di quasi altrettanto valore per i soci.
5) Nel 2012 sono state concessi aiuti di Stato "sulla base di false rappresentazioni", in quanto richiesti da MP (-S) con la necessità di ripianare le perdite generate dall'andamento dei Titoli di Stato e non da "due temerarie speculazioni in derivati nascoste in bilancio grazie alla falsa contabilizzazione" come Btp.
Fiuuuu! Ammazza, che rompicoglioni 'sto Bivona...
E comunque, meno male che è stato zittitto con il 99,99% (ma perché non al 100%... perché?).
Speriamo a questo punto... che Bivona non abbia ragione!
Eh già, perché nel dicembre 2015 MP (-S), anche sotto la spinta di questo grande ometto noioso (in foto), dovette correggere il bilancio 2014 e la semestrale 2015 ammettendo che l'operazione Nomura di 3 miliardi era stata contabilizzata come Titolo di Stato e non come derivato (ooops...). Vabbè, dai, una dimenticanza, un refuso ci possono stare... Però poi, sempre dalle parole di Bivona, scopriamo che:
1) Nell'aprile 2012 la Banca d'Italia attesta, in un verbale ispettivo, che l'operazione trovava sostanza in un derivato bancario.
2) Nel marzo 2013 i consulenti Resti e Petrella sposano la tesi dei derivati.
3) Nel luglio 2013 Nomura sposa la tesi dei derivati.
4) Nel luglio 2013 il Tribunale di Siena sposa la tesi dei derivati.
5) Nel gennaio 2014 Deutsche Bank sposa la tesi dei derivati.
6) Nel febbraio 2014 Bafin (la Consob tedesca) sposa la tesi dei derivati.
7) Nell'ottobre del 2014 la BCE sposa la tesi dei derivati.
8) Nell'aprile 2015 la Procura di Milano sposa la tesi dei derivati.
9) Nei contratti con Deutsche Bank la natura sostanziale delle operazioni come derivati è richiamata per 447 volte.
Vabbè, dai... qualche svista capita a tutti.
Peccato che nel 2014 e nel 2015 MP (-S) abbia prodotto due aumenti di capitale da 8 miliardi di euro e ne perda 7...  e che la Consob abbia approvato tali aumenti con una postilletta, che segnalava approfondimenti in corso sulle operazioni con Nomura e Deutsche Bank, dicendo che "se queste risultassero derivati, la situazione economica della banca sarebbe diversa da quella rappresentata". Pensate cioè che ganzo avere investito qualche euro nell'aumento di capitale, pensando magari di mettere i soldi per un investimento ed invece... puf!... averli visti volatilizzare per non avere avuto informazioni completamente veritiere...
Chissà se questo fastidioso Bivona sia un cazzaro, o un uomo illuminato. Ma qualunque sia la Verità, miliardi di euro sono stati volatilizzati, dispersi, usciti dalle tasche di molti soci della banca, per lo più gente di Siena...

Forza dai, continuiamo così!

3 commenti:

  1. Dice il buon Giannelli "Siena, una città di pensionati ed affittacamere" Le pensioni non sono diminuite di un centesimo, quindi i molti (troppi e poi ahimè non muoiono più) anziani non rientrano fra gli impoveriti. Nemmeno gli oltre 700 dipendenti comunali, anzi per loro semmai la qualità della vita è migliorata, molti seguitano a non fare una "bellemerita" cippa, riscuotono il 27 ma il potere d'acquisto dei loro dindini è paradossalmente aumentato dato che affitti e prezzi degli immobili sono in generale diminuiti. I disoccupati nulla avevano e nulla hanno, quindi mi piace pensare che chi si è impoverito a Siena sono facente parte della casta di zecche umane che nella vita hanno solo avuto la fortuna di ereditare fondi da qualche avo facoltoso per poi affittarli a prezzi che solo i dubadenghi (abitanti del Dubai) avrebbero potuto permettersi. Ma si dai...voglio pensare positivo...

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  2. Falso,bugiardo e tendenzioso!!!!!!!!!leggetevi l'ultimo post del blog "la martinella"
    Quelli si che dicono come stanno veramente le cose!!!!

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    1. Concordo. Ma tendo a ribadire che in questo articolo non ho fatto altro che riportare le parole di questo Bivona, che sicuramente è un cazzaro ed al quale, giustamente, non bisogna dare credito.
      Continuate così, tranquilli...

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